La mora si voltò di scatto, riconoscendo la voce del ragazzo che ogni giorno la maltrattava. Era una routine per lui, quella. Incrociò i suoi occhi scuri e cerchiati; come poteva essere ubriaco? Al matrimonio di suo padre, per giunta. "Matthew!" lo salutò Liam, abbracciandolo calorosamente mentre lui continuava a tenere stampato sul suo viso un ghigno divertito, rivolto al Wendy. "Ciao Ronnie" salutò la ragazza dai capelli biondo platino che ricambiò il suo sorriso. Sul viso della mora si formò una smorfia, era davvero quello che ogni giorno la tormentava? "Io.. Io devo andare..." Balbettò Wendy appena Matthew si sedette con loro tre. Pensa Wendy, pensa. "... In bagno" continuò, mettendosi in piedi e avviandosi nel bagno. Appena chiuse la porta, ci appoggiò la spalla contro e scivolò, boccheggiando. Aveva bisogno di aria, in quel momento, ma non aveva nemmeno la forza di rimettersi in piedi. Poi il suo cellulare vibrò. In un primo momento, credette che furono altri insulti, ma quando sbloccò lo schermo vide un messaggio tra le chat private. Sconosciuto.
Sconosciuto:
Esci da lì dentro. Ho bisogno di divertirmi un po' ;) xMx
Wendy chiuse gli occhi e fece scivolare il telefono dalle piccole dita. Sapeva di chi era quel messaggio, e sapeva che aveva intenzione di farle ancora del male. Prese un bel respiro, prima di mettersi in piedi e uscire dalla piccola stanza, avviandosi verso l'uscita.
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"Credevo che avrei dovuto venire a prenderti nel bagno" rise amaramente il ragazzo dai capelli ramati, avvicinandosi a Wendy. "Non credevo che fossi così bella" disse Matthew, ovviamente era ubriaco marcio. Gli faceva schifo, alla ragazza, sentire la sua mano accarezzarle la guancia. "Quell' Hemmings è davvero fortunato" continuò, alitandole sul viso e facendo subentrare nelle narici della ragazza l'odore del vino. Quando Matthew non ottenne alcuna risposta, schiacciò ancora di più la ragazza sotto il suo corpo robusto. "Vedo che hai fatto amicizia con i Peni" rise mentre Wendy roteò gli occhi al cielo. "Non chiamarli così" disse poi, pentendosene subito perché Matthew le afferrò bruscamente il polso e stringendoglielo nella possente mano. "È da quand'è che tu mi dai ordini?" abbaiò, tirando poi uno schiaffo alla mora facendole voltare il capo. "Torna dai Peni, ci vediamo domani a scuola e assicurati che te la farò pagare" disse e spinse Wendy dentro la sala ricevimenti, tirandole una pacca sul sedere e facendo diventare la ragazza paonazza.
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Il resto del tempo, Wendy lo passò pensando incessantemente a Matthew, non voleva nemmeno immaginare cosa quel ragazzo le avrebbe fatto il giorno seguente. In quel momento, aveva solo bisogno di Luke. "Wendy? Mi stai ascoltando?" chiese Ronnie, spostando lo sguardo dal suo piatto alla mora seduta di fianco a lei. "Scusa. Dicevi?" domandò la ragazza, riportando la sua attenzione a Ronnie. "Sei soprappensiero. E comunque stavo dicendo che queste tartine fanno schifo" ridacchiò, poggiandone una sul piatto. Wendy sorrise nel vedere quella scena. Ronnie era davvero bellissima; quanto la invidiava, Wendy. Più che altro, invidiava la sua positività, l'essere sempre felice. E alla mora non succedeva mai, di essere felice, tranne quando era con Luke. "Allora, Wendy, ce l'hai il ragazzo?" chiese Ronnie, per poi sciacquarsi la bocca con un bicchiere d'acqua. La mora scosse lentamente la testa, dando un morso alla tartina e confermando quello che aveva detto Ronnie. "Ma come, una ragazza bella come te?" quasi si strozzò con l'acqua. "Ha ragione" s'intromise Liam, facendo arrossire la ragazza. Qualcuno la considerava carina? "E tu, Ronnie?" disse Wendy, spostando la sua attenzione sulla platinata. "Ehm, no. Ma sono affascinata da Ashton Irwin. Conosci?" Wendy quasi si soffocò con la sua stessa saliva, sentendo quelle parole. Certo che lo conosceva, Ashton. "Wendy tutto okay?" rise brevemente Ronnie, guardando la ragazza con gli occhi sbarrati e le guance rosse. "È un amico di un mio amico" rispose insicura. Lei è Luke erano davvero amici? O qualcosa di più? "Davvero? Chi?" chiese curiosa lei. "Luke Hemmings " rispose. E stavolta fu Liam a strozzarsi con l'acqua. "Cosa?!" urlò Ronnie, scusandosi quando qualche invitato la guardò male. "Wendy, NON frequentare Hemmings. Non è una persona affidabile" disse preoccupato Liam. Luke? Inaffidabile? No! O almeno, quando era con lei non era così. Wendy corrugò la fronte. "No, Luke non è così. L'avete giudicato male" rispose lei. Non era bipolare, Luke. "Wendy, solo stai attente" parlò Liam, per poi tornare a mangiare e lasciando scivolare l'argomento.
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Come sempre, Wendy si avviò nei bagni maschili e non appena mise il piede dentro, venne subito afferrata da una mano possente. "Allora, Hudson, devo ancora fartela pagare per ieri" rise amaramente lui, spingendo la ragazza per terra e tirandole un calcio sulla caviglia destra. Wendy osservò prima Gale, poi Albert. L'ultimo le sorrise, ma la mora non ci prestò attenzione, e girò il capo, incontrando nuovamente gli occhi agghiaccianti di Matthew. "Oggi ci divertiamo" disse facendo ridere Gale che probabilmente sapeva già cosa il suo compagno aveva in mente. Quanto vorrei saperlo anch'io. Pensò Wendy. "Hai un punto a tuo favore è uno a tuo sfavore. Quale vuoi sentire prima?" chiese e quando non ricevette risposta, continuò a parlare. "Bene, vedo che oggi non ti va di parlare. Il punto a tuo sfavore è che oggi dovrai usare le tue piccole e gracili manine davanti a noi...e su uno di noi" ammiccò, lasciando intendere alla ragazza quello che avrebbero voluto che lei facesse. "Il punto a tuo favore è puoi scegliere tu a chi farlo" sorrise maliziosamente, concludendo quello per cui Wendy era rimasta sveglia tutta la notte. Rimase pietrificata alle parole di Matthew. Non avrebbe fatto a nessuno dei tre, una sega. "Andiamo non dormi che non ne hai mai fatta una" rise Matthew seguito da Gale, mentre Albert non rise, non parlò. Rimase in silenzio, con il viso corrucciato, come se in quel momento ci fosse lui al posto di Wendy. Non ho nemmeno mai avuto un ragazzo. Voleva dire la mora, ma rimase in silenzio a guardare quei mostri che le avevano reso una vita di inferno. "Vuoi metterti in piedi o dobbiamo farlo noi?" roteò gli occhi Gale e senza aspettare una risposta da parte della ragazza, la tirò su come se fosse la cosa più leggera che avesse mai preso. E probabilmente lo era. "Avanti. Scegli" ammiccò il ragazzo dai capelli ramati. Wendy mosse gli occhi su tutti e tre i ragazzi, sapeva chi scegliere quando rimase a fissarlo più tempo rispetto agli altri. Si avvicinò ad Albert con le lacrime agli occhi e singhiozzando silenziosamente. Non voleva farlo. "Albert, fai quello che devi fare" rise Gale. "Mi dispiace" sussurrò Albert all'orecchio della ragazza, prima di afferrarle delicatamente la mano e appoggiarla con lo stesso modo sul cavallo dei pantaloni. "Io..io non posso farlo" balbettò in silenzio, per farsi sentire solo dal ragazzo di fronte a lei, provando a ritirare la mano, ma che fu bloccata. "Devi, o la prossima volta succederà di peggio" ma Wendy non lo ascoltò, si liberò dalla presa e corse, corse alla ricerca di Luke con le lacrime che le scendevano giù dagli occhi chiari. Appena lo vide, intento a chiudere il suo armadietto, gli buttò le braccia al collo, singhiozzando silenziosamente e bagnandoli la maglia, come sempre nera. "Ehi ehi ehi, Wendy che succede?!" chiese allarmato e massaggiando la schiena della povera ragazza. "Non...non farmi del male anche...anche tu" disse lei, ma più che altro lo stava pregando, lo stava pregando perché aveva paura che quello che Ronnie e Liam avevano detto fosse vero. "Guardami" disse con fare dolce, ma sbuffò quando Wendy non obbedì. Non voleva farsi vedere in quello stato, con gli occhi gonfi e rossi e le guance bagnate. "Piccola, guardami" ordinò sempre con fare dolce e Wendy alzò il viso, sorpresa per quella parola. "L'ho già detto e lo ribadisco, non ti farò mai e ripeto mai del male. Lo giuro" sorrise alla ragazza davanti a lui che ricambiò. "Ci tengo troppo, a te" disse per poi lasciarle un bacio sulla punta del naso.
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Ehi ehi bella gente 🙋
bene ho aggiornato dopo quattro giorni, sorreh! Prometto che o domani o dopodomani aggiorno, e io mantengo le promesse 💖
Un Kiss
-romana
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Wherever you are ||Luke Hemmings
Fiksi PenggemarWendy Hudson, 18 anni, vittima di bullismo da quasi due, con un terribile passato alle spalle. Luke Hemmings, 19 anni, ultimo presunto anno di liceo, popolare, senza alcun pensiero negativo per la testa. Gli basteranno poche settimane per capire cos...