Il meglio dell'uomo e il meglio dell'animale

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Felan guarda le parti restanti dell'uomo, sparse per la stanza, con una risata divertita.

<< Che macello piccola>> afferma e punta lo sguardo su di me, appoggiando un piede sulla testa mozzata.

Scendo dalla scrivania e mi pulisco dal sangue come meglio posso, utilizzando i miei vestiti strappati.

Felan mi afferra per i fianchi e mi spinge contro alla parete. Stringo gli occhi e lo fisso gelidamente. << Che vuoi?>> ringhio.

Il demone ride di gusto e avvicina il volto al mio, leccandosi il labbro inferiore, mentre una sua mano si posa sulla mia guancia.

<< Ti scoperei anche qui piccola. Sei terribilmente sexy ricoperta di sangue>> sussurra al mio orecchio.

<< Come sei romantico>> replico io sarcastica.

Lui ride e mi lecca la guancia, poi si tira indietro con una smorfia. << È disgustoso>> dichiara.

Mi libero dalla sua presa e inizio a frugare in giro, rivoltando tutto quello che mi capita sotto mano, in cerca di qualcosa da indossare.

<< Tieni. Ti ho portato un cambio>> dice Felan e mi allunga una busta con dentro una minigonna di pelle e una maglia a maniche lunghe, scollata, oltre ad un completo intimo praticamente trasparente.

Mi rivesto senza dire una parola ed esco dall'ufficio, seguita dal demone che ancora si lamenta per il sapore del sangue della mia vittima.

<< Sei tu che mi hai portato a caccia qui>> gli ricordo.

<< Io credevo che ti saresti nutrita di una delle ragazze. Sono molto più gustose>> replica lui.

Mi fermo alla fine delle scale, accanto al bancone.

<< Immagino che tu l'abbia sperimentato personalmente>> rispondo poi, senza guardarlo in faccia.

Sento le braccia attorno ai fianchi e il suo addome che preme contro la mia schiena.

<< Sei per caso gelosa?>> mi chiede, leccandomi la pelle dietro all'orecchio.

Mi allontano da lui con una smorfia e mi guardo attorno. Noto Tess in un angolo, con le braccia strette attorno al corpo, in attesa di un altro cliente. Mi giro di scatto e sbatto il demone contro al muro, cogliendolo di sorpresa. Gli infilo le mani nelle tasche posteriori e gli sfilo il portafoglio nero. Faccio per tirarmi indietro di qualche passo, ma Felan mi afferra per un polso.

<< Che fai?>> ringhia, più incuriosito che arrabbiato.

Mi libero dalla sua presa con uno strattone e prendo fuori tutti i soldi che ha. È l'unico che può andare in giro con una serie di banconote da cinquecento in tasca, senza pensare alle conseguenze. Li conto velocemente. Sono diecimila in tutto.

Rilancio il portafoglio al demone e mi avvicino alla ragazza. Quando mi vede fa un sorriso incerto. Probabilmente è convinta che voglia di nuovo compagnia. Le porgo i soldi, inchiodando i suoi occhi da cerbiatta ai miei.

<< Vattene da questo posto. Trovati una casa e un vero lavoro>> dico, poi, senza aspettare risposta, me ne vado da quel locale. Guai a Felan se riproverà a portarmi in un posto del genere.

Raggiungo la moto e percepisco i raggi di luna piena colpirmi in pieno. Luminosa, sovrasta le stelle e le luci dei lampioni. Sembra quasi sussurrare alle mie orecchie con voce carezzevole.

<< Non credevo che avessi un lato altruista>> osserva il demone, raggiungendomi.

Non lo ascolto e salgo sulla moto. Il mio corpo inizia già a rispondere al richiamo del plenilunio. Sento il sangue ribollirmi nelle vene.

Zanna BiancaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora