Chapter eighteen

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"Allora? Come è andato l'esame?" chiese Wendy, facendosi trovare dietro la porta per riempire immediatamente di domande la sua amica. "È andato alla grande! Anche se mi esplode la testa perché Irwin ieri sera mi ha portata in un pub e mi ha fatto ubriacare. Tanto" piagnucolò Ronnie, massaggiandosi le tempie con indice e medio. "Aspetta, cosa? Sei andata all'esame di maturità da ubriaca?" domandò sconvolta la mora, mentre Ronnie scoppiò in una fragorosa risata. "Non sono andata ubriaca, sono andata mentre smaltivo la sbronza" continuò a ridere, poggiando sulla spalla di Wendy il gomito sinistro. "Facciamo che ora ti porto a casa, ti preparo una tazza di tè e tu mi racconti per filo e per segno cosa è successo con Irwin, va bene?" disse la mora, preoccupandosi vedendo la situazione della sua amica. "D'accordo" aggiudicò lei.
"Andrò anche io all'esame da ubriaca" disse Wendy, tanto per sdrammatizzare e ricoprire il silenzio imbarazzante che si era creato tra le due. Ronnie ridacchiò brevemente, appoggiando poi il capo contro la spalla di Wendy e chiudendo gli occhi. Le faceva troppo male la testa per parlare, ormai i suoi piedi si muovevano da soli, senza alcun controllo da parte della bionda.
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*Flashback*
"Pene!" sorrise Ashton alla vista di Ronnie, mentre lei alzava per l'ennesima volta gli occhi al cielo.
"Facciamo in fretta Irwin. Domani ho l'esame" disse la bionda, facendo riecheggiare il tacco delle scarpe contro il marciapiede. "Hai bisogno di un po' di leggerezza" rispose invece Ashton, facendo sbuffare la ragazza di fianco a lui. "Come va con Beatrix?" chiese con quasi con una fitta al cuore. "Beh, ci siamo lasciati. Era troppo puttana per i miei gusti e dai ammettiamolo, non sono affatto il tipo da relazioni. Sono più che altro da una botta e via" rise e stranamente, quelle parole ferirono ancora di più l'orgoglio della bionda.
"Allora perché mi hai chiesto di venire ad un pub con te?" domandò ancora facendo la fonte disgustata, quando in qualche modo si sentiva lusingata nell'essere stata invitata da Ashton Irwin. "Perché hai bisogno di una scopata. E chi meglio di un ubriacone in un pub?!" rispose tranquillamente il riccio, facendo scatenare una rabbia immane nel corpo di Ronnie. "È questo che pensi? Penso davvero che io mi darei ad un disgustoso ubriaco? Non capisci un cazzo Irwin" sputò la bionda, iniziando a camminare più velocemente di Ashton. "Non per forza un ubriaco, penso che ci saranno persone migliori, non credi?" ridacchiò, ma smise quando notò lo sguardo di Ronnie. "Non ho bisogno di scopare. Preferisco tenere il mio triangolino d'oro nascosto ancora per un po'" affermò, ammettendo di essere ancora vergine. "Hai bisogno di un ventidue centimetri tu" borbottò Ashton, provando a non farsi sentire da Ronnie che, ormai, era quasi dentro il pub.

Passarono le restanti ore Ashton a scopare in qualche bagno con qualche innominata ragazza, e Ronnie a scolarsi almeno tre birre e due bicchierini di scotch. "Ciao dolcezza" urlò qualcuno, accomodandosi vicino alla bionda e sorridendole maliziosamente.
"Non ho intenzione di finire a letto con te" è proprio vero che da ubriachi si dice tutto ciò che si pensa. Il ragazzo davanti a lei scoppiò a ridere, finendo poi il drink della ragazza. "Che ci fa una come te in un posto come questo?" nonostante stesse urlando, Ronnie face comunque fatica a capire quello che stava dicendo il ragazzo. "Ci sono venuta con uno stronzo che tra l'altro mi piace, ma a quanto pare è chiuso da qualche parte a farsi fare qualche servizietto da qualche brava ragazza di strada" e alzò le spalle noncurante, quando in realtà le faticava pronunciare quelle parole. "Beh, allora perché sprecare una serata come questa?" disse, saltando giù dallo sgabello e offrendo una mano a Ronnie. "Le va di ballare, signorina?" ammiccò facendole anche l'occhiolino. La bionda non rifiutò l'invito, accomodandosi sulla pista da ballo. "Io comunque sono Harry" sorrise il riccio, facendo comparire due profonde fossette ai lati delle guance che prima non aveva notato. "Ronnie" ricambiò lei, iniziando a muoversi a tempo di musica col ragazzo dai fantastici occhi verdi.

Non appena uscì dal bagno accompagnato da una ragazza, Ashton si guardò in torno per vedere che fine avesse fatto la bionda. Gli scattò un po' di gelosia, rabbia e disgusto guardandola ballare insieme a Styles che nel frattempo, non aveva aspetto a starle attaccato. "Cosa c'è, mio australiano?" chiese la ragazza con uno strano accento russo che fece disgustare ancora di più il riccio, pensando a quelle labbra avvolte attorno a lui. "Nulla, come hai detto che ti chiami?" chiese per sviare il discorso, ma tenendo comunque gli occhi saldi ai due. "Ramona, Irwinio credevo che te lo ricordassi" disse, alquanto ferita dalla parola di Ashton. "Sisi" rispose lui, gesticolando con la mano per farla stare zitta. "Cazzo" sibilò quando le labbra di Harry e Ronnie stavano per scontrarsi. Inizio a correre velocemente, staccando poi Ronnie da Harry e trascinandola fuori dal locale. La bionda non spiccicò parola e fece per cadere quando Ashton l'afferrò per i fianchi. "Quanto diavolo hai bevuto" disse a bassa voce, non ottenendo alcun tipo di risposta. La prese in braccio e iniziò a camminare verso casa di Ronnie, per lasciarla nel suo letto e scappare infine a casa sua.
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"Sinceramente, non so neanche come sia riuscita a ricordarmi ogni particolare di quella sera. Ricordo solo che mi sono addormentata in braccio ad Ashton e poi la sveglia mi ha fatto saltare in piedi, aumentando semplicemente il mio mal di testa" concluse Ronnie, stendendosi infine sul  divano del salotto di casa sua. "Ma chi era questo Harry?" continuò a chiedere Wendy, sempre più incuriosita dalla storia della sua amica. "È un figo assoluto. Occhi verdi, capelli ricci e castani, tatuato, due fossette che se le guardi di cresce una profonda invidia perché sai che, anche avendole non sarebbero mai belle quanto quelle sue" lo disse con un piccolo sorrisetto sul volto che fece ridacchiare la mora. "Che c'è?" domandò Ronnie, incurvando le sopracciglia. "Penso che questo Harry ti piaccia" parlò Wendy, notando poi un leggero rossore crescere sulla guance di Ronnie. "Non lo conosco neanche. Poi a me piace Irwin" provò a ricordare qualche altra cosa della sera precedente, ma tutto quello che ricordava era il nero e il vuoto. "E probabilmente ti piacciono entrambi" rispose vittoriosa la mora, finendo l'ultima goccia del suo tè.
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"Perché non c'eri quando ho finito l'esame?" Luke provò a fare il finto offeso, imbattendosi però negli occhi di Wendy che aveva già intuito il suo scherzo. "Ronnie era ubriaca e mi sembrava il caso di accompagnarla a casa sua" ridacchiò, avvicinandosi al biondo ed avvolgendo le sottili braccia intorno al suo collo. "Va bene, ma stasera sei mia" sorrise maliziosamente mentre la mora gli tirò uno schiaffetto sul braccio. "Hai rovinato tutto facendo il pervertito!" alzò gli occhi al cielo, cosa che fece ridere di più il biondo. "Scherzavo, piccola" e lasciò un bacio casto sulle labbra della mora. "Dopo vieni da me. Tanto i miei non ci sono e i miei fratelli non faranno tanto casino" avvolse le braccia intorno ai fianchi della mora e si abbassò per guardarla negli occhi. "Va bene. Basta che nessuno ci scopra. Mia madre sarebbe capace di fare di tutto se scoprisse che noi due stiamo insieme".
"Affare fatto"
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Ma salve people of the wattpad! 🙋 allora, questo capitolo è il più lungo (finora) quindi voi dovete amarmi. Comunque, sono troppo dolciosi Ashton e Ronnie *-* penso che quando finirò questa storia (e il sequel se lo vorrete) ne inizierò una completamente su Irwinio e Triangolino d'oro looool
lunedì ricomincia la scuola, non sono psicologicamente pronta 😁
un kiss 👼

Wherever you are ||Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora