Non immaginavo che fra tutti i posti presenti al mondo Harry mi volesse portare qui, in un cimitero.
L'ora tarda da a tutto ciò che mi circonda un'aria tetra e spettrale che, anche se non lo ammetterei mai davanti a lui, mi mette i brividi. Insomma, a chi piacciono i cimiteri? A nessuno, soprattutto a notte fonda quando l'unica cosa che riesci a sentire sono lo scricchiolio delle foglie sotto ai piedi e i rami degli alberi scossi dal vento, o almeno spero sia così.
In lontananza noto un uomo incappucciato farsi spazio fra la nebbiolina leggera che con il passare del tempo inizia ad aumentare.
"Ehm, Harry?" sussurro spaventata. Lui si volta leggermente verso di me con aria annoiata. "C'è qualcuno laggiù." Indico l'uomo appena visibile fra la nebbia. Lui stringe gli occhi e punta lo sguardo verso la direzione da me indicata. Rilassa le spalle e si volta verso di me con un leggero sorriso.
"Oh, tranquilla quello è solo l'angelo della morte." Strabuzzo gli occhi e passo velocemente lo sguardo da Harry alla strana figura incappucciata. "E' venuto qui apposta per ucciderti."
"Lui è venuto per fare cosa?!" emetto un gridolino spaventato e indietreggio notevolmente.
"Non dovresti prendere in giro una cacciatrice novella, Harry." Sento dire da una voce profonda nella mia testa.
"Scusa Fratello Geremia, ma non potevo non approfittarmene. E' troppo suscettibile." L'uomo scuote la testa e si volta verso di me mostrandomi il suo volto. Ha al testa rasata e liscia come il marmo. Nel punto in cui ci dovrebbero essere i suoi occhi si trovano due rientranze, come se i suoi occhi non si fossero mai formati. Le sue labbra sono cucite da punti neri e il suo viso è ricoperto di marchi neri che sembrano essere stati incisi da coltelli appuntiti. Mi osserva impassibile mostrandomi per l'ultima volta il suo volto deturpato e si avvia verso la cripta alle nostre spalle.
"Sicura di volerlo fare?" sento dire nuovamente nella mia testa. Lancio uno sguardo terrorizzato verso Harry e senza dire una parola annuisco.
"Il segreto è non fissarli in faccia." Mi sussurra quest'ultimo facendomi sobbalzare. "Ti ci abituerai prima o poi." Mi dà una leggera spinta e inizio a seguire lentamente Fratello Geremia.
"E' incredibile come tutto ciò sia ad un passo della città e nessuno ne sia a conoscenza." Borbotto fra me e me osservando estasiata tutto ciò che mi sta intorno.
"Ci sono molte cose di cui i mondani sono ignari. Rimarrai più che stupita dalla loro idiozia quando avrai imparato tutto ciò che so io." inciampo malamente in un sassolino rischiando di cadere per le ripide scale che sto scendendo, ma Harry mi riprende al volo facendomi ritrovare ad un battito di ciglia dal suo viso. Passa lo sguardo incerto dai miei occhi alle mie labbra indeciso su come smuovere la situazione. Non appena si accorge dello sguardo del Fratello Silente su di noi mi supera senza troppi problemi dandomi una leggera spallata. Rimango imbambolata a fissarlo mentre il mio cuore cerca di riassestarsi a dovere. "Muoviti." Mi urla contro a pochi metri da me tornando serio come poche ore prima. Deve avere un LEGGERO disturbo di personalità. Un momento prima scherza con me e quello dopo torna a fare lo stronzo snobbandomi e comportandosi come se fossi uno dei peggiori mostri sulla faccia della terra. Decido di lasciar perdere il mio monologo interiore e torno a camminare dietro di loro. Il Fratello apre un cancelletto che porta ad una specie di sala gigantesca.
Da quanto ho capito ci troviamo al padiglione delle Stelle Parlanti. Osservo incuriosita i mausolei e gli archi slanciati intorno a me che danno l'impressione di trovarsi in una chiesa o in un museo dove si dovrebbe parlare a bassa voce. Il mio sguardo si sofferma sulla parete difronte a me e sui vari teschi esposti su di essa.
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It's Not A Game || Harry Styles
FanficImmagina di svegliarti in un giorno qualunque e accorgerti che la tua vita non è stata altro che una menzogna. Tutto quello in cui hai sempre creduto non è reale e ti ritrovi catapultato in una vita surreale che non credevi neanche potesse esistere...