Capitolo 3

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Pov. Matt

Quando aprii gli occhi mi ritrovai sdraiato su un letto in una camera scura con le finestre oscurate, ritornai lucido quando una luce accecante venne rivolta verso di me.

'Matt, Matt, Matt...dovresti stare più attento a quello che fai, non sarò sempre qui a toglierti dal petto coltelli, lance e proiettili, la prossima volta potrebbe esserci un paletto nel tuo cuore' Disse Jhonatan con ironia ed un mezzo sorrisetto estraendomi dal torace un'ascia

'Ma fanno sul serio? Un'ascia?! Che stupidi che sono, non hanno ancora capito che siamo come i vampiri delle classiche storielle e che per ucciderci basterebbe un paletto di legno ma loro no, usano asce..pff' Risposi con amarezza

'Fa' meno lo sbruffone Matt, non volevo renderci dei personaggi delle fiabe usciti fuori dai libri; presto troverò qualcosa che ci renderà più forti. Tu invece dammi retta, sta più attento, non sei ancora un vampiro completo fin quando non berrai almeno ¾ del sangue di un essere umano, a quel punto inizierai a vivere realmente ed i colpi d'ascia ti faranno il solletico, potrai fare altri come noi ed avere dei seguaci. Ti ho creato io ed è come se fossi mio figlio, in realtà è come se tutti voi foste miei figli quindi non voglio vederti ridotto in cenere'

'Un padre 24enne non capita a tutti, specialmente non a figli di 17 anni. Comunque sta tranquillo, quando sono stato colpito da quella stupida cacciatrice mi stavo nutrendo di una ragazza'  Dissi ricordando la scena con l'amaro in bocca..

' Ah bene, quindi sei stato ferito da una cacciatrice, umiliante non pensi? Comunque chi era la ragazza dalla quale ti nutrivi? Una sconosciuta? Spero per te che sia stata una ragazza dalle urla squillanti, quando mi nutro adoro sentirmi potente, e quando le ragazze urlano...rendono tutto ancora più divertente ed eccitante'

'In realtà conoscevo la ragazza di cui mi stavo nutrendo, era una mia compagna di classe. Una di quelle che non si fa notare in giro ma che sta bene con gli amici. Se è quello che vuoi sapere no, non è una modella ma una ragazza normale, carina, tutto qui. L'unica cosa che mi ha colpito è stato il suo silenzio, sentivo l'odore della sua paura da metri ma nonostante tutto non ha urlato nemmeno un po', totalmente zitta, solamente controllandole la mente sono riuscito a procurarle dolore ma lei non fece uscire nulla di più che dei versetti. Avevo iniziato a nutrirmi ma poi quell'altra mia compagna di classe divenuta cacciatrice ha rovinato tutto, mi sembra si chiamasse Christine, ho riconosciuto il suo odore' Dissi cercando di ricordare

'Capisco, devi solo trasformarti, non sarai un novellino per sempre, ecco perché non importa di chi ti nutrirai, l'unica cosa che conta è farlo.'

'Lo so ma sarebbe tutto molto più facile se potessimo uscire quando e come vogliamo!'

'Sai benissimo che non possiamo, sarebbe una catastrofe se catturassero uno di noi e lo esaminassero, sarebbe la nostra fine. Continua a fidarti di me Matt, presto governeremo tutto'

'Ma perché li temi? Sono esseri impotenti contro di noi e lo so perché fino a poco tempo fa anche io ero uno di loro, così come lo sei stato tu'

'Dimentichi che noi esistiamo grazie all'uomo, sottovaluti i loro strumenti calcolando solo la forma fisica e non tutte le altre possibili varianti, questo ti porterà alla morte prima o poi! Inoltre dimentichi i cacciatori. Le persone sentono sempre di più il bisogno di difendersi, ecco perché ci sono molti cacciatori e pochi vampiri. L'unico modo è continuare con gli assalti fino a quando non saremo abbastanza per combattere allo scoperto'

Disse Jhonatan con assoluta sicurezza. Nel suo tempo deve essere stato proprio un genio, segue la logica in ogni suo movimento e decisione, con l'immortalità sarà veramente in grado di apprendere segreti inestimabili.

'Hai ragione e di certo io come mezzo vampiro non sono molto utile' Dissi ironicamente alzandomi, poi continuai: 'Devo andare da Emily al più presto e finire ciò che avevo iniziato, prepara un assalto a casa sua Jhon!'

'Non posso, troppo rischioso anche questo, è troppo presto per un altro attacco ma posso aiutarti. Domani manderò Constance ad intrattenerla ulteriormente a lezione così che tu possa andare a scuola a prenderla ...ed io verrò con te, non esco da questo posto da troppo tempo ormai' Disse dandomi le spalle, aveva l'aria pensierosa.

Feci finta di non notare il suo cambio d'umore e pensai che il suo piano fosse geniale, nessuno sospettava che la professoressa di filosofia Constance fosse una nostra inviata.

Prima di andare via mi rivolsi a Jhon e gli chiesi forse l'ultima cosa che si sarebbe aspettato da me.

'Hey Jhon...ma a te non manca mai essere umano, la tua vita precedente? Che so, avevi una famiglia? Una ragazza? Un cane?'

'La mia vita è stata incentrata sullo studio sin da piccolo: non avevo un cane, avevo una famiglia che voleva solamente che diventassi un genio per portare molti soldi a casa, non mi hanno mai dato affetto, non ho mai avuto una ragazza, andavo con le prostitute per divertirmi, non ho mai avuto tempo per l'amore perché la scienza era il mio amore ed ora ho me, ho voi, ho il potere ed io amo tutto questo!'

'A me mancherà essere umano?' Chiesi impulsivamente, non pensai nemmeno alle parole che mi stavano uscendo di bocca

'Se vorrai ti mancherà, se non vorrai invece no. Noi e solo noi abbiamo il controllo su noi stessi'

Detto questo lo ringraziai e chiusi la porta ansioso della venuta del giorno dopo, della mia trasformazione.

Dormi bene Emily.

Pivar995 -PredatoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora