Capitolo 2

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Pov. Emily

'Matt..'

Quando feci il suo nome mi guardò e solo in quel momento ebbi la freddezza di osservarlo razionalmente, gli occhi verdi avevano perso brillantezza e sembravano spenti, cupi, il che veniva accentuato ancora di più dalla carnagione chiara che non ne ravvivava il volto, la sua figura era imponente rispetto alla mia ma considerando la mia statura in molti lo erano.

'Non avere paura, non troppa almeno..la paura emana odore ed il tuo sta aumentando sempre di più, sembra essere più forte così come i battiti del tuo cuore; se continui attirerai altri vampiri ed io non amo condividere, Emily'

Pronunciò il mio nome in modo sinistro e tremendamente calmo, perché era tutto così dannatamente calmo?

Iniziai ad indietreggiare rovistando nel mio zaino alla ricerca di qualcosa da usare contro di lui, lui al contrario veniva verso di me, la scena somigliava molto al "Lupo e l'agnello" ed io ero l'agnello anche se in quel momento desideravo con tutta me stessa diventare aria o comunque qualcosa di irraggiungibile.

'Cosa vuoi da me, smettila di giocare, se proprio vuoi vieni ed uccidimi ma fa in fretta e finiamola qui, non è questo quello che vuoi?' dissi esasperata, volevo che tutto finisse, non ero mai stata una ragazza coraggiosa.

'Chi ha detto che voglio ucciderti? Da morta non saresti utile né a me né ai miei. Voglio trasformarti e farti diventare come me ed a quel punto sarai mia, si crea un legame di asservimento fra creatore e creatura, inoltre mi servi per completare la mia trasformazione o muta o metamorfosi, intendila come vuoi'

Quando disse le ultime parole il suo volto si trasformò, era tutto molto simile ai film quindi ero pronta a ciò che avrei visto. I suoi occhi divennero gialli e vidi i "classici canini", mi chiesi come avessero fatto a creare dei moderni Dracula ma non c'era tempo di fare delle stupide osservazioni, stavo per morire o in realtà non avevo capito bene cosa sarebbe successo.

Con uno scatto si fece su di me e mi bloccò, lo guardai negli occhi prima di sentire un dolore lancinante dentro la mia testa, non avevo sbattuto da nessuna parte infatti veniva proprio dall'interno, era lui che mi stava facendo questo? Era uno dei suoi poteri? Mentre continuavo a sentire quel dolore tremendo afferrò la mia testa e mi diede un bacio, anzi, non era un bacio, stava solo succhiando via il mio sangue per mezzo della bocca, forse non mi aveva morsa perché non era in grado di farlo, lui stesso aveva accennato al fatto di non essere completo. Tutto si bloccò dopo pochi secondi quando qualcuno lo colpì e sentii una voce femminile rivolgersi a me.

'Sbrigati, queste armi non sono ancora in grado di ucciderli ma possono bloccarli temporaneamente, vieni con me ed in fretta!'

Non potevo credere ai miei occhi, era Christine, la mia migliore amica, andata via tre mesi fa per studiare in accademia, voleva difendersi e quindi diventare una cacciatrice, l'avevo odiata per tutto questo tempo, per avermi abbandonata e lasciata da sola in uno dei momenti più difficili per me, sapeva che da sola non ce l'avrei fatta (come in questo caso), nonostante tutto era andata via ma mai come in questo istante fui felice che lei se ne sia andata per studiare.

Era diventata ancora più bella, più sicura, sembrava una delle eroine dei cartoni animati; aveva un look molto "dark", vestita totalmente di nero con una tutina attillata con inserti per le armi che metteva in risalto il suo fisico slanciato, era come la ricordavo, la mia Christine, anzi no, era molto meglio.

Andai verso di lei, volevo abbracciarla e ringraziarla ma fatti due passi tutto iniziò a girare, non mi sentivo bene, Matt aveva bevuto molto del mio sangue e non riuscivo a tenere gli occhi aperti.

Quello che successe dopo non lo ricordo, ma ricordo dei rumori, degli spari, delle urla e Christine che combatteva con altri ragazzi, lo so perché ricordo il suono della sua voce.

Quando mi svegliai ero nel giardino di casa mia, cercai in tasca le chiavi di casa ed insieme a quelle trovai anche un bigliettino con scritto:

'Hey Em, spero tu non stia troppo male dopo quello che è successo, sono felice di essere arrivata in tempo e di averti salvata; a proposito, prego eh ;).

Ascoltami Em, in accademia ho imparato un sacco di cose, lì non sei al sicuro, ne tu ne la tua famiglia, vieni qui da me, sarà molto meglio. Matt ti cercherà, i vampiri sono predatori e non ti lascerà andare tanto facilmente, verrà da te...sei in pericolo. Pensa ai tuoi genitori, a tua sorella, è tuo dovere aiutarli così come abbiamo fatto io e mio fratello.

Sai dov'è l'accademia e sai dove sono io, ora quello che devi fare è prendere una decisione e capire cosa è meglio per il tuo bene.

Un bacio, Chris'

Come dicevo prima è rimasta sempre la solita, dalla lettera si intravede la sua fedele compagna ironia e la sua sicurezza e specialmente la preoccupazione nei miei confronti, è come se sentisse di dover aiutare tutti a tutti i costi.

Posai la lettera di nuovo in tasca preparandomi a quello che mi stava aspettando: l'interrogatorio da parte della mia famiglia.

Un giro di chiave, due e...'Ciao Mamma' dissi con quello che sarebbe dovuto essere un sorriso rassicurante

'Emily ma cosa...Che ti è successo?'la sua voce era passata dalla preoccupazione alla serietà più assoluta, forse si era accorta del sangue sui miei vestiti o in ogni altra parte del mio corpo..

'Un altro attacco mamma, semplicemente questo, non so...non so chi sia sopravvissuto, so soltanto che Christine è arrivata in tempo e mi ha aiutata'

'Fortuna che c'era. Emily, qualcuno ha provato a farti qualcosa? Insomma ti..'

'Ricordi Matt?'

'Il ragazzo che ti piaceva?'

'Non mi piaceva, era solo..carino. Comunque sì lui, bhe..è diventato un vampiro o quasi, non lo so ma ha provato ad attaccarmi e poi niente, Chris lo ha messo temporaneamente KO'

'Ti ha morsa?'

'Fortunatamente no ma non voglio parlare di quello che è successo..voglio solo andare nella mia camera'

'Tutto questo mi sembra pericoloso. Lui potrebbe venire a cercarti, è nel loro istinto non lasciare andare mai una "preda", c'entra anche l'orgoglio. Ricordi? E' successo anche a tua cugina Sarah con quel tizio, mi sembra si chiamasse Daniel...lui la prese e..ed ora, ora niente'

'Voglio salire sopra, solo questo...ok?' iniziai a salire le scale consapevole di quella che sarebbe stata una lunga giornata ed in seguito una lunga notte fin quando mia madre mi fermò un secondo.

'Em, non avere paura, non ti succederà nulla fino a quando rimarrai con noi, insieme siamo forti ed io proteggerò te e tutta la mia famiglia sempre e comunque,non dubitare mai di questo!'

Continuai a salire le scale e prima di chiudere la porta della mia camera dietro le mie spalle dissi:

'Grazie Mamma!'

Pivar995 -PredatoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora