1 Gennaio 1962 Berlino Est.

562 59 8
                                    

Diario di Gemma.

Non avrei mai voluto scrivere su questo diario, mai. Ma credo che in parte sia giusto, Harry avrebbe voluto che lo facessi. Non ho mai avuto un diario segreto, ma da come ho visto, mio fratello sapeva tenerne uno meglio di me, perciò farò del mio meglio. Non ho scritto per così tanti giorni perché il dolore che provo dentro mi ha ucciso e continua ad uccidermi giorno per giorno.

Harry non ce l'ha fatta.

Hai capito bene Diario. Un giovane soldato che era stato appena messo in carica per sorvegliare che nessuno oltrepassasse il muro mi ha raccontato quello che ha visto con i suoi occhi.

Erano circa le tre di notte quando Harry era arrivato alla recinzione, si era guardato intorno spaventato per controllare che non ci fosse qualcuno e dopodiché mostrò un sorriso compiaciuto per poi voltarsi e iniziare ad arrampicarsi sulla recinzione. Ma Harry, deve aver controllato male. Una guardia tedesca gli sparò alla schiena lasciandolo poi morire dissanguato sul freddo terreno. Venne lui in persona a dirmi della perdita, non immagini quanto abbia pianto e gridato, è un dolore immenso quello che mi porterò per sempre dietro nella mia vita. Mi ha raccontato che quando aveva notato che nessuno faceva niente per spostare il suo corpo da lì, lui gli si avvicinò e sai una cosa? Mi disse che Harry è morto con un sorriso sulle labbra. Ne sono rimasta colpita da questo dettaglio, non riuscivo a capire come fosse possibile. Ma il giovane soldato, consegnandomi questo diario tra le mani mi disse queste parole: «Doveva sicuramente raggiungere qualcuno che amava davvero, altrimenti non avrebbe mai rischiato la sua vita. Ma sa una cosa signorina? Suo fratello sorrideva perché sapeva che in un modo o nell'altro anche se non qua, ma in un'altra vita, avrebbe rivisto quella persona che tanto amava e per lui era abbastanza, non aveva bisogno di nient'altro che quella persona che tanto amava nella sua vita. Ecco perché sorrideva, perché lui sapeva che un giorno si rincontreranno di nuovo e nessuno li potrà mai separare.»
Non so se lo disse per conforto o per calmarmi mentre singhiozzavo inginocchiata sul pavimento, fatto sta che quel giovane soldato ebbe tremendamente ragione.

Penso che Harry e Louis siano nati per stare insieme, non importa in quale realtà essi vivano, perché loro si troveranno sempre.

Così mi calmai volgendo uno sguardo al cielo. Quel giorno il giovane soldato ed io guardammo dalla finestra e proprio un raggio di sole mi illuminò accarezzando la mia pelle fredda con il suo calore. Credo proprio che quel raggio di sole fosse Harry.
Ora devo andare. Un giorno consegnerò questo diario a Louis, lo prometto, per il momento aspetterò che questo muro venga abbattuto e che un giorno tutti noi potremo vivere in libertà.

Tua, Gemma.

BattlefieldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora