CAPITOLO 29

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POV. EMILY

Chiusi la porta del mio appartamento di fretta. Non vedevo l'ora di andare a lavoro, stranamente.

Le parole di Pièr vagavano nella mia testa, insieme alla curiosità di capire cosa sarebbe mai potuto accadere in quella giornata.

Con passo svelto attraversai il corridoio e finalmente entrai nella camera dell'albergo che conoscevo meglio di tutte.

Aprii la porta con la speranza di trovarvi al suo interno Jhonatan ma, purtroppo, le mie aspettative vennero come ogni mattina amaramente deluse.

Infatti la strada dell'ingresso si apriva all'insegna di una scia di intimo femminile che si trovava sul pavimento insieme ad altri oggetti personali come orologi, bracciali ed altri gioielli vari; non serviva molto per comprendere che la nuova ospite della stanza fosse una donna molto ricca.

Come al solito mi aspettavo di trovare la camera vuota oppure il suono della doccia a farmi capire che la fortunata si stesse lavando... ma in nome della sfiga che da tempo mi accompagnava trovai una scena nuova dinanzi i miei occhi.

Vidi Jhonatan ancora a letto insieme ad una donna, la riconobbi subito : era Elisabeth, l'impresaria, collega di lavoro nonché la donna che vidi insieme a Jhon la sera della festa, potrei riassumere semplicemente dicendo "un problema" per me.

Si trattò di attimi che a me sembrarono eterni, era come se la mia mente si fosse bloccata sulla scena, ed il mio cuore accompagnava il tutto, avevo un tamburo nel petto , batteva talmente tanto forte che il suo rumore divenne quasi assordante.

Avevo già conosciuto la gelosia in più occasioni, in particolar modo quando al ballo li vidi insieme per la prima volta, coinvolti in un appassionato bacio, inoltre credevo di aver imparato in questi mesi a gestire le mie emozioni ma...vedere Jhonatan a letto con un'altra è stato ancora più devastante.

Mi correggo, vedere Jhonatan di per sé è stato devastante; avevo quasi dimenticato la sua straordinaria bellezza, i capelli scuri e gli occhi verdi, in quel momento mi sembravano quasi degli smeraldi, la pelle era chiara ed anche a distanza si capiva fosse tremendamente morbida.

Avevo la bocca asciutta e la pelle in fiamme, lui circondava Elisabeth con un braccio e parte del torace era rimasto scoperto dal lenzuolo lasciando intravedere il suo tatuaggio; solo in quel momento capii quanto mi fosse mancato, non lo vedevo da giorni...chi avrebbe mai potuto immaginare che la volta seguente sarebbe stata proprio così, proprio questa.

Vidi nei suoi occhi quasi lo stesso stupore che avevo io.

Sbattei più volte le palpebre ed alla fine decisi di fare la cosa più sobria e giusta per il momento: feci il mio lavoro, la cameriera.

"Scusate, forse sarebbe il caso di tornare dopo." Affermai.

"No, non ti preoccupare, noi stavamo giusto per andare a fare la doccia. Credo che tu possa benissimo iniziare da questa stanza." Rispose la donna al posto di Jhon con fare civettuolo.

"Forse ha ragione lei, sarebbe meglio se tornasse dopo." Intervenne lui con fare distaccato senza alzare mai lo sguardo verso di me.

Elisabeth face un cenno d'approvazione con la testa, d'altronde rimaneva pur sempre Jhonatan il capo, ed io per mia fortuna trovai l'occasione per dileguarmi ed andare il più lontano possibile.

Tornai indietro sui miei passi, stavo per uscire dalla camera quando d'improvviso quella voce fastidiosamente soave ruppe nuovamente il silenzio.

"Hey aspetta, ma io ti conosco."

Pivar995 -PredatoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora