Piccola sorpresina. Non mi aspettavo di aggiornare così presto, ma oggi ho avuto l'ispirazione e ho scritto questo capitolo di getto. Spero che vi piaccia e vi consiglio di leggerlo ascoltando "Gravity" di Sara Bareilles (trovate il video qui sopra). Lasciatemi un commento a fine capitolo e ricordatevi che il prossimo capitolo sarà l'ultimo.
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"Lui sarà il prossimo ad essere ucciso." dei borbotti lontani e appena udibili mi risvegliano dal mio sonno. Ho le braccia e le gambe intorpidite e non riesco a muovere un muscolo. Mi osservo intorno e mi accorgo di essere nell'armeria seduto su una sedia di legno con i polsi legati da delle spesse catene di ferro. La testa fa terribilmente male,così che male che potrebbe scoppiarmi da un momento all'altro, e non capisco che diavolo stia succedendo. L'unica cosa che riesco a ricordare è Kat che mi aggredisce nei giardini dietro all'Istituto e poi il buio più totale. "Kendra? Hai capito cosa ti ho appena detto?" la stessa voce di prima attira la mia attenzione. Smetto di muovere le catene e cerco di captare qualche parola della loro conversazione.
"Sì?" questa è la voce di Kat, la riconoscerei fra mille altre. Perché l'ha chiamata Kendra?
"Tu ti occuperai del figlio degli Styles." silenzio. Stanno parlando di me. "Se fra un'ora non sarò di ritorno dovrai ucciderlo tu al posto mio." è Sebastian a parlare, ne sono più che certo. Come ha fatto ad entrare nell'Istituto? Qualcuno deve averlo aiutato dall'interno, non c'è altra spiegazione.
"Sarà fatto." risponde lei sicura di sé "Tu ricordati ciò che mi hai promesso o il patto salta."
"Mantengo sempre la parola data." borbotta quest'ultimo per poi sbuffare sonoramente. Credo non gli piaccia molto quando qualcuno dubita di lui "Una volta che avremo finito qui ti tirerò fuori da questo corpo e potrai finalmente entrare nel regno dei morti." le voci si fanno sempre più vicine così decido di chiudere gli occhi e fingere di non essermi ancora ripreso.
Come ho fatto a non accorgermi prima di ciò che è capitato alla mia dolce Kat? I segnali c'erano tutti e io li ho ignorati pensando che fosse tutto ok, quando in realtà niente di tutto questo è ok.
POV KENDRA
Entro a testa bassa nell'armeria dove so per certo che dei demoni hanno rinchiuso Harry. E infatti è proprio qui, legato ad una sedia e privo di sensi. I miei occhi si spostano istintivamente dall'altra parte della stanza. Il cadavere di Niall è ancora lì dove l'ho lasciato, steso a terra con gli occhi spalancati. Sembra quasi mi stia fissando, mentre in realtà è più che morto, e al solo guardarlo un brivido mi percorre la colonna vertebrale fino ad arrivare alle ossa. Mi avvicino lentamente a lui, mi piego sulle ginocchia, poso l'indice e il medio sulle sue palpebre e, dopo aver preso un po' di coraggio, gliele chiudo altrettanto lentamente. Questo è troppo anche per un'assassina spietata come me. Torno in piedi e vado a sedermi sul pavimento freddo accanto alla porta. Solo un'ora e sarò libera. Sospiro, porto una mano sulla fronte e la massaggio. Devo calmarmi.
"Ti stai pentendo di averlo ucciso, non è vero?" digrigno i denti per la frustrazione e cerco di ignorare la stupida e insistente vocina di Katherine all'interno della mia testa. "Sei un mostro e ti prometto che quando tornerò in me ti cercherò e, quando ti troverò, ti farò patire le pene dell'inferno. Non importa come, perché o quando. Sappi solo che tornerò per vendicarmi." mi lascio scappare una risata anche se in realtà non c'è proprio niente per cui ridere. I sensi di colpa stanno prendendo il sopravvento. "Vendicherò tutti quelli che hai ucciso, dal primo all'ultimo, a partire dalla tua sorellina di soli due anni." le immagini della piccola Stephanie riempiono la mia mente e sto per impazzire.
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It's Not A Game || Harry Styles
FanfictionImmagina di svegliarti in un giorno qualunque e accorgerti che la tua vita non è stata altro che una menzogna. Tutto quello in cui hai sempre creduto non è reale e ti ritrovi catapultato in una vita surreale che non credevi neanche potesse esistere...