2 Settembre 1960, Berlino.

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Innanzi tutto voglio iniziare con il raccontarti il modo in cui ti ho ricevuto. Il giorno del mio diciassettesimo compleanno, mia mamma quella mattina mi ha svegliato cantando la classica canzone "Tanti auguri a te" insieme a mia sorella Gemma e io non ho potuto che rimanerne addolcito da quella scena. Mi hanno dato un bacio in fronte augurandomi buon compleanno e dopodiché mi hanno tirato le orecchie per ben diciassette volte, Gemma da un lato, mamma dall'altro. Inutile non dire che mentre loro ridevano divertite io pativo il piccolo dolore in silenzio. Quando sono sceso giù in cucina, perchè devi sapere che la mia camera è al piano superiore, ho trovato la tavola imbandita di dolciumi e una buona tazza di latte sulla quale mi ci sono fiondato subito. 

«Quella torta al limone l'ha fatta apposta per te la zia Anika, scommetto che è buonissima.» disse mia mamma. 

«Oh ringraziala da parte mia, per pranzo la assaggeremo.» le risposi.

Mia mamma aveva ragione, quella torta era buonissima. Sul tardo pomeriggio, ero seduto sul divano a leggere un libro, quando mia mamma è entrata in sala consegnandomi dei sacchetti di carta, accompagnata da Gemma e il suo sorriso, di chi non vede l'ora che si scartino i regali, sul volto. Fu un po' come se fosse stato natale, con l'unica differenza che io ero l'unico che scartava regali.

«Cosa aspetti, aprili.» disse appunto Gemma sorridendo e sedendosi sul divano accanto a me.

Mia mamma mi aveva regalato un maglione blu per l'inverno; mia sorella Gemma tre volumi classici che avrei letto nel corso dei mesi; poi c'erano alcuni regali da parte di parenti e infine c'eri tu. Mammma ha detto che eri un regalo extra, che non appena ti ha visto in vetrina non ne ha potuto fare a meno. Mi è piaciuta subito la copertina elegante in cuoio color marrone chiaro. Inizialmente pensavo che fosse un'altro libro, ma dal momento in cui ne ho sfogliato le pagine ho capito che eri un diario. Beh, il resto della giornata si è svolta più o meno tra auguri a destra e sinistra e molti, molti dolci. Stasera sono abbastanza stanco perciò credo che andrò a letto presto, buonanotte. 

Tuo Harry. 

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