30. Warm heart

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Era bellissimo stare fra le braccia della persona amata.
Sentire il suo profumo, la sua liscia pelle calda e morbida, le sue carezze divine da far venire i brividi.
Non credevo di esser mai stata così tanto felice.
Era proprio lì accanto a me e non potei chiedere cosa migliore.
Stavo giocando con la sua mano, mentre lui continuava a darmi baci teneri e a sussurrarmi cose bellissime, quando ad un tratto entrò il dottore interrompendo il nostro momento.
《Siamo molto felici che ce l'hai fatta Bieber.》ci rivolse un caldo sorriso.
《Grazie.》mormorò Justin accennando un piccolo sorriso.
《Credo che sia il tempo di farti un bagno. Un'infermiera ti aiuterà.》disse il dottore.
Una fitta di gelosia mi passò per il corpo. Un'infermiera doveva fare il bagno a Justin? Col cazzo.
《Non ho bisogno di nessuna infermiera.》disse Justin con una smorfia stampata in volto.
《Può benissimo aiutarmi Kate.》continuò dandomi un bacio sulla guancia.
Ok, ero sollevata per il fatto che nessuna infermiera si sarebbe avvicinato a lui, ma ero anche molto imbarazzata.
《Va bene allora.》
Seguii con lo sguardo il dottore uscire dalla stanza e le mie guance diventarono sempre più calde.
Non mi dispiaceva il fatto di stare ad aiutare Justin, non volevo lasciarlo neanche un secondo solo, ma il fatto di stargli così tremendamente vicino e lui nudo era molto imbarazzante.
Mi alzai in piedi dal letto e mi girai verso di lui per levargli il lenzuolo.
Era ancora a petto nudo e teneva solo dei pantaloni corti dell'ospedale.
《Ce la fai?》chiesi allargando le braccia verso di lui, con la paura che potesse cadere. Lui ridacchiò.
《Mi fa male il petto, ma le gambe funzionano.》
Alzai le mani come segno di resa.
《Hei, voglio solo prendermi cura di te.》
《E lo stai facendo benissimo.》sorrise e, una volta in piedi, mi abbracciò.
《Ok, mi gira la testa.》mormorò sulla mia spalla.
Alzai gli occhi al cielo.
Lo aiutai ad arrivare al bagno. Era un bagno piuttosto spazioso e ordinato.
Sembrava un classico bagno da hotel.
Accanto alla vasca vi erano due asciugamani, un accappatoio e del sapone. Aprii il rubinetto dell'acqua e tappai il buco.
Mi girai verso Justin che era rimasto appogiato al lavandino. Teneva una mano alla bocca mentre era concentrato a fissare un punto sul pavimento. Mi avvicinai a lui prendendogli il viso fra le mani.
《Qualcosa non va?》chiesi preoccupata.
Lui mi guardò negli occhi con amore.
Poi li chiuse e si sporse ancora di più al mio tocco. Era così bello...
Sembrava in bambino in cerca di coccole.
《Sono lusignato del fatto che abbia accettato di aiutarmi a farmi il bagno.》
Risi passando le mani sul suo petto sfiorando a malapena la ferita coperta dalla fascia.
Lo sentii irrigidirsi sotto il mio tocco.
《Non ti lascio un secondo da solo. Ti aiuterò in tutto, anche nei momenti più imbarazzanti.》
Lui ridacchiò passandomi una mano fra i capelli portando una ciocca dietro l'orecchio.
《Perché? Ti sembra un momento imbarazzante questo?》alzò un sopracciglio.
《Beh, direi.》sentii le mie guance di nuovo infuocate.
Insomma, non volevo vederlo nudo!
O forse... no!
Lui fece un sorriso malizioso.
《So che muori dalla voglia di vedere Jerry!》alzò e abbassò le sopracciglia un paglio di volte molto velocemente.
Inarcai le sopracciglia confusa.
《Chi sarebbe Jerry?》
Justin ridacchiò e mi guardò ancora con quel sorriso malizioso.
Ancora non capivo...
Guardò verso i suoi pantaloni e poi verso me.
Ah...
《Justin!》strillai scioccata allontanandomi da lui. Si mise a ridere rumorosamente tenendosi la pancia.
《Non posso credere che hai dato un nome a quel... coso.》dissi disgustata girandomi verso la vasca quasi piena.
Lui venne dietro di me e mi cinse il bacino con le braccia.
《Si chiama cazzo.》sussurrò.
《Smettila.》strinsi gli occhi, sentendo qualcosa sulla chiappa destra. Sperai fosse la sua coscia.
Cominciò a darmi dei baci umidi e caldi lungo la guancia fino ad arrivare al collo.
Una sensazione piacevole mi attraversò il corpo, facendomi venire i brividi. Il cuore cominciò a martellarmi forte e il respiro divenne quasi affannoso. Piegai la testa di lato per lasciargli magiore spazio.
Ok, che diavolo stava accadendo?
Aprii gli occhi e mi staccai leggermente.
《Ok, è pronto.》
Chiusi il rubinetto e afferrai la piccola bottiglia di plastica di sapone. Lo versai dentro l'acqua per fare un po' di schiuma.
Quando ebbi finito, sentii ancora lo sguardo di Justin su di me.
《Bene...》cominciai, ma mi bloccai arrossendo di nuovo.
Mi girai dalla parte opposta, perché non avevo intenzione di vederlo nudo e non volevo che mi vedesse con la faccia rossa peggio di un pomodoro.
《Fai sul serio?》ridacchiò.
《Stai zitto e sbrigati.》dissi infastidita. Sentii i suoi pantaloni scivolare fino a terra e deglutii.
Mi sfuggirono per la mente troppe immagini oscene.
Sentii l'acqua muoversi, segno che era entrato nella vasca.
Mi girai lentamente e, ad essere sinceri, era tenerissimo.
L'acqua e la schiuma gli arrivavano a metà petto e lui mi guardava con occhi luccicosi.
Mi avvicinai sorridendo a mi misi in ginocchio di fronte la vasca.
《È davvero rilassante.》chiuse gli occhi lasciandosi con il corpo più giù.
Fissai ogni suo movimento, come i suoi muscoli si contraevano e come l'acqua ci passava sopra.
Era tutto così eccitante!
Diamine, dovevo darmi una calmata.
Lui aprì un occhio.
《Che fai? Rimani lì a fissarmi tutto il giorno?》chiese divertito.
Sorrisi.
《Sarebbe un idea.》poggiai le mani sul bordo della vasca e sopra la testa.
Continuai a fissarlo.
Ancora non potevo credere che ore prima ero sul punto di perderlo, ed ora era lì con me di nuovo scherzoso.
Gli accarezzai il suo braccio bagnato, guardando gli innumerevoli tatuaggi che lo coprivano.
In quel momento era Justin a fissarmi. Ridacchiai.
《Chi è quello che si mette a fissare ora?》
Lui sorrise, facendomi riempire il cuore di felicità.
Quel sorriso era tutto per me.
Pregai per vederlo sempre stampato sulla faccia, perché era essenziale per me, era la fonte di gioia che scorreva nelle mie vene. Era una delle poche cose che mi faceva star bene.
Ed in quel momento pensai a come il sole ebbe appena trovato un rivale.
Perché se esso si sarebbe spento, noi avremmo trovato la luce in quel sorriso.
Si mise seduto e prese il sapone, ma ie lo strappai dalle mani.
《No, voglio lavarti io i capelli.》
Morivo dalla tentazione di passare la mani fra quei bellissimi e morbidi capelli.
Prima bagnai i suoi capelli, poi misi un goccio di sapone nelle mani e cominciai a insaponarli.
Lui lasciò la testa giù e per poco non cadde in acqua.
《Sto per addormentarmi.》mormorò
《Ho notato.》
Dopo averli lavati per bene, assicurandomi che non avesse più residui di cenere e fossero puliti e profumati, presi l'erogatore e gli bagnai i capelli, levandogli la schiuma. Sembravo sua madre e mi venne quasi da ridere.
Non avrei mai detto che Justin potesse essere così dolce e tenero.
Quando ebbi finito di lavargli i capelli restai per altri interi minuti a vederlo rilassarsi e a lavarsi il corpo, mentre lui non smetteva di fare battute perverse.
《È vero che ad un tratto il mio cuore si è fermato?》chiese di punto in bianco. La mia mano che accarezzava la sua schiena si fermò di colpo.
Mi vennero quasi le lacrime agli occhi ripensando a qualche ora prima.
Ripensai alla disperazione e al dolore che avevo provato, ai pensieri che mi urlavano nella mente che lui non ce l'avrebbe fatta, che mi avrebbe lasciata sola. Ma lui era vivo.
Aveva lottato ed in quel momento era lì che mi parlava e rideva.
Poggiai il mento sulla sua spalla, dopo averci lasciato un timido bacio.
《Si.》sussurrai.
Lui mi guardò con la coda dell'occhio e sospirò.
《È stato strano.》cominciò a fare cerchi con il dito nella schiuma.
《Era tutto buio, sentivo la tua voce, quella di Chris e David e altri rumori. Sapevo di trovarmi nell'ospedale. Ma la cosa strana era che non sentivo il mio corpo, la mia anima. Era peggio di un'incubo.》mormorò e potei notare un lampo di paura nei suoi occhi. Gli passai una mano sul collo.
《Non pensarci.》sussurrai dolcemente.
《Tu sei forte, nessuno può batterti.》sorrisi.
《Non lasciare mai che qualcosa ti sconfigga, cammina avanti a testa alta, fa vedere chi sei e resisti. Anche se le cose si fanno difficili, tu sii ottimista e sorridi. Noi sconfiggeremo tutto.》sussurrai l'ultima frase al suo orecchio.
Baciai il suo collo, cercando di farlo calmare, di fargli capire che io ero lì e non lo avrei mai lasciato.
Lui era importante.
Non avrei mai e poi mai potuto immaginare cosa mi avrebbe riservato il destino. Justin per me significava più di quanto potessi esprimere a parole.
Il suo amore e la sua fiducia mi avevano aiutata a prendere le decisioni terribili che ero stata costretta ad affrontare di recente.
Ogni volta che dubbi e rimpianti s'insinuavano nella mia mente c'era una cosa sola da fare ed era pensare a Justin. Non ero sicura di avere sempre preso la decisione giusta, ma c'era una cosa di cui ero assolutamente certa: stare con Justin era stata la mia decisione migliore. Non avrei mai potuto rinunciare a lui. Mai.

Love is Impossible || JB [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora