Capitolo 26 ✔️

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Lentamente, molto lentamente, vengo svegliata dal cinguettio degli uccellini che svolazzano allegramente fuori dalla mia finestra. Grazie al mio super udito riesco persino a sentire le loro piccole alette che sbattono da una parte all'altra e, dopo tutto questo tempo, continuo ancora a sorprendermi per ogni piccola cosa che mi circonda. Vedo e sento il mondo con occhi diversi ed è una sensazione incredibile e impossibile da spiegare. E' come se fossi stata ceca per tutta la vita e tornassi a vivere pienamente solo adesso.

Mi stiracchio leggermente sotto le coperte bianche e sbatto più volte le ciglia con l'intento di riuscire ad abituarmi agli accecanti raggi del sole che mi colpiscono dritta in faccia. Rotolo con un po' di difficoltà verso la fine del letto e cerco di raggiungere il mio cellulare per vedere l'ora. Mi sento stranamente molto riposata. Sono le due del pomeriggio?! Spalanco gli occhi incredula, stropiccio gli occhi e riporto lo sguardo sullo schermo. Come diavolo ho fatto a dormire per così tanto tempo? Ma più che altro, cosa ci faccio nella mia camera da letto? L'ultima cosa che mi ricordo è di aver urlato più volte contro l'Inquisitrice per poi sbattere su una parete invisibile e gridare ancora per la frustrazione. Dopodiché il buio totale. Devo essere svenuta, a volte mi capita di perdere i sensi a causa dei miei nervi tesi. Mi ricordo che all'età di quindici anni circa sono svenuta nella palestra della scuola a causa di un discorso che dovevo tenere difronte all'intero corpo docenti e studentesco. Ero talmente nervosa che le mie emozioni presero il sopravvento su me stessa e collassai sul palco dopo neanche due secondi. Tutti quegli sguardi fissi su di me e quel sussurrare di continuo mi fece letteralmente impazzire. Quella disavventura mi procurò ben cinque punti di sutura sotto al mento e un quasi infarto a mio padre che era seduto in prima fila.

Mi sollevo facendo forza sulle braccia, scosto le coperte attorcigliate al mio corpo e mi alzo dal letto. La porta del bagno si apre difronte a me facendo fuoriuscire un'enorme nuvola di vapore e un Harry mezzo nudo con solo un misero asciugamano legato in vita a coprirgli le parti basse. Istintivamente porto lo sguardo sul suo petto bagnato e ammiro le goccioline d'acqua scivolare sul suo corpo scolpito. Cosa non gli farei. Scuoto più volte la testa cercando di riprendermi e lotto contro i miei istinti che vorrebbero portarmi difronte a lui per farmi sfiorare il suo petto bagnato con la punta delle dita. Porto lo sguardo, con molta difficoltà viste le numerose distrazioni, sul suo volto. Lui mi sta già guardando e il suo sorrisetto malizioso mi mette in imbarazzo, spero di non essere arrossita davanti a tutto questo ben di dio.

"Ben svegliata." Si avvicina a passo lento a me, stringe il mio volto fra le sue mani calde e ancora leggermente umide per poi posare le sue labbra carnose sulle mie rubandomi un castissimo bacio. I brividi prendono il sopravvento su di me e, mentre lui si distanzia lievemente da me, prendo un attimo di tempo per passare la lingua sul mio labbro inferiore e riassaggiare il suo sapere di menta. "Hai dormito bene?" va verso l'armadio, prende un paio di boxer neri dal primo cassetto e se li infila facendoli passare da sotto l'asciugamano. Mi mordicchio le labbra e annuisco mentre rapita lo osservo rivestirsi. Questa prigionia non fa bene ai miei ormoni e mi sta facendo rincoglionire sempre di più. E' così difficile trattenermi dal saltargli addosso...

"Che cosa ho addosso?" sposta per un secondo lo sguardo su di me e osserva il mio abbigliamento

"Un pigiama." Risponde tranquillamente. Finisce di vestirsi e si siede sul letto

"E come ci sono entrata in un pigiama?" sorride divertito e si abbassa per infilarsi gli stivaletti in pelle nera

"Kat, ho imparato come si fa a smontare una bomba mondana al buio usando solo una spilla da balia e una caramella." Dice inarcando le sopracciglia "Credo di poter togliere un vestito ad una ragazza e metterle un pigiama senza guardare." Mi sorride maliziosamente per poi esaminare velocemente il mio corpo "Non dico di non averlo fatto, ma.." fa un gesto vago con la mano e passa la lingua sulle labbra facendomi venire una voglia matta di morderle

It's Not A Game || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora