Chapter thirteen

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"Luke!" lo salutò calorosamente il tatuatore, stringendogli la mano. "Ciao Erik" sorrise lui, stringendo ancora più forte la mano della ragazza. "E chi è questa bella fanciulla?" ammiccò Erik, rivolgendo uno sguardo malizioso alla mora, alla quale Luke sbuffò. "Lei è Wendy, la mia ragazza" disse evidenziando la parola mia. "Oh" rispose Erik, sembrava...deluso? "Perché siete qui?" disse educatamente il ragazzo, disinfettando qualche materiale che probabilmente usava per fare tatuaggi. "Siamo qui per un piercing" rispose Luke, strizzando l'occhio alla mora. "Dove?". "Al sopracciglio" rispose, questa volta, Wendy. "D'accordo, accomodati" disse Erik, sedendosi su uno sgabello vicino ad una poltroncina. La mora si accomodò, stringendo forte la mano del biondo non appena vide il macchinario che le avrebbe bucato la fronte. "Sono qui" sorrise Luke, stampandole un bacio sulla fronte. "Farà un po' male" spiegò il tatuato, per poi procedere.
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"Ahia" si lamentò la mora, non appena si toccò il piercing. "Stai ferma. Devi toccarlo solo quando devi disinfettarti" istruì Luke, togliendole delicatamente la mano dal sopracciglio. "Scusa" abbassò lo sguardo lei. "Ti sta un incanto comunque" sorrise Luke, per poi lasciarci un tenero bacio. "Passo a prenderti alle otto. Non vestirti troppo elegante, non ce ne bisogno" continuò, stampandole un bacio sulle labbra per poi incamminarsi verso casa sua. Wendy sospirò sollevata quando entrando non vide sua madre. Se avesse saputo del piercing di certo non l'avrebbe lasciata uscire, rovinandole la serata con Luke. Erano ancora le 17.30 quando Luke la riaccompagnò a casa, perciò ne approfittò per completare i suoi compiti e iniziare quelli dei tre ragazzi. Passò così l'intero pomeriggio, ignorando ogni volta il telefono dove arrivavano altri insulti. Non si sarebbe fatta rovinare anche quella giornata. Circa un'ora prima che arrivasse il biondo, Wendy si fece un bagno rilassante, lavando anche i capelli castani. La prossima cosa che avrebbe fatto, sarebbe stata quella di tingersi i capelli e ne la madre ne nessun altro poteva fermarla. Aveva diciotto anni, ormai. Asciugò i capelli e li arricciò alle punte, passando poi a scegliere quello che avrebbe dovuto mettere, seguendo il consiglio di Luke. Optò per un pantaloncino in jeans a vita alta per il troppo caldo e una maglietta completamente nera con una scritta bianca, comprando il tutto con le solite total black. Infine si passò dell'eye-liner sulle palpebre e della matita sotto l'occhio, ampliando poi lo sguardo usando del mascara.
Rimase circa una decina di minuti ad aspettare Luke e si agitò, più di quanto era già, quando suonarono al campanello. Finì di disinfettare un ultima volta il piercing per poi uscire di casa. "Ciao piccola" sorrise il biondo, squadrandola da capo a piedi. Wendy arrossì, probabilmente sentendosi osservata per tutte quelle attenzioni. "Sei bellissima" disse e subito la mora pensò che lui sembrava un dio greco. "Oh grazie" disse lui, arrossendo a sua volta e Wendy spalancò gli occhi e la bocca. L'aveva detto ad alta voce? Ecco cosa significa non collegare la bocca al cervello. "Vogliamo andare" ammiccò il biondo, superato il momento di imbarazzo. "Certo" accetto lei, incamminandosi verso il posto scelto dal suo ragazzo.
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"Chiudi gli occhi" ordinò lui quando ormai erano arrivati. "Perché?" chiese, ma obbedì, sentendo poi le mani calde di Luke coprirle le palpebre. "Non ti fidi?" disse la mora, provando a fare un tono deluso ma vedendo quando il biondo scoppiò a ridere. "Dio la tua risata" sussurrò Wendy, sperando di non essere sentita ma ottenendo il risultato opposto, perché subito sulle labbra di Luke spuntò un piccolo sorriso. "Eccoci arrivati, piccola" soffiò sulle labbra della ragazza, posizionandosi davanti a lei in modo che la prima cosa che avesse visto fosse stata lui. "Wow" sussurrò la mora, osservando dritto all'orizzonte. "Ti piace?" chiese lui, posizionandole un braccio un po' più sopra rispetto al fondoschiena e la madre libera sotto il suo mento. In quel momento, in entrambi suscitò la voglio di poggiare le labbra sull'altro. Luke l'aveva portata in una spiaggia, con un telo steso sulla sabbia e un cestino da picnic, tutto al chiaro di luna. "Ti amo" era la prima volta che Luke glielo diceva ed era veramente sicuro, l'amava più di quanto amasse se stesso. "Luke, io.." iniziò, ma il biondo la precedette. "Lo so Wendy, per te è difficile e lo capisco, davvero. Volevo solo..fartelo sapere, ecco" disse con un tono insicuro mischiato a tristezza. "Luke, non mi hai fatto fin-" provò a ripetere ridacchiando, ma fu interrotta nuovamente dal ragazzo davanti a lei. "No Wendy davvero, è okay, me lo direi quando sarai più sic-" ma stavolta fu lei ad interromperlo. "Luke! Ti amo anche io!" urlò, ammutolendo il biondo. "C-cosa? Davvero?"domandò entusiasta, stringendo tra le sue affusolate dite quelle morbide e delicate della mora. Wendy annuì, ridacchiando per l'espressione di lui. "Ripetilo" ordinò Luke, poggiando la fronte sulla sua. "Ti amo" ripeté, sentendo poi le labbra del biondo cercare le sue.
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"Scusa ma non mi era venuto nient'altro in mente" si grattò la nuca frustato, tirando fuori dal cestino delle pizze confezionate. "Luke, è la cosa più romantica che qualcuno abbia mai fatto per me. È tutto assolutamente perfetto" confessò la mora, tirando giù la mano del biondo prima che diventasse calvo. Gli occhi del ragazzo s'illuminarono, stampando un bacio casto sulle labbra della ragazza. Mangiarono chiacchierando del più e del meno, dei loro progetti dopo la scuola, e Wendy scoprì che a Luke sarebbe piaciuto diventare medico, in futuro, mentre Wendy voleva diventare un avvocato, o magari anche un manager. "Vieni qui" Luke aprì le braccia, invitando la mora ad accoccolarsi su di lui. Wendy fece come Luke le aveva chiesto, essendo poi circolata dalle grandi braccia del biondo. "Come ha reagito tua madre al piercing?" ridacchiò Luke, immaginando mentalmente le urla di Moira. "Non lo sa. Non era a casa in quando sono rientrata" sorrise falsamente. Luke non insistette, continuò ad osservare le stelle. "Quella è Venere" allungò un braccio, indicando la stella, sentendo poi la mora accoccolarsi ancora di più sul suo petto. "Vista!" urlò Wendy, riferendosi ad una stella cadente. "Espresso il desiderio?" Wendy accennò un sorriso. Non stava proprio sorridendo. Non era un espressione davvero felice. Ma quasi. E in quel momento, andava bene anche un quasi. "Quello che chiedevo si è già avverato" affermò, alzando lo sguardo a quello del ragazzo che le sorrise, mostrando quelle fossette che Wendy invidiava perché non le aveva. "Dai vieni" la incitò il biondo, scattando in piedi e afferrando la mora per il polso, diretti verso il mare. "Ma non ho il costume!" si lamentò lei, sentendosi confusa quando senti Luke ridere. "Neanche io" rispose, togliendosi i vestiti e rimanendo in boxer. Wendy lo seguì, correndo con lui verso l'acqua. In quel momento voleva dimenticarsi di tutto e pensare che, almeno con Luke al suo fianco, potrebbe esserci stato un lieto fine anche per lei.
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Ohi ragazzi molto fighi! 🙋 allora, scusate intanto se non ho aggiornato in questo periodo, ma sono stata all'EXPO e a girare per i musei di Milano, ho una madre architetto e insegnante di storia dell'arte, comprendete tanto per me può essere frustrante seguirla lol. Anyway, in albergo non c'era il Wi-Fi e ho finito i giga, quindi vi sto scrivendo da Roma eheheh 💁 bene, questo capitolo non so se vi piace, ma lo spero. Inoltre ho anche cambiato la copertina, questa mi piace molto di più 😊
Basta, mi dileguo
Un kiss 🌸
-romana🔫

Wherever you are ||Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora