Chapter thirty-nine -last chapter-

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Capitolo molto lungo

Wendy's pov
Aprii lentamente gli occhi, ancora stordita dalla sera precedente. Mi guardai intorno e istintivamente sorrisi.

Se solo mia madre avesse saputo cosa avevo fatto quella notte, sarebbe stata profondamente delusa da me. Quasi quanto lo era per il nostro rapporto.

Guardai l'ora sul mio telefono, che segnava quasi le 8 del mattino. Non mi andava di rimanere a letto, tantomeno riaddormentarmi come invece stava facendo Luke.

Sembrava così sereno mentre dormiva, che mi dispiaceva svegliarlo. Così lo lasciai dormire, mi arrotolai le lenzuola intorno al corpo nudo, lasciando però scoperto Luke che, nemmeno due secondi dopo, aveva già gli occhi sbarrati.

Quasi dimenticai che lui dorme col piumone persino d'estate.

"Stai andando via? Wendy, ci stai ripensando?-" se non l'avessi fermato, probabilmente avrebbe continuato a pormi decine di domande.

"Stavo solo andando a farmi una doccia" risi per la sua preoccupazione. Non me ne sarei andata, non senza di lui.

Emise un sospiro di sollievo, guardandomi poi maliziosamente.

"Sai, anche io avrei bisogno di farmi una bella doccia rinfrescante" ammiccò.

Okay, avevamo fatto l'amore, ma non avrei mai fatto la doccia con lui.

"Certo, non appena avrò finito io" dissi, sapendo che niente mi avrebbe fatto cambiare idea.

Lo sentii sbuffare, mentre mi infilavo sotto il getto della piccola doccia. Sentivo ancora un po' di fastidio nel basso ventre, ma per quello che era successo la sera prima, ne valeva assolutamente la pena.

Rimasi qualche minuto sotto l'acqua, poi indossai l'intimo, un pantaloncino, e la felpa del giorno prima.

"Wendy?! Wendy, esci subito!" Luke urlava bussando alla porta del bagno in modo esagerato.

Uscii per urlargli contro che quando ero in bagno niente e nessuno doveva disturbarmi, ma rimasi scioccata da quello che avevo davanti.

"Aprite subito la porta voi due!" riconobbi la voce di mia madre, e chiusi gli occhi, incredula per il fatto che stesse succedendo veramente.

Luke, intanto, si era già vestito e aveva buttato sotto il letto le lenzuola sporche, affiancandosi a me e arrotolando poi il braccio intorno al mio fianco.

"Vedrai che andrà tutto bene" fu l'ultima cosa che disse, prima che i nostri genitori sfondassero la porta del piccolo bungalow.

Successo tutto in pochissimi secondi, mia madre che mi strattonava via da Luke e afferrava il mio borsone, Liz e Andrew che fecero la stessa cosa col mio ragazzo.

Sentivo tutto maledettamente ovattato, ogni voce, ogni grido sembrava come se ci fosse solo nella mia testa.

Pensai mille cose in pochissimi attimi, e non mi accorsi neanche che mia madre mi aveva già infilato nella sua macchina.

Non avevo la forza di piangere, non dopo tutte quelle lacrime che avevo versato in un solo anno; per Luke, mia madre, mio padre, Amanda, Michael.

Wherever you are ||Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora