19 Novembre 1960, Berlino.

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Oggi sono dovuto andare a fare la spesa con mia mamma. Mi ha detto che forse uscire di casa mi avrebbe fatto bene visto che non esco praticamente mai.

«Come va con quella ragazza?» mi chiese mentre eravamo nel reparto della frutta.

«Chi?» chiesi anche se sapevo perfettamente a chi si stesse riferendo, solo che non volevo parlarne.

«Quella con cui a volte ti siedi vicino in chiesa...»

«Ah... Liz?»

«Sì, suppongo.»

«Tutto bene penso...» mentii perché sapevo che non avrebbe mai capito se le avessi detto che non volevo più stare con lei. 

«Oh sono proprio felice.»

«Già.»

«Gemma l'altra volta l'ha vista e non le è sembrata così brava, sai?» mi chiese. In quel momento mi accorsi di aver sempre sottovalutato mia sorella. 

«Sì, secondo lei è una di quelle che si danno molte arie e che hanno un pessimo carattere.»

«Oh beh in effetti...» dissi forse più a me stesso che a mia madre.

«Ma non importa quello che pensa Gemma,» riprese a parlare improvvisamente distogliendomi dai miei pensieri. «sono sicura che un giorno formerete proprio una bella famiglia.» finì di dire tenendo in mano più roba di quanta ne potesse tenere mentre ci dirigevamo alla cassa.

Il mio cuore si fermò per un attimo, l'idea di dover trascorrere tutta la vita con lei mi stava quasi facendo venire un attacco di panico. 

«Ma non sono ancora sicuro che...»

«Harry, è una bella ragazza. Vedrai che ti abituerai in fretta.» mi interruppe. 

«Se non volessi?»

«E con chi staresti poi? Harry smettila, ormai sei abbastanza grande da poterti fare una famiglia.»

«Ma ho solo diciassette anni.»

«E allora?»

«Niente, tanto non capiresti.»

Detto questo mi sono allontanato velocemente da lei uscendo dal negozio. Non volevo andare a casa mia, così decisi di andare da Liam, almeno avrei trascorso un pomeriggio diverso e soprattutto senza la presenza di mia madre. 

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