Chapter thirty-seven

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Wendy's pov
"Non mi aspettavo di vedertela così presto" disse mia madre, non appena fui dentro casa.

Era seduta con mio padre sul divano, e entrambi avevano una tazza fumante ti te fra le mani.

"Non mi andava di rimanere. Alyson ha incontrato degli amici e resta con loro" mi limito ad usare un tono freddo, salendo poi velocemente le scale senza aspettando una loro risposta.

Mi buttai subito sotto l'acqua, provando a cancellare dal mio corpo ogni traccia di quella stupida giornata al mare.

Mi sentivo estremamente appiccicosa, seppur non avevo nemmeno fatto il bagno. Odiavo con tutta me stessa il mare; i bambini che buttano la sabbia addosso alle persone, il sole che brucia ogni singolo centimetro scoperto della pelle, o anche quando una volta usciti dall'acqua, la sabbia si attacca sui piedi, l'orribile sensazione di salsedine tra i capelli.

Mi lavai con calma i capelli, usando addirittura il balsamo, mentre la schiuma dello shampoo diventava rossa a causa della tinta ancora molto visibile. Mi passai i pollici sui tagli, rendendomi conto solo in quel momento di come fosse stupido.

Era stupido pensare che sfogandomi col mio corpo, sarei riuscita a pensare ad altro. Dei tagli non cancellano i problemi, forse ne creano di peggiori.

Uscii dalla doccia legandomi poi l'asciugamano intorno al corpo, quando mi venne in mente l'idea di Luke, la sua idea di scappare.

L'avrei fatto. Quella sera stessa.

Asciugai velocemente i capelli e li legai in una coda alta, visto che erano ancora piuttosto umidi. Infilai uno di quei pantaloni morbidi e una maglietta larga con sopra la solita felpa.

Poi iniziai a pregare un borsone; ci infilai pantaloni di vario tipo, maglie, felpe e l'intimo.

Infine scesi velocemente in soggiorno, andando però a scontrarmi contro mio padre.

"Wendy, dove vai così di fretta?" chiese, e mi si seccò la gola.

Balbettai qualcosa, prima di riuscire a formulare una frase completa. "In cucina, ho fame" e detto questo, corsi in cucina e preparai quattro panini, presi due bottiglie d'acqua e due mele, infilando il tutto in una busta.

"Dove è andata mamma?" chiesi a mio padre, giusto per assicurarmi che potessi andare via senza riscontrare alcun problema.

"Al supermercato. Torna tra un paio d'ore" disse Richard, continuando a guardare la partita di football.

Perfetto. Afferrai il telefono di casa e composi il numero di casa di Luke, sperando che fosse lui a rispondere.

"Pronto?" riconobbi subito la voce di Liz.

"Ehm..salve signora, sono un'amica di Luke, potrebbe passarmelo per piacere? Ho bisogno di chiedergli un favore" provai a fare una voce da oca in calore, come quella di Amanda, per esempio, e non so come, ma Liz ci credette.

"Ma certo.."

"Rosalyn" dissi il primo nome che mi venne in mente.

Sentii Liz muoversi e passare il telefono a Luke, che rispose con un 'pronto' scocciato.

"Luke, sono Wendy" sussurrai, assicurandomi che la porta fosse chiusa a chiave.

"Wendy?!" quasi urlò.

"Non urlare, stupido" anche in momenti del genere mi faceva ridere.

"Dio, che bello sentirti, perché mi hai chiamato? E come hai fatto?" troppe domande insieme mi stava ponendo, e davvero non sapevo quando sarei riuscita a rispondergli.

Wherever you are ||Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora