12. Don't do it

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Justin

Eravamo seduti tutti e quattro sul divano a guardare un film horror.
Jessie e Chris erano accoccolati l'uno all'altro e non facevano altro che baciarsi.
Anche Kate era accoccolata a me e ogni tanto quando appariva una scena spaventosa, stringeva la mia maglietta. Era la seconda che me la stava distruggendo..
D'un tratto suonò il mio cellulare. Risposi.
《Tu e Chris venite al nostro negozio. Ora!》sentii urlare David, per poi attaccare. Scattai in piedi.
《Chris, abbiamo problemi.》mi girai verso di lui, che si alzò subito dal divano facendo cadere Jessie da una parte.
《Cos'è successo?》
《Era David. Dobbiamo andare al negozio.》spiegai.
Presi la mia giacca, Chris anche.
《Se volete potete rimanere, ritorneremo subito.》il mio amico si rivolse alle ragazze.
Kate scosse la testa.
《Possiamo andare da sole a casa, poi mio fratello si starà chiedendo dove sono.》
Mi avvicinai a lei.
《Sei sicura?》le chiesi.
Annuì.
《Tranquillo.》
《Andiamo.》dissi a Chris.
Uscimmo tutti da casa.
Salutammo le ragazze, che andarono verso le loro case.
Io e Chris entrammo in macchina.
《Allora? Cosa è successo?》
Misi in moto la macchina.
《Non lo so, ma dalla voce era piuttosto allarmato.》
Guidai fino al nostro magazzino. Ne avevamo tanti, ma ultimamente portavamo le nostre merci solo a quello. Appena arrivammo, parcheggiai la macchina accanto al.... non potevo crederci.
Il negozio stava andando a fuoco.
Uscimmo subito dalla macchina e corsi da David che se ne stava lì in piedi accanto ad altri ragazzi del gruppo.
《Che..》mi avvicinai.
《Collins.》ringhiò David.
《Cosa?》lo guardai incredulo.
Lui indicò una parte di muro del negozio. C'era disegnato in vernice nera una specie di maschera. Era il suo marchio.
《Non posso crederci.》portai una mano dietro al collo.
《Avevamo tutto qui.》mormorò David.
《Armi, droga, vesti...》
《Abbiamo anche altri negozi.》dissi.
《Si ma questo era il più importante.》
Mi guardai intorno. Eravamo al margine di un bosco.
Vicino non c'erano case. Il negozio era stato abbandonato e noi lo avevamo fatto nostro per depositare la nostra roba. Era abbastanza sicuro e soprattutto nascosto.
Ora era solo un ammasso di carbone e ceneri. Nel cielo si diffuse una grande nuvola di fumo. Sperai che nessuno lo avesse notato.
《Ho passato così tanto tempo per radunare tutta la roba... Ora devo ricominciare.》sbuffò.
《Ci ha attaccati. Questa è guerra.》dissi.
Lui annuì. Era frustrato, si vedeva. Teneva molto alla gang e aveva sempre fatto di tutto per tenerla in piedi. Era un vero capo.
《Non si è salvato niente?》chiesi.
Scosse la testa.
《Ha piantato ben due bombe. Ha già distrutto due negozi e ha anche ucciso un nostro membro. La pagherà molto cara.》
Strinsi i pugni lungo i fianchi e guardai di nuovo quello che restava di quel magazzino.
《Meglio andare. Domani mattina a prima ora, vi voglio da me.》
Annuì e lui se ne andò, così come gli altri. Chris venne verso di me.
《Quindi siamo in guerra con Collins.》disse. Annuii.
《Non capisco quale sia il nome della loro gang.》disse guardando il marchio sul muro.
《Forse Darth Vader.》scherzai.
《In realtà è The Darks.》si sentì una voce da dietro un cespuglio.
Apparve Mark.
《Tu figlio di...》stavo per andare da lui, ma Chris mi trattenne.
Mark scosse la testa facendo finta di essere deluso.
《Caro e stupido Bieber, mi deludi a volte.》
Cominciò ad avvicinarsi e feci tutto il possibile di mantenere la calma e di non saltargli addosso per strangolarlo.
《Credevo fossi più intelligente.》
《Si può sapere per quale motivo lo hai fatto?》feci un cenno col capo verso il negozio.
Mise le mani in tasca e ci guardò con superiorità.
《Ti ho detto abbastanza chiaro di stare lontano da Kate.》
《Cosa c'entra lei con noi?》intervenne Chris.
Mark lo ignorò e continuò a guardare me.
《Avevi detto che avresti attaccato la mia famiglia.》dissi.
Lui fece spallucce.
《Non voglio essere tanto cattivo. Ho deciso di distruggere qualcosa di caro a tutta la squadra.》
《Tu sei completamente fuori di testa.》parlò Chris.
A quel punto Mark lo guardò.
《Sul serio, non pensi alle conseguenze. Non pensi alla nostra vendetta.》continuò il mio amico.
《So difendermi.》Mark strizzò gli occhi.
《Aspetta, tu in realtà non sai niente della mia famiglia non è così?》dissi.
Lui si girò verso di me guardandomi con odio. Si morse il labbro inferiore.
《Forse è così. Ma ho solo voluto vedere se tieni più alla tua famiglia o a Kate. A quanto pare preferisci Kate.》sputò quelle parole piene di rabbia.
《Cosa cazzo sono io? Un topo da laboratorio su cui fai gli esperimenti?》sbottai.
Lui fece un sorriso amaro e freddo.
《Tu sei un schifoso ratto che si è permesso di avvicinarsi alla mia bambolina.》
Chris sbuffò.
《La vuoi smettere di starle sempre accanto e stalkerarla? Lei merita uno migliore di te.》
Mark guardò il mio amico.
《E chi sarebbe migliore di me? Questo?》fece un cenno col capo nella mia direzione, per poi scoppiare a ridere. Sentivo il sangue pulsarmi nelle vene dal nervosismo.
Sapeva come far incazzare qualcuno...
《Stammi a sentire, smettila di fare queste cazzate, non ti mettere contro di noi.》lo avvertì.
Lui sollevò le sopracciglia guardandomi divertito.
《Oh peccato. Già l'ho fatto.》
Strinsi i pugni e cercai di calmarmi.
Chris mise una mano sulla mia spalla.
《Amico, andiamo.》
Stavo per andarmene ma ovviamente Mark ci fermò.
《Non abbiamo finito di parlare Bieber.》
Mi girai verso di lui guardandolo male.
《Noi non abbiamo niente di cui parlare.》
《Io credo di sì.》guardò Chris.
《Puoi anche andartene.》
Il mio amico scosse la testa.
《Noi ce ne andiamo.》
Mi rigirai pronto ad andarmene, ma Mark mi prese all'improvviso per le spalle tirandomi a lui.
Sentii qualcosa di freddo alla gola.
《Prendi la macchina e vattene a casa, altrimenti gli taglio la gola.》disse Mark a Chris, che rimase con gli occhi spalancati vedendomi con un coltello al collo.
《Mark, smettila.》disse facendo un piccolo passo verso di noi.
《Non ti avvicinare.》ringhiò Mark conficcando ancora di più la lama nella mia pelle. Feci una smorfia.
《Chris vai a casa.》dissi con voce strozzata, visto che il braccio di Mark stringeva il mio collo.
《Non ho intenzione di lasciarti.》
《Fallo e basta.》alzai la voce.
Rimase ancora lì per altri secondi, poi decise di andarsene.
Entrò in macchina e partì.
All'improvviso Mark mi scaraventò a terra facendomi venire un dolore al gomito, salendo fino alla spalla.
Feci una smorfia di dolore e cercai di alzarmi, ma ricevetti un calcio nello stomaco. Cominciai a tossire.
《Come devo fartelo capire?》si inginocchiò davanti a me.
《Farmi capire cosa?》sbottai.
L'angolo della bocca si alzò leggermente, facendo apparire sul suo volto un fastidioso ghigno.
《Continuerò a torturarti fino a quando non starai lontano da Kate.》
Gli diedi un calcio nello stomaco facendolo cadere all'indietro.
Mi alzai pronto per prenderlo a pugni, ma mi spinse.
Caddi all'indietro con lui sopra di me.
Cominciò a darmi pugni. Cercai di schivarli, ma non sentii più la forza nel mio corpo. Mise le mani al mio collo, bloccandomi la respirazione.
Cercai di allontanare le sue mani, mentre agitavo le gambe.
La vista si appannava.
Presi il coltello che prima aveva puntato alla mia gola da terra.
Lo infilzai nel suo braccio.
Urlò dal dolore e si levò dal mio corpo, cadendo per terra.
Si reggeva il braccio con il coltello infilzato, mentre il sangue continuava a scorrere lungo il braccio.
Levò il coltello con uno scatto urlando un'altra volta più forte.
Io intanto mi alzai in piedi.
《Non starò qui a lottare con te per una ragazza.》mi pulì il sangue che mi era uscito dal labbro con il dorso della manica della felpa.
Lui continuava a starsene lì seduto premendo con la mano sulla ferita, per non far uscire altro sangue.
Potevo capire quanto fosse doloroso.
《Io ti uccido...》sussurrò.
Lo ignorai e mi girai per andarmene a casa a piedi.
《Io ti uccido!》urlò.
Sentì il solito click di una pistola.
Mi girai di scatto e lo vidi con la pustola puntata alla mia testa.
《Mark, non farlo!》
Una voce fece voltare tutti e due in direzione di una macchina che era appena arrivata.
Davanti alla luce dei fari si vedeva una figura femminile.
Non si vedeva bene, ma avrei riconosciuto quella voce ovunque.
《Kate io...》sussurrò Mark, abbassando lentamente la mano con cui teneva la pistola.
《Cosa sta succedendo qui?》chiese dura.
Wow, sembrava un'altra Kate.
《Stavo solo spiegando che dovrebbe starti lontanto.》disse Mark guardandomi.
Eravamo entrambi sporchi di terra e pieni di sangue. Avevo il respiro affannoso e potevo ancora sentire le impronte delle sue dita sul mio collo.
《Quante volte ti ho detto che noi due abbiamo chiuso?》Kate strinse i denti.
Mark si girò verso di lei, supplicandola con lo sguardo.
《Come puoi credere che io ti possa dare una seconda possibilità quando ti ho visto sul punto di uccidere qualcuno?》urlò lei.
Rimasi a guardarla con la bocca aperta.
《Pensi che lui sia un santo?》rise amaramente.
Kate scosse la testa.
《Non m'importa. Il fatto è che tu non puoi impedirmi di vedere qualcun'altro.》
Rimasi stupito a quelle parole. Questo voleva dire che gli piacevo?
Lei era una ragazza così educata e dolce, non pensavo avesse degli interessi per uno come me.
《Kate ti prego...》disse Mark sul punto di piangere.
Sul serio? Si metteva davvero a piangere?
《No!》disse bruscamente Kate.
《Mi sono stufata di te. Lasciami vivere la mia vita in santa pace e smettila di perseguitarmi, mi fai solo del male.》continuò.
Il viso di Mark cominciò a bagnarsi dalle lacrime che scendevano.
《Non farmi questo...》singhiozzò.
E a pensare che pochi secondi fa sembrava Satana.
Kate continuava a guardarlo con freddezza. Sembrava disgustata da lui. Mark si arrese. Non guardò nessuno di noi e si girò scomparendo nel bosco.
Chissà dove stava andando...
Kate mi abbracciò all'improvviso facendomi barcollare.
《Mi sono spaventata a morte.》mormorò.
Sorrisi, stringendola più a me.
《Grazie.》le sussurrai.
Lei alzò la testa, guardandomi.
《Se non fossi arrivata io...》
《Ssh è tutto ok.》la strinsi di nuovo.
Arrivò anche Chris.
Mi staccai da Kate e diedi una pacca sulla spalla del mio amico.
《Grazie bro.》
《Figurati. Sapevo che quel pezzo di merda avrebbe fatto qualcosa. E l'unica persona che poteva fermarlo era Kate.》sorrise verso di lei.
《Spero molto che si tranquillizzi. Mi ha davvero stufato.》disse Kate.
《Cavolo, ti ha ridotto proprio male.》commentò Chris.
《Andiamo a casa.》
Loro due annuirono e salimmo in macchina.

Love is Impossible || JB [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora