Capitolo 28 ✔️

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POV HARRY

Il fuoco nel camino scoppietta accanto a noi riscaldandoci lievemente mentre ce ne siamo stretti l'uno all'altra in questa minuscola e scomoda poltrona, ma a noi non interessa tutto ciò perché ci importa solo ed esclusivamente di stare insieme. Tutto il resto non conta.

Mi sento come in una bolla di sapone che ci esclude dal resto del mondo ed ho il timore che qualcuno provi a distruggere tutto ciò separandoci. Forse sono solo delle piccole paure che si celano dentro di me, ma non riesco a smettere di pensarci.

Fin dall'inizio lei si è comportata come se avesse una cotta per me e io ho sempre finto di non accorgermene e di non ricambiare quel sentimento, o almeno ci ho provato fino a che non l'ho vista quasi morire fra le mie braccia. Per lei provo sentimenti contrastanti che ancora non comprendo a pieno. A volte temo sia stato un errore aprirmi con lei e parlarle dei miei sentimenti nei suoi confronti, ma poi tutto cambia e sento che sto percorrendo la strada giusta per me, per lei e per noi, perché quando sto con lei mi sento una persona migliore, mi sento più felice. Meno solo, meno sperduto. E non credo neanche alla balla del destino che ci ha rifilato Sebastian. Il destino è per i perdenti. È solo una stupida scusa per aspettare che qualcosa accada, invece di farla accadere.

Ad un certo punto della mia vita ho pensato che tutto sarebbe finito, che tutto sarebbe andato perduto, che io mi sarei perso. E invece mi sbagliavo, perché è arrivata lei e ha creato il caos nella mia testa, nel mio cuore e nella mia vita. Lei è la prova vivente che si può ricominciare, anche se sembra tutto perso, tutto buio. Grazie a lei, inizio a credere nel lieto fine.

La porta di casa si spalanca improvvisamente sbattendo contro il muro ed interrompendo i miei pensieri. Kate apre gli occhi di scatto e si volta preoccupata verso di me. Le faccio cenno di fare silenzio e la faccio alzare dal mio corpo. Afferro un coltellino svizzero dalla tasca e mi avvicino di soppiatto al muro del salotto per non farmi vedere dall'intruso. Dei passi pesanti si avvicinano a me, stringo la presa sul manico del coltellino e, appena intravedo un paio di stivaletti in pelle nera, esco allo scoperto e mi preparo a colpire con tutta la mia forza l'intruso.

"Fermo!" urla quest'ultimo alzando entrambe le mani in segno di resa

"Magnus?" porto lo sguardo sul suo volto per accertarmi che sia realmente lui mentre tengo ancora il coltello stretto nella mano. "Potevo ucciderti!" urlo rimettendo l'arma al suo posto

"Già, l'ho notato." borbotta per poi deglutire nervosamente. Si deve esser preso un bello spavento.

"Perché sei qui?" chiede Katherine ancora assonnata raggiungendoci lentamente. Magnus osserva attentamente ogni sua mossa e rimane stupito quando le permetto di appoggiare la testa sulla mia spalla.

"Voi due siete..." passa più volte lo sguardo fra di noi in attesa di risposte provocando una smorfia di fastidio da parte mia e un lieve rossore nelle guance da parte di Kat.

"Rispondi e basta." porta lo sguardo confuso su di me "Perché sei qui?" ripeto la domanda di Kat con meno gentilezza nella voce e guadagnandomi un'occhiataccia da quest'ultima

"Oh, giusto!" passa una mano fra i capelli brillantinosi scompigliandoli leggermente "E' successo un casino con la missione di Liam." aggrotto la fronte in attesa di più dettagli "Noemi è scappata a causa di alcuni nephilim che sono entrati nella casa prima del dovuto." scuoto la testa appena finisce di parlare

"Senza di me non sanno fare proprio niente." borbotto portando lo sguardo su Kat che sta disperatamente cercando di non sbadigliare. È così tenera. Le accarezzo una guancia per poi riportare lo sguardo sullo stregone.

It's Not A Game || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora