It's Not A Game || Harry Styles

Capitolo 21✔️

La pressione sul mio corpo cessa nel momento esatto in cui i miei piedi sfiorano il terreno e mi sento come se potessi tornare a respirare aria pura dopo esser stata per troppo tempo in apnea. Prendo una boccata d'aria fresca e mi accascio senza forze sul petto di Harry.

"Stai bene?" mi chiede evidentemente preoccupato per la mia salute e annuisco lievemente portando una mano sul fianco dolente macchiandomi di sangue. Lui mi posa a terra dolcemente per poi alzare la parte insanguinata della mia maglietta e scoprire la ferita. Sospira pesantemente.

"Cosa c'è?" tento di alzarmi, ma mi fa ristendere nuovamente al suolo spingendomi

"La ferita si è cicatrizzata e la pallottola è ancora all'interno del tuo corpo." Sfiora la mia pelle con le dita e mi lascio sfuggire  una piccola smorfia di dolore

"Toglila subito." Lo imploro strizzando le palpebre con forza

"Sicura?" mi scruta attentamente e annuisco "Farà un po' male." Afferra un coltello dalla cintura che porta in vita e preme la punta affilata sulla mia pelle provandomi un piccolo taglietto. Sobbalzo per la lieve fitta di dolore "Stringi i denti, ho quasi fatto." spinge più in profondità la lama ruotandola leggermente. Inarco la schiena e spalanco gli occhi. Sento i denti affilarsi e il sangue ribollire nelle vene "Dannazione!" impreca "E' bloccato."

"Usa le mani" ringhio. Lui porta lo sguardo su di me alla ricerca di un mio segno di cedimento che non gli concedo "Sbrigati!" infila un dito nella ferita. Immediatamente le fiamme si innalzano e intravedo con la coda dell'occhio il terrore presente sul volto di Page

"Ci sono quasi" dice mordendosi il labbro inferiore "Fatto!" allontana la mano e mi mostra la pallottola. La schiaccia fra il pollice e l'indice riducendola in frantumi e la lancia lontano da noi

"Finalmente!" rilasso i muscoli tesi e mi sdraio completamente sull'erba fresca mentre faccio un sospiro liberatorio. Harry si sdraia accanto a me con le braccia incrociate dietro la testa, gli occhi chiusi e il viso rivolto verso il sole. "Sai.." mi posiziono di fianco per guardarlo meglio. Lui apre un occhio e lo punta su di me "Odio il tuo modo di improvvisare. Va a finire che mi faccio sempre male." Lui richiude l'occhio e ride di gusto

"Condivido pienamente." Riapre gli occhi, si mette di fianco come me, poggia la testa sul braccio piegato e mi osserva. E' un po' inquietante se devo dire la verità, ma allo stesso tempo piacevole.

"Cosa c'è?" chiedo con il sorriso stampato sulle labbra. Si avvicina al mio volto e mi bacia prendendomi totalmente alla sprovvista. Neanche il tempo di collegare che le sue labbra sono sulle mie che si allontana di nuovo.

"Mi piace ridere insieme a  te. Mi sento come nuovo con te al mio fianco. Mi sento fottutamente bene per una volta nella mia schifosa vita." Porta una mano sulla mia guancia e con il pollice mi accarezza delicatamente  le labbra. Sono stupita per quello che mi ha appena detto. Non si è mai aperto così tanto nei miei confronti.

"Non so che dire." Boccheggio persa nei suoi occhi verde smeraldo

"Non dire niente." Soffia sulle mie labbra prima di riappropriarsene con foga. È come se le desiderasse da troppo tempo e non volesse altro se non quelle.

"Ehi." Page ci interrompe bruscamente "Io sono ancora qui." Harry si allontana di scatto sbuffando e si alza da terra. Mi porge una mano, l'afferro e con un solo strattone mi solleva facendomi sbattere contro il suo petto. Senza aggiungere altro si scosta da me tornando serio e si avvia verso l'Istituto in silenzio. Se Page fosse stata zitta per una buona volta lui non si sarebbe chiuso in se stesso in questo modo lasciandomi fuori dalle sue barriere invalicabili. So per certo che non gli piace dimostrare affetto nei miei confronti difronte a qualsiasi essere vivente, anche se l'ha appena fatto. È come se avesse paura di dimostrare a tutti che anche lui può provare dei sentimenti e rendersi debole per qualcuno. Sbuffo sonoramente e lo seguo a passo lento.