Chapter twenty

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Wendy's pov
"Stai attenta quando cammini, sfigatella" mi urlò contro Amanda, quando in realtà fu lei a venirmi addosso. Non avevo mai avuto un incontro ravvicinato con Amanda Morgan, prima di quel momento, Come tutte le scuole, anche la mia era divisa in gruppi, era una specie di piramide con alla base gli sfigati, gli studiosi; poi venivano le persone normali, ovvero quelle che si facevano i fatti loro e non avevano nessuno che gli invidiasse, me compresa. E poi, c'era la classe sociale alta, ovvero tutti quei figli di papà, viziati e con la puzza sotto il naso. Senza alcun dubbio, Amanda faceva parte di questo gruppo, accompagnata dai suoi bracci destri, Kyla e Kelsey, due gemelle che avrebbero fatto di tutto pur di essere popolare al liceo. E con loro, c'erano anche Luke, Calum, Ashton e Michael.
"Sei tu che mi sei venuta addosso. Non incolpare me" dissi, afferrando il libro che poco prima mi era caduto dalle mani e ricominciando a camminare.
"Hudson. Qui, ora" ordinò Amanda, schioccando le dita per farmi avvicinare. Gesto che mi fece andare su tutte le furie.
"Non sono un cane" affermai fermandomi, ma continuando a rimanere di spalle.
"No, infatti. Sei una cagna in calore. Chissà cosa farai ad Hemmings per far sì che stiate insieme. Devi essere proprio brava se preferisce te a me. E ti assicuro che nessuno si è mai lamentato dei lavoretti che gli facevo. Neanche il tuo fedelissimo fidanzatino" rise, sottolineando la parola fedelissimo, procurandomi mille pensieri poco casti nella mente.
Non le risposi, era inutile sprecare fiato con una ragazza come Amanda, e sapevo che Luke non mi avrebbe mai tradita. Lo speravo.
"Non te l'ha detto, vero?" mi richiamò, raggiungendomi e girandomi affinché potessi vederle il viso. Mi stupì quando notai tutto quel trucco, io a malapena di mattina riuscivo a mettermi matita nera e mascara.
"Cosa avrebbe dovuto dirmi?" sbuffai, ma in realtà lo sapevo eccome.
"Che io e L-" non terminò la frase, che Luke si infilò tra noi due.
"Andiamo Wendy" disse tutto d'un fiato, afferrandomi il polso per trascinandomi via da tutte quelle persone che si erano riunite in cerchio per vedere me e Amanda.
"Oh ciao Luke, stavamo giusto parlando di te" e si morse il labbro, sbottonando poi il bottone della camicia e lasciando intravedere lo spacco del seno.
Sto per vomitare, pensai.
"Amanda" Luke forzò un sorriso, girando poi lo sguardo verso di me.
"Vedo che sei caduto dalle stelle alle stalle" rise, riferendosi sicuramente a me. Inutile dire che sicuramente Luke e Amanda erano stati insieme e avevano avuto rapporti sessuali piuttosto alti.
"Non parlare in questo modo" e si spostò da lei, lasciando cadere il suo braccio che poco prima cingeva il collo di Luke.
"Sembrava che non ti dispiacesse questa distanza, qualche giorno fa" parlò la bionda ossigenata, incrementando i miei dubbi.
"Di cosa sta parlando Luke?"
Lui mi guardò con uno sguardo spaventato, tirandomi via poi da quel posto.
"Tanto prima o poi lo saprà!" urlò Amanda, affinché ci sentisse.
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"Luke, ora mi spieghi che diavolo stava blaterando quella!" urlai fermandomi di colpo e togliendo la mia mano dalla sua. Abbassò lo sguardo verso le sue scarpe, grattandosi poi il retro del collo.
"Wendy, stava sparando solo stronzate. Nullo di quello che ha detto è vero, ti prego devi credermi"
Luke's pov
Non sapevo che altro dire, non potevo dirle la verità, non ero cosciente mentre ho fatto quel che ho fatto. Ma sapevo che non mi avrebbe perdonato se le avessi raccontato tutto. Neanche io mi ero perdonato.
"Va bene" sussurrò, abbassando lo sguardo. Potevo sentire insicurezza nella sua voce, come se non sapesse a chi credere. Sospirai e mi avvicinai a lei con l'intenso di baciarla, quando all'ultimo momento si spostò.
"Devo tornare a casa" continuò a non guardarmi negli occhi, cosa che mi fece sentire ancora più in colpa. Soffrivo quando lei stava male per colpa di quei ragazzi che la maltrattavano, ma sapevo che sarei stato ancora più male quando la causa del suo dolore ero io.
"Va bene" conclusi vedendola andare via, dubitando anche che mi avesse sentito.
Narratore esterno
Wendy camminava senza una meta precisa, con il cappuccio sopra la testa e gli auricolari nelle orecchie. Sapeva che doveva credere a Luke, essendo il suo ragazzo, ma dopo quello che aveva detto Amanda e il suo atteggiamento, non credeva a una sola parola di quello che le aveva detto Luke.
In fondo, anche lei gli stava tenendo nascosto tutto quello che le succedeva, come la storia di Michael o di Gale che continuava a maltrattarla.
Non si accorse nemmeno di essere finita addosso a un ragazzo, procurando una caduta di entrambi sull'asfalto.
"Oh mio dio, scusami" si affrettò a dire, incrociando gli occhi del ragazzo su cui era finita. Stranamente, sorrise.
"Tranquilla" ridacchiò. "Io comunque sono Cameron"
"Wendy" disse la mora, continuando a tenere gli occhi fissi in quelli del ragazzo.
"Beh, adesso potresti scendere?" continuò ridendo, riferendosi al fatto che la ragazza era ancora sopra di lui.
"Oh, sì certo scusa" disse imbarazzata, scendendo da sopra il ragazzo.
"Mi sembra di averti già vista" inarcò un sopracciglio per ricordarsi chi fosse.
"Vai alla Acton High School?" chiese, sistemando lo zaino su una spalla.
"Si" affermò
"Ecco dove ti ho vista! Io sono Cameron Dallas, seguiamo insieme il corso di biologia" e tutt'un tratto si accese una lampadina nella mente delle ragazza.
"Tu sei quello che si addormenta sul banco!" disse, orgogliosa per essersi ricordata chi fosse.
"Esatto" si grattò la nuca imbarazzato, procurando un risolino dalla ragazza.
"Posso offrirti qualcosa?" chiese Cameron, indicando lo Starbucks a fine strada.
La mora annuì, non preoccupandosi dei guai che avrebbe creato.
"Allora, come va tra te ed Hemmings?" chiese Cameron, mentre i due si incamminavano verso il bar.
"Non bene. Ma immagino che tu già lo sappia. Le notizie girano troppo velocemente nella nostra scuola" gli occhi le si inumidirono, ripensando alla conversazione che aveva avuto con Luke.
Il moro annuì solamente, capendo che la mora voleva cambiare argomento.
"Tu piuttosto, dal tuo accento capisco che non sei inglese" e subito le venne in mente l'accento australiano di Luke.
Smettila di pensare a lui
"Già. Mi sono trasferito dalla California con Nash, il mio migliore amico".
"Perché?" chiese curiosa.
"Più che altro, i nostri genitori ci hanno spedito qui. Abbiamo fatto un bel po' di casini a Los Angeles, e ci hanno mandato qui per farci cambiare area. Pensando che ci saremmo calmati" rise Cameron, ripensando a tutto quello che avevano combinato nella loro vecchia città.
"Ed è stato così?" domandò divertita Wendy.
"Assolutamente no" e scoppiarono entrambi in una vera risata.
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HOLA PEOPLE!🙋
Ora voi mi ucciderete perché non aggiornavo dal 14 settembre, ma non avevo l'ispirazione, ma poi BOOM! Dovete sapere, che in questo momento ho una fissa innaturale per Cameron Dallas (tanto che da voler scrivere una storia su di lui) e quindi ho pensato, perché non infiltrarlo nella storia? E poi ci ho messo anche questa Amanda tanto per incasinare le cose :B l'ho fatto apposta ad aggiungerla ora, nei capitoli precedenti non c'è ne mai stata occasione.
Anyway, ora devi aggiornare il cast 😏
Un kisso💓

Wherever you are ||Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora