Circondata dall'odore del bosco

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Tre interminabili minuti. Sono i minuti più lunghi di tutta la mia vita. Il mio cuore batte all’impazzata. Non riesco a fermarmi e a calmare il respiro. Vorrei prendere a pugni il muro, distruggere i mobili di legno e strappare le tende dalle finestre.

   Qualunque cosa pur di non guardare l’oggetto posato sul lavandino.

   Circa mezz’ora fa ho mandato una delle vampire al servizio di Felan in una farmacia, a comprare almeno una decina di questi affari. Pensavo che protestasse e si rifiutasse, invece lo ha fatto volentieri. E io ho quasi sperato che non tornasse.

   Come se questo potesse servire per sistemare il problema, penso con una risatina isterica.

   L’ultimo, lento secondo passa. Mi blocco in mezzo al bagno e respiro profondamente. Allungo una mano tremante e afferro il test di gravidanza. Il fiato mi si blocca nei polmoni mentre leggo il risultato. Nell’ovale bianco è comparsa una linea verticale. Il risultato è chiarissimo e le mie gambe cedono.

   Cado in ginocchio con le lacrime che mi pungono gli angoli degli occhi. Sono incinta…

   Torno ad appoggiare una mano sul mio ventre e di nuovo sento un movimento al di sotto della pelle.

   << Che disastro>> mormoro, posando il mento sulle ginocchia raccolte al petto. Avrei dovuto stare più attenta e dire a Felan che ero fertile.

   Felan…come prenderà questa notizia? Di sicuro non posso dirglielo ora, è già abbastanza sotto pressione per l’incontro con Cain, in più non mi permetterebbe mai di combattere se lo scoprisse. Non posso rimanere ferma a guardarlo affrontare i suoi nemici e magari perdere la vita.

   È strano però. Credevo che una gravidanza durasse nove mesi, o almeno io sono rimasta nove mesi nel grembo di mia madre. Invece, visto le mie condizioni, ne sembrano passati già quattro.

   Mi rialzo ed esco dal bagno con un sospiro, tremando ancora leggermente. Non ho la più pallida idea di cosa fare, di cosa dire. Il demone ha detto di volermi come compagna, ma non sono sicura che tra qualche mese sarà ancora della stessa idea, o che io voglia rimanere qui, accanto a lui. Non sono sicura di quello che sento. So che il pensiero di stare lontana da lui mi fa impazzire, ma sarà ancora così più avanti?

   << Non sono sicura di niente>> mormoro a me stessa, come se qualcuno potesse rispondermi ed aiutarmi a capire.

   Alzo gli occhi e noto un grosso mazzo di rose bianche posate sul letto. Mi avvicino cauta e sfioro i petali candidi e freschi con la punta delle dita. Prendo il biglietto infilato in mezzo e leggo. “Questa sera non sono con te piccola, devo finire di sistemare le ultime cose per l’arrivo di Cain tra due giorni. Buonanotte e scusami”. Non è firmato, ma è ovvio che appartiene a Felan. Mi calmo un po’, sapendo che non dovrò affrontare il demone per questa sera.

Zanna BiancaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora