Capitolo 9

8.2K 508 52
                                    

POV. JHONATAN

Erano ormai le due di notte, ero pronto per l'esperimento. Avevo detto chiaramente che non avrei voluto avere nessuno ad accompagnarmi nella stanza 218, volevo essere solo ma a quanto pare non fui ascoltato da quella testa dura di Matt.

"Ti avevo detto di smetterla di seguirmi due corridoi fa"

"Lo so ma...credevi davvero che non sarei venuto?" 

"A dire la verità sì" Risposi convinto.

"A quanto pare qualcuno è di cattivo umore, che si tratti di paura signor Scienziato Pazzo?" Canticchiò ironico.

"A dire la verità no, si tratta semplicemente di voglia di riuscire in quello in cui credo, solamente ansia di vedere cosa accadrà" 

Finita la mia breve spiegazione mi ritrovai davanti a quella che sarebbe stata la mia nuova casa per le successive 48 ore.

"Aiutami mentre che sei qui..prendi quelle catene e legami fermamente gambe, braccia e torace." 

"Questo perché....?" Disse prendendo le catene dal pavimento mal ridotto.

"Non possiamo sapere se la mia trasformazione sarà uguale a quella dei classici "Lupi mannari", ossia dolorosa e pericolosa, oppure se con la mia natura da vampiro riuscirò a controllare la parte del lupo, come già ti avevo detto è tutto da vedere, di conseguenza si tratta di precauzioni"

Prima che io fossi bloccato a dovere passarono circa dieci minuti.

"Il pezzo grosso è fatto, ti ringrazio. Adesso passiamo alla parte più importante, dammi il siero"

"E' un'iniezione oppure qualcosa da bere?" Disse Matt osservando il flaconcino come un bambino di 5 anni.

"Vedi forse aghi o cose simili qui?" 

"Uhm..no, effettivamente no. Chiedo scusa capo, tenga" Disse facendomi bere la soluzione ed alzando le mani in segno di difesa.

"Ora chiudi la porta bene e fa sì che nessuno entri, cerca di controllare la situazione in mia assenza." -Mi raccomandai-"Ci vediamo fra due giorni"

Quando la porta fu finalmente chiusa iniziai a pensare. Due erano le mie vie di fuga da quella solitudine: il pensiero del mio nuovo potere e dei capelli castano scuro. Fra i due prevalevano i capelli, prevaleva lei, cercavo di visualizzare al meglio la sua immagine, la statura non molto alta, le curve prorompenti, il naso alla francese e gli occhi castani color Nutella, senza rendermene conto mi uscì un sorriso per quel paragone, effettivamente Emily era perfettamente associabile alla Nutella, dall'odore dolce del suo sangue, ancora ben impresso nella mia mente, all'aspetto.

Dopo quelle che furono le prime tre ore decisi di rompere la noia andando a fare visita ai sogni di Emily, d'altro canto era notte inoltrata, stava sicuramente dormendo ed io avrei potuto approfittarne per farle visita. Dovetti concentrarmi profondamente per entrare nella sua mente, dato che non era vicino a me e che io non ero nel pieno delle mie forze, anzi, un lupo mi stava distruggendo dall'interno ma forse il dolore sarebbe stato più piacevole dopo una breve fuga per la mia mente da quella gabbia per mostri, anzi, forse non dovrei lamentarmi così tanto, alle volte il mio intelletto mi fa dimenticare di essere "un mostro" piuttosto che un uomo dalle grande capacità.

***

-Sogno di Emily-

Pov. Emily

Non ricordavo come fosse successo ne come fossi arrivata in quella stanza, so solo che c'era molto buio e l'unica fonte di luce era la luna che illuminava l'oceano, era possibile godere di tutto quel bellissimo panorama da un'enorme finestra a vetro, talmente sottile e limpida che dava l'impressione di essere fuori e non dentro una stanza. La mia attenzione cadde sulla porta quando all'improvviso la maniglia si abbassò,  la porta non si aprì ma rimase socchiusa con un piccolo spiraglio di luce che entrava all'interno; chiunque fosse dall'altro lato si aspettava che io andassi ad aprire,lo capii in quei secondi che sembravano non finire mai in cui quella presenza continuava a stare dall'altro lato, senza entrare, semplicemente ferma ma rumorosa, il suo respiro profondo sembrava così forte da essere all'interno delle mie orecchie.

Pivar995 -PredatoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora