EMILY POV'S
Stavo guardando fuori dalla finestra, la finestra che era stata appena rotta, ero vuota, cosa avrebbero detto i miei genitori trovando tutto questo disastro? Cosa avrebbero fatto? Stavo ragionando su come spiegare il tutto alla mia famiglia fin quando una figura familiare si sedette vicino a me sul divano ormai distrutto, con la stoffa tagliata ed un coltello sul bracciolo destro di esso.
"L'ultima volta che mi sono seduta qui il divano era diverso" -disse Christine cercando di sdrammatizzare- "Quante chiacchierate avremmo fatto qui?!" Continuò con occhi sognanti o più che altro pieni di ricordi.
"Già, prima che tutto questo schifo arrivasse." Mi fermai un attimo pensando a tutte le domande ed i dubbi che avevo in testa ed ovviamente non li avrei tenuti per me.
"Come siate arrivati qui? Come sapevate che c'era Matt e quell'altro? Siete arrivati al momento giusto nel luogo giusto e ringrazio te ed i tuoi amici per questo ma perché?"
"Em, sono cambiate molte cose, e non è un modo di dire, è così e basta. Comunque ti capisco, capisco le tue domande e sono pronta a rispondere a tutto quello che vorrai sapere"
Le feci un cenno d'approvazione che l'invitava a continuare.
"Vedi, siamo venuti qui perché abbiamo delle spie, non le abbiamo solo noi, anche i vampiri le hanno...e non solo, hanno anche delle sedi dove allenarsi, delle prigioni in cui tengono cadaveri o "esche"; di conseguenza queste persone si trovano in vari luoghi, è come se noi giocassimo con i "Pivar" al gatto ed al topo, rincorrendoci e cercando di scoprirci a vicenda. Così con il passare del tempo abbiamo scoperto alcune spie nemiche ed una la conosci molto bene anche tu: si tratta della professoressa Contance, come vedi anche a scuola non ti puoi fidare di nessuno, è come se tutti avessero un ruolo."
"Effettivamente la professoressa Constance è venuta poco prima dell'attacco portandomi un quaderno di Amanda spacciandolo per mio. -Dissi ripensandoci- Parlava in modo strano ed ora che ci penso nelle sue parole c'erano dei segnali, degli avvertimenti"
"La storia del quaderno? Una scusa. Era venuta per controllarti, è stata inviata qui per vedere la situazione e dare il via all'attacco ma fortunatamente anche noi abbiamo una spia a scuola...A proposito, Amanda?"
Io rimasi in silenzio con gli occhi bassi e lei si limitò a formare una "o" con la bocca leggermente sospirata con la voce.
"Comunque...accennavi ad un'altra spia che invece sta dalla vostra parte. Dicevi davvero? Chi?"
"Il bidello Ray" Disse ridendo.
"...No..." Risposi io con stupore
"Invece sì, così quando la professoressa ricevette la telefonata per gli ordini da eseguire Ray ha ascoltato tutto e ci ha subito avvertiti. E comunque non sottovalutare il povero Ray, dietro la gobba c'è la postura di un reale, te l'ho già detto: è tutta apparenza, lui è uno dei migliori cacciatori che io abbia mai conosciuto, per questo è stato inviato come spia, ci vuole una grande esperienza nel riuscire a distinguere gli allarmi e le azioni importanti da scoprire rispetto a quelli superficiali, dell'altra bravura sta' nel fatto che non si fa mai beccare. Avessi avuto io il suo talento, non sarei mai stata interrogata in matematica per mesi" Disse scoppiando in una risata.
"Già sarebbe stato utile anche a me" Esclamai convinta prima di continuare.
"Chris, avevi detto che Constance stava solamente eseguendo degli ordini e che è stata mandata. Da chi? Tu lo sai?"
"Come da chi? Lo hai visto poco fa" Rispose con fare interrogativo.
"Vuoi dirmi che Matt è una sorta di capo (?)"
"Ovviamente non lui, stupida! Nemmeno un criceto ascolterebbe gli ordini di Matt. Io mi riferivo a Jhonatan, l'altra persona nella stanza. Davvero non sapevi chi fosse?"
"Jhonatan? Uhm...in realtà non mi dice nulla questo nome"
"Em, devi darti una svegliata ed anche velocemente,ok? Parlo di Jhonatan Barden, il "Creatore", "Lo scienziato", "Il Primo Vampiro" "
"Lui? Pensavo fosse un vecchio con tanto di barba rimasto a godersi il suo vampirismo nel sottosuolo"
"Si, come no, magari mangiando anche sangue in scatola. Quanto sei ingenua! Non sai proprio nulla eh? I vampiri sono vampiri, immortali dato che stiamo parlando di questo particolare. Era un giovane pazzo a quel tempo ed è un giovane pazzo tutt'ora"
"Mi sembra tutto troppo grande"
Dissi io innervosita alzandomi dal divano, subito seguita da Christine che stava chiaramente cercando di capire cosa mi passasse per la testa.
"Stiamo parlando di Vampiri, di cacciatori, di spie, la mia professoressa mi ha quasi fatta uccidere mentre il mio bidello è riuscito a sgamarla mandando voi da me. Infine mi ritrovo con una casa distrutta e per lo più con un vampiro che vuole chissà cosa da me" Sbottai esasperata
"E' normale che tu non sia preparata a tutto questo Em ma io..."
Non la feci finire che iniziai ad urlare nella stanza:
"C'è un morto al centro del mio soggiorno, un tizio che è morto nel tentativo di salvarmi, una persona che fino a mezz'ora fa era al tuo fianco, un TUO amico ed io dovrei stare calma?"
Scoppiò il silenzio nella stanza, tutti mi stavano guardando e leggevo nei loro occhi il terrore ed il rancore che stavano provando. Osservai ancora una volta il cadavere che si trovava ai miei piedi, il viso sembrava rilassato ed il corpo vuoto, pallido, prosciugato. Il silenzio fu ancora interrotto da altre urla, quelle di Chris.
"A te sembra tutto facile vero? A te sembra bello vedere morire decine di persone ogni giorno a causa di questi attacchi continui per salvare persone come te che non hanno avuto il coraggio di alzarsi e combattere come abbiamo fatto noi. Ti sembra facile vedere morire i miei amici davanti ai miei occhi non guadagnandomi nulla se non qualche graffio? Smettila con tutto questo vittimismo Em perchè alla fine tu non sei migliore di me, tu sei un fottutissimo pezzo di questo puzzle, come ognuno di noi."
Christine non mi aveva mai parlato in questo modo, non mi aveva mai urlato contro. La cosa peggiore fu' capire che non mi ero preoccupata di lei, non avevo pensato al fatto che alcuni suoi amici erano morti e che anche lei sarebbe potuta morire ma io ero pietrificata, pietrificata davanti a tutto questo, con il solo pensiero di capire, capire senza pensare prima.
"C-chris, hai ragione, mi dispiace tantissimo"
A quel punto l'abbracciai e lei scoppiò a piangere sulla mia spalla stringendomi forte e ricambiando l'abbraccio, mi limitai ad osservare le persone che ci circondavano, vuote anch'esse; a quel punto capii che nessuno si sarebbe salvato, chiusi gli occhi imponendo a me stessa di non piangere, non era il momento, dando il via libera a piccole e leggere lacrime, nulla di più.
"Em, vieni con me in accademia, Jhonatan non ti lascerà in pace, per qualche motivo è nato interesse da parte sua per te e tu, tu hai bisogno di me, di noi e-ed..io ho bisogno di te. Diventa una cacciatrice." Disse durante l'abbraccio non staccandosi mai da me.
"Non so cosa sia successo nè cosa voglia Jhonatan ma io, io combatterò. Voglio diventare una cacciatrice, in realtà quando siete venuti tutti voi io stavo preparando i bagagli dato che avevo già preso una decisione e questo..-Dissi indicando la stanza-...non ha fatto altro che confermare la mia scelta. Voglio venire con voi in accademia"

STAI LEGGENDO
Pivar995 -Predatori
VampireCosa faresti se ti trovassi a sbattere contro l'oscurità durante una corsa? Torneresti indietro oppure avanzeresti entrando nel buio? Emily non ebbe la possibilità di prendere una scelta dal momento in cui l'oscurità stessa decise di andare verso di...