Sua e di nessun altro

5.4K 186 7
                                    

Lo afferro per le braccia e cerco di farlo rialzare, ma è inutile. Presa troppo per me e non ha intenzione di collaborare. Torno ad inginocchiarmi di fronte a lui e gli passo le dita tra i capelli, piano, più volte.

<< Mi dispiace...non volevo farti stare male>> gli sussurro all'orecchio. Mi sorprendo nel capire che è la verità. Non ho alcuna intenzione di ferirlo, nonostante quello che lui ha fatto a me. Non so se è il calore a parlare per me o no, ma lo spero, perché se non è così vuol dire che sento qualcosa per Felan.

I suoi occhi bicolore si fermano nei miei e il mio senso di colpa aumenta. Il suo sguardo è tinto di paura.

<< È colpa mia>> mormora piano, << non avrei dovuto trattarti come...ti spiegherò perché ho v-voluto che venissi qui...>> aggiunge poi, ansimando e tossendo di nuovo.

Ok, gli sta decisamente arrivando poco ossigeno al cervello, tuttavia non si calma, non mi ascolta e non respira. Gli slaccio la camicia, cercando di farlo sentire più libero.

<< Felan, devi calmarti>> gli ordino, ma di nuovo non serve a niente. Ormai il suo volto sta assumendo una tonalità violacea che mi fa andare nel panico.

Senza pensare avvicino il mio viso e poso le labbra sulle sue, soffocando un altro attacco di tosse. Sento le braccia del demone circondandomi la vita, forte, facendo aderire il mio corpo al suo. Il mio calore aumenta in un attimo e scivola dentro di me più velocemente delle altre volte. Soffio piano il mio respiro nella bocca di Felan, più volte, finché non sento il suo tornare normale. Sospira tranquillo, accarezzandomi la schiena e muove piano le sue labbra con le mie. Rispondo a questo bacio, sentendo il mio cuore saltare un battito. Gli percorro il volto con le dita e le intreccio ai suoi capelli, tirandoli indietro. Mi stringo a lui, infilando la lingua nella sua bocca e assaggiando il sapore dolce e fresco.

Felan geme e mi fa appoggiare con la schiena contro al muro, invertendo la posizione. Il suo respiro mi soffia sul viso mentre si allontana da me per guardarmi. Sento il calore aumentare, fino a farmi tremare. Il suo sguardo è così profondo che sembra incidermi dentro. Non gli ho mai visto un'espressione così.

<< I tuoi occhi...>> mormora, posando una mano sulla mia guancia, provocandomi un altro brivido lungo la schiena.
<< Hanno il colore del cielo in tempesta>> nota poi.

Ogni mia volontà, ogni mio desiderio di andarmene, scompare, si sgretola sotto quella frase e i suoi occhi.

<< Felan>> sussurro e torno a baciarlo, mandando al diavolo il mio buonsenso. Voglio sentirlo dentro di me ancora una volta, è inutile negarlo, anche se mi ha frustata, anche se a causa sua ho avuto il blackout per la prima volta, anche se mi ha mentito riguardo la ragazza-demone. Il mio corpo, la mia parte di licantropo, gridano se è lontano. Lo voglio.

Si sfila la camicia e la getta da una parte, tornando a far scontrare la lingua con la mia. Gli passo le mani lungo il petto caldo, seguendo con le dita i contorni della croce tatuata. Sposto le labbra sul suo collo, mentre le sue dita mi sollevano la maglia, scoprendo il ventre piatto. Mi tolgo quell'indumento e gli bacio piano il petto, sentendo il piacere agitarsi dentro al mio interno.

Il demone mi prende per i fianchi e mi fa sdraiare a terra, venendomi poi sopra, con un leggero sorriso sulle labbra. Mi sorprendo quando mi accorgo che non è il suo solito sorriso spavaldo. Questo è dolce e allegro, riflette quell'emozione sconosciuta che riempie il suo sguardo. Gli circondo il collo con le braccia, premendo il mio corpo contro al suo. Sento la sua erezione sfregare contro al mio inguine. Riesco a percepirne il calore anche attraverso i jeans.

<< Vuoi...vuoi che ci spostiamo?>> gli chiedo, ricordandomi che siamo ancora nella stanza chiusa e stretta. Non voglio che si senta di nuovo male.

Zanna BiancaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora