"Wendy svegliati! Dobbiamo essere al matrimonio tra tre ore!" urlò Moira nell'orecchio della ragazza, scuotendola. La mora aprì leggermente gli occhi, abituandosi alla luce del sole mattutino. Mugolò qualcosa di incomprensibile, per poi scendere dal letto e avviarsi in cucina dove l'aspettava la sua solita tazza di cappuccino freddo. "Allora, al matrimonio ci saranno anche i Payne. Karen Payne è la sorella della sposa, Monica, e porta con se suo marito e i suoi figli, Liam e Ronnie. Hanno più o meno la tua età. Mi raccomando, Vincent mi ha chiesto di tenergli compagnia e tu devi stare con i loro figli, chiaro?" chiese la madre e Wendy annuì, anche se non era d'accordo. Non l'era mai piaciuto fare amicizia o per lo meno comunicare con qualche ragazzo della sua età. Ma non era quello che la turbava, sarebbe stata con Matthew per tutto il giorno, avrebbe condiviso con lui lo stesso tetto. Anche se era solo per qualche ora, per Wendy era insopportabile. "Vatti a preparare. Ci aspetta un ora di viaggio e penso che tu sappia quanto traffico c'è a Londra" continuò Moira, per poi lasciare la figlia sola in cucina. Wendy non bevve neanche il suo solito cappuccino, andò direttamente a farsi una doccia rinfrescante. Finalmente faceva caldo, a Londra, e tra un po' sarebbe finita la scuola, ci sarebbe stato il ballo di fine anno e gli esami per i ragazzi del quinto. Wendy sospirò sollevata quando penso che il prossimo anno Matthew non sarebbe più stato nella sua stessa scuola. Ma non ci sarà neanche Luke. Disse il subconscio della mora, facendola tornare con la mente al ragazzo. Dove parlarci, e il prima possibile. Ma soprattutto, voleva anche capire le sue vere intenzioni. Dopo essere uscita dalla doccia, asciugò e arricciò sulle punte i capelli color castano chiaro. Si erano allungati rispetto all'estate precedente, pensò. Si medicò i tagli sulle cosce, disinfettandoli e trattenendosi dal non urlare, poi ci avvolse intorno della garza sottile, per poi indossare il vestito comprale dalla madre. Infine si truccò semplicemente con una striscia sottile di eye-liner e mascara.
-
Wendy era seduta sul suo letto, mentre aspettava che la madre la chiamasse per andare al maledetto matrimonio. Finché non senti un qualcosa colpire sulla finestra di camera sua. Si avvicinò ad essa e la spalancò, trovando una chioma bionda osservarla dal basso. "Luke! Che ci fai qui!" Sussurrò la mora, sperando che la madre non si accorgesse che un Hemmings si trovasse davanti a casa sua. "Non sei venuta a scuola. Volevo solo sapere se stavi bene" chiese. "Posso arrampicarmi?" non aspettò neanche la risposta della ragazza, che si arrampicò fino al davanzale. "Ciao" sorrise. "Luke sai che non puoi stare qui" disse lei, chiudendo velocemente la porta a chiave. "Perché non sei venuta a scuola? E perché sei vestita così?" chiese Luke, osservandola da capo a piedi. "Devo andare ad un matrimonio. Tu perché non sei a scuola? Luke non devi fare assenze. È l'ultimo anno e hai gli esami" era tesa. Era quello il momento, dove dirgli che doveva allontanarsi da lei. "Non me ne frega un cazzo della scuola. Tu sei più importante" disse Luke e di colpo di formò un sorriso sulle labbra della ragazza. "I tagli? Si sono richiusi?" chiese, voltando le braccia della ragazza e osservando le cicatrici. Alcuni tagli erano ancora aperti. Sospirò. "Ti proteggerò. Tengo a te, Wendy e non permetterò che quegli stronzi ti torturino ancora" continuò facendo commuovere la ragazza. Come poteva dirgli di stargli lontano? "Da quanto tempo ti interesso?" chiese. "È da un po' che ti osservo, non stai bene e io posso aiutarti. Non ho intenzione di farti del male" ottenne come risposta. Sorrise ancora. Non avrebbe rinunciato a lui solo perché glielo aveva detto Michael. Era la prima, e l'unica, persone che si era interessata a lei e non voleva farsi sfuggire anche quell'unica opportunità. Probabilmente, Luke sarebbe riuscito a cambiarla, anche se lei era difettata. Lui era l'unico che avrebbe potuto migliorarla. Al diavolo Michael. "Voglio cambiare, Luke. Puoi aiutarmi?" chiese Wendy, anche se già conosceva la risposta. "Tutto è possibile" disse "Insieme" concluse, poggiando nuovamente le labbra su quelle di Wendy.
---
Era un matrimonio carino, quello. E stranamente, Wendy ancora non aveva incontrato Matthew. "Wendy vieni, ti presento la famiglia Payne" esordì Moira, trascinando (letteralmente) la figlia dai Payne. "Moira!" ammiccò la donna che da quanto Wendy aveva capito, si chiamava Karen. "Kar!" urlò Moira. Kar? Da quant'è che si conoscono? "Ciao Geoff" salutò Moira dopo aver salutato Karen. Da dietro i genitori, spuntarono Liam e Ronnie che avevano già un gran sorriso stampato sul viso. "Karen, Geoff lei è mia figlia Wendy" sorrise Moira poggiando la mano intorno alla spalla della mora. "Lui invece è Liam, lei Ronnie". "Ciao" disse Ronnie. Era bella, lei. Capelli lunghi biondo platino, probabilmente tinti, occhi color nocciola, un fisico snello e alto. Liam invece era un uomo; con un po' di barba intorno al viso, occhi color nocciola e i capelli del medesimo colore. Inutile dire che era bellissimo anche lui. "Ragazzi che ne pensate di farvi quattro chiacchiere mentre noi ce ne stiamo per conto nostro?" suggerì Geoff e immediatamente i due annuirono, mentre Wendy rimase impassibile. "Ciao" sorrise Ronnie. "Ehi" rispose la mora, sorridendo a sua volta. "Allora, quanti anni hai?" Chiese. "17. A luglio ne compio 18" rispose Wendy. "Quarto anno?" Chiese Liam. "Esatto" rise in modo impacciato la mora. "Io ne ho 18 appena compiti. Liam ne ha quasi 22" disse Ronnie, afferrando dal buffet un rustico. "Tu fai il quarto anno?". "Quinto" rispose lei con la bocca mezza piena e facendo ridere Liam. "Io secondo anno di università" disse il ragazzo, afferrando a sua volta uno stuzzichino. "Fantastico sono la più piccola" disse Wendy divertita e scuotendo il capo. Risero di gusto anche gli altri due. Passarono il resto del tempo a chiacchierare e stranamente, per Wendy non fu così terribile. "Ciao Hudson" sussurrò all'orecchio una voce. Quella voce.
STAI LEGGENDO
Wherever you are ||Luke Hemmings
FanfictionWendy Hudson, 18 anni, vittima di bullismo da quasi due, con un terribile passato alle spalle. Luke Hemmings, 19 anni, ultimo presunto anno di liceo, popolare, senza alcun pensiero negativo per la testa. Gli basteranno poche settimane per capire cos...