Sono finita in un incubo

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Vedo il volto di Rudy sbiancare e un'espressione stupita gli si dipinge sul volto. Tutto questo per mezzo secondo. Il sorriso viscido gli piega le labbra e gli occhi hanno un guizzo.

<< Vuoi comprare la mia combattente?>> chiede, come se le sue piccole orecchie avessero sentito male.

Il demone si passa la lingua sul labbro superiore, leggermente più piccolo di quello inferiore, senza staccarmi gli occhi di dosso. Ringhio di nuovo e di nuovo un fremito mi scuote le ossa.

<< Duecentocinquantamila>> dice dopo un attimo il ragazzo, spostando lo sguardo sull'altro. Il sorriso di quest'ultimo si fa più ampio, mentre scuote il capo.

<< Che c'è? Non basta?>> domanda Felan, senza smettere di sorridere.

Rudy fa una mezza risata. << Per quella cifra puoi comprare uno come Raeb, non certo Zanna Bianca>> risponde poi, incrociando le braccia per darsi delle arie e indicando il demone orso con la testa.

Bugia. Nessuno per me ha mai pagato più di centomila. Il prezzo più basso per queste vendite è cinquemila per gli angeli bianchi che non durano mai più di un incontro. Rudy sta osando un po' troppo.

Il demone sorride, poi solleva il sopracciglio, facendo brillare il percing. << E sentiamo, quanto vale Zanna Bianca?>> chiede, continuando a fissare dritto negli occhi l'uomo che deglutisce.

<< A-Almeno il doppio>> balbetta. Che coraggio.

Per un attimo spero che Felan rinunci, visto la cifra, ma la mia speranza muore non appena fa cenno a qualcuno di entrare. Un uomo, un vampiro, porge una valigetta nera a Rudy e la apre, mostrando una serie di fascette di banconote da cento.

Il lupo mannaro ne prende una e la sfoglia, con occhi che brillano di eccitazione.

<< Spilorcio>> commenta il demone, mentre l'altro chiude la valigetta.

<< È un piacere fare affari con te. È tutta tua>> commenta Rudy.

Maledetto bastardo. Se solo mi guardasse negli occhi una volta, non di più, una volta e basta, così da poterlo uccidere senza alcuno sforzo.

Felan mi si avvicina, tornando ad incrociare gli occhi viola e gialli ai miei, con di nuovo quel sorriso beffardo dipinto sulle labbra. Mi sfiora una guancia con le lunghe dita, tornando a leccarsi il labbro.

Una mia mano scatta e cerca di ferirgli il braccio con le unghie tramutate in artigli. Il demone schiva il colpo e prima che io riesca a rendermene conto, avvolge una frusta attorno ad entrambi i miei polsi, legandoli.

<< Attenta a quello che fai. Non costringermi a usare le maniere forti>> sussurra con voce carezzevole al mio orecchio, mordicchiandone poi il lobo.

Allontano la testa, mostrandogli i denti e ringhiando ancora pre avvertirlo di starmi alla larga. Lui ride divertito e strattona la frusta costringendomi a camminare.

<< Andiamo a casa>> dice, facendo cenno al vampiro di precederlo e trascinandomi dietro di lui.

Tento di piantare i piedi a terra e liberarmi, ma senza successo. È ovvio che questo demone non sia uno stupido, sa come trattare con quelli della ma razza e soprattutto con i combattenti.

Si volta per guardarmi, il sopracciglio forato di nuovo piegato verso l'alto in un'espressione interrogativa.

Lancio uno sguardo alle mie spalle. Il borsone con i miei vestiti è ancora a terra. Sono le uniche cose che ho per cambiarmi, visto che nella trasformazione gli abiti che indosso si lacerano. Percepisco la risata di Felan contro il mio orecchio, mentre una sua mano si posa sulla mia schiena.

<< Quegli stracci non ti serviranno>> dice poi e mi spinge verso la porta.

Quando passo davanti a Rudy, gli ringhio in faccia, prima di uscire sul retro di quella baracca, dove ci sono i parcheggi. Tutte le auto sostate lì sono lussuose e tirate a lucido, con targhe coperte e finestrini oscurati. Questi incontri sono illegali, come anche il rapimento delle creature. Ma ovviamente i ricchi sono al di fuori delle leggi del Mondo delle Tenebre.

Il demone mi porta fino ad una lunga limousine bianca, anche questa con i vetri neri, a specchio in modo che nessuno possa vedere all'interno. Guardo il veicolo con sospetto. Non sono mai salita su uno di questi affari. Di solito i proprietari preferiscono spostarsi con mezzi meno appariscenti, per non attirare l'attenzione dei Guardiani, arcangeli bianchi e neri che si occupano di fare rispettare la legge, senza molto successo a quanto pare.

Il vampiro apre la portiera.

<< Sali>> mi ordina il demone, spingendomi leggermente in avanti.

Mi volto e gli ringhio in faccia, ma tutto quello che ricevo è una sua risata beffarda, simile ad una melodia profonda, suonata da un'orchestra d'archi. E io odio le orchestre.

Una sua mano mi afferra per i capelli e prima che io possa attaccarlo e sbranarlo, le sue labbra premono contro alle mie. Spalanco gli occhi e cerco di colpirlo con le mani chiuse a pugno. Le sue dita libere si chiudono attorno ai miei polsi, la sua lingua mi apre la bocca e inizia ad invaderla, esperta, molestando la mia. Stringo gli occhi e chiudo i denti sulla sua carne, cercando di strapparla. Questo mio gesto gli fa aumentare la presa sui miei capelli, procurandomi una fitta alla testa.

Si libera dai miei denti e mi scaraventa dentro alla limousine, ridendo di nuovo.

Sono finita in un incubo. Mi guardo attorno come un animale in trappola. Ed è quello che sono. Nessuno dei miei precedenti proprietari ci ha mai provato senza perdere qualche parte del corpo. Questo demone, invece, non risente di niente. Se lo colpisco, è come ferire un pezzo di carne. Sanguina ma non si lamenta.

Felan batte un colpo sul tettuccio del veicolo e poi sale, sedendosi di fianco a me, senza cancellare quel ghigno beffardo. Potrei provare ad aprire la portiera dall'altra parte, ma sicuramente è bloccata, e anche se ci riuscissi, il demone m'inseguirebbe. Nessuno lascia scappare un affare da mezzo milione.

Come se mi avesse letto nel pensiero, il suo sorriso aumenta. Si toglie il cappello e si passa una mano tra i capelli arruffati, senza staccare lo sguardo dal mio.

L'unico modo per scappare è usare il mio potere che mi dona la percentuale di sangue dell'angelo caduto. Non abbasso lo sguardo, lo fisso direttamente negli occhi. Respiro piano e svuoto la mia mente. Il suo sorriso si tende e poi scompare. Abbassa il vetro che separa l'abitacolo dell'autista da noi, poi ordina al vampiro di fermarsi. Mi guarda ancora a lungo, senza dire niente. Apre la portiera e...

Una fitta di dolore mi attraversa la testa. È un dolore freddo, come se qualcuno mi piantasse una lama di ghiaccio nel cervello. Stringo le palpebre quando comincio a vedere macchie rosse davanti agli occhi.

Sento la risata spavalda di Felan risuonarmi nelle orecchie. Riapro le palpebre e incrocio le sue iridi bicolore, illuminate dal ghigno che gli dipinge le labbra.

<< Credi davvero che la mia mente sia così debole?>> mi chiede, ridendo di nuovo.

<< Avrei dovuto immaginarlo...>> ringhio, con una voce rauca, la voce del lupo. Controllo il tremore che avvolge il mio corpo.

<< Ho voluto vedere fin dove ti saresti spinta. Non è un potere da angelo caduto?>> domanda, distendendo le gambe e appoggiandosi contro il sedile, completamente rilassato.

Io invece sono tesa, così tanto che rischio di spezzarmi. Non ho mai avuto paura, nonostante in questi anni mi sia trovata davanti a migliaia di situazioni che avrebbero fatto scappare a gambe levate chiunque. Ma ora...il mio corpo è bloccato e la mia mente non riesce ad elaborare una soluzione. Ho paura, lo ammetto. Felan mi spaventa. È diverso dai demoni ricchi che mi hanno avuto come combattente. Non riesco a capire cosa gli passi per la mente, non riesco a prevedere le sue mosse.

Zanna BiancaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora