12 Aprile 1961 Berlino.

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Oggi è stata una giornata predominata per la maggior parte dalle lacrime. Gemma sa. Ma aspetta, voglio dirti come sono andate bene le cose.

«Harry, posso parlarti?» mi chiese bussando alla porta di camera mia.

«Certo vieni.»

«Ehi, come stai?» mi chiese sedendosi sul bordo del letto accanto a me.

«Bene.» risposi forse troppo in fretta.

«Harry, volevo parlarti di una cosa, poi dimmi se sbaglio.»

«S-si...»

«Tra te e Louis c'è qualcosa, vero?» mi chiese appoggiandomi una mano sulla spalla. E in quel momento cedetti e iniziai a piangere. È difficile nascondere qualcosa del genere ogni giorno della tua vita, è un incubo non poter raccontare niente a nessuno. Ma Gemma è pur sempre mia sorella, in un modo o nell'altro speravo che potesse capirmi e appoggiarmi.

«Harry, non piangere ti prego.» mi disse abbracciandomi.

«T-ti prego non dire niente a nessuno ti prego.»

«Harry, sono tua sorella come potrei mai fare una cosa del genere?»

«Ma se lo sapesse mamma...»

«E chi ha detto che verrà a saperlo? Se sei riuscito a nasconderlo per così tanto tempo, con il mio aiuto sarà ancor più semplice. Volevo solo sentirmelo dire da te.»

«Oddio grazie Gem, grazie.» le dissi gettandomi tra le sue braccia stringendola forte.

«Figurati, però promettimi una cosa.»

«Qualunque.»

«Ti prego stai attento a non farti mai scoprire da nessuno.»

«Si...»

«Lo so Harry, è difficile amare una persona all'oscuro del mondo, ma pensa che lo devi fare per te e Louis, ti prego.»

«È solo per Louis che continuo a lottare.»

«Bravo. E poi, sei maggiorenne, magari tra qualche mese potrete andare via da Berlino e andare dove volete, no?»

«Sì ci stavamo pensando, sai?» le dissi con una luce di speranza negli occhi.

«Oh mi fa piacere. Sappi che avrai sempre il mio appoggio, in qualsisia cosa.»

«Avrei dovuto parlartene prima...»

«Forse si... Ma sai, ho notato che qualcosa in te era cambiato.»

«Si vede così tanto?»

«Solo le persone che non sono cieche riescono a vedere l'amore tra due persone. Mamma per esempio è una di esse, per questo non vede niente.»

«A te non da noia il fatto che io sia gay... Vero?»

«Harry stai scherzando? Ovvio che non mi da noia, sei mio fratello e non sono una persona che discrimina gli altri.»

«Gem, non so come ringraziarti.»

«Non devi.» mi rispose sorridente. «Ti voglio bene Harry.» mi lasciò un bacio sulla guancia per poi uscire dalla mia camera con un sorriso.

Credimi, rivelare il mio amore per Louis a qualcuno mi ha alleggerito il petto. Sono felice che Gemma abbia accettato la mia omosessualità e il fatto che stia con Louis, non potrò ringraziarla mai abbastanza.

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