Il giorno dopo a scuola fu duro, Mark era rimasto a casa, a causa dei pugni di Justin. Ero davanti al cancello, come sempre, seduta sul muretto.
Jessie era accanto a me che parlava di non so cosa. Jack invece faceva l'asociale con il suo cellulare.
Non riuscivo a dare ascolto a quello che mi diceva Jessie. Non favevo altro che pensare all'altro giorno in ospedale.Alle parole di Justin: "Io non sono un bravo ragazzo".
Io lo dicevo sempre che era un ragazzo misterioso, ma non avrei mai pensato che andasse in giro con i coltelli nelle scarpe.
Forse aveva anche una pistola nascosta nelle mutande...
Aveva detto di stargli lontana, ma qualcosa mi attraeva a lui.
E non soltanto perché era bello, ma c'era qualcosa di più che volevo scoprire. Avevo paura di innamorarmi di nuovo.
L'amore può essere brutto.
È facile innamorarsi la prima volta, ma è difficile innamorarsi della seconda volta dopo i dolori e i lividi sul cuore. Forse l'amore nasce proprio da lì, quando nonostante il dolore, rischi ancora.
E nonostante tutto rischierei per poter conoscere meglio Justin. Sapevo che qualcosa di buono in lui c'era.
La mia vita non era mai stata perfetta.
Avevo rischiato così tanto, che oramai ci avevo fatto l'abitudine.
Ed ero pronta a farlo di nuovo.
Quella sera, tornata a casa, avevo dovuto raccontare tutto a mio fratello, tralasciando la parte del discorso di Justin in ospedale.
Si era infuriato a morte e per poco non spaccava l'intera casa. Aveva cominciato a farmi la stessa romanzina dicendomi di non fare mai di testa mia e che avrei dovuto parlargli. La cosa però era che Mark era imprevidibile e, non sapendo di cosa era in grado, avevo paura che avrebbe fatto del male a mio fratello.
《Kate!》
Saltai in aria dallo spavento, mettendomi una mano sul cuore.
《Jes! Grazie, ora ho perso 10 anni di vita.》esclamai.
《Non mi ascoltavi. Smettila di pensare a... quello che stavi pensando.》gesticolò con le mani.
《Scusami, ma ho mille pensieri nella testa.》mi presi i capelli fra le mani sospirando.
《Tu ancora mi devi raccontare quello che ti ha detto Biberon quando eravate da soli nella stanza dell'ospedale.》intervenne improvvisamente Jack.
《La smetti di chiamarlo così?》
《Rispondi.》
Quanto lo odiavo...
《Niente. Ha solo voluto assicurarsi che stessi bene.》feci spallucce.
《Solo?》chiese alzando un sopracciglio.
Annuii.
《Sai ieri ho avuto l'occasione di conoscere finalmente il suo amico.》disse Jessie guardando verso Justin e il suo amico, che stavano seduti sulla macchina, come al solito.
《Cosa?》chiesi stupefatta.
《Esatto. Abbiamo un po' parlato durante il tragitto fino all'ospedale, poi se ne è andato.》continuava a fissarlo.
《Lo hai visto con una pistola in mano, che tra l'altro l'ha anche utilizzata, e tu ci fai amicizia?》inarcai le sopracciglia.
Chi l'avrebbe mai detto?
Lei fece spallucce.
《Non è un cattivo ragazzo. In fondo non l'ha ucciso.》
《Ma cosa diavolo ti passa per la testa?》
《Si chiama Chris.》sorrise in un modo inquetante. La guardai storta.
《Oh mio dio..》sussurrai.* * *
《Questa mattina Chris mi ha parlato prima di entrare a scuola.》disse la mora accanto a me. Stavamo posando la nostra roba negli armadi.
《Jes, sono pericolosi quei tipi.》
《Ma lui è dolcissimo. Mi ha chiesto il numero di telefono.》
Sbattei l'anta dell'armadio, facendola sobbalzare.
《E tu non ie lo hai dato, vero?》
《Beh...》cominciò a grattarsi la nuca guardando per terra.
《Jes..》gemetti frustata.
《Hei, sono stata single per troppo tempo. Vorrei anche io divertirmi.》
Ci incamminammo verso la mensa.
《Va bene. Poi se ti succede qualcosa non venire a lamentarti da me.》
Prendemmo da mangiare ci sedemmo al nostro tavolo.
Jack aveva deciso di stare con i suoi amici, ed io ero contenta per questo. Non poteva stare sempre attaccato a me per proteggermi. Aveva anche lui la sua vita.
《E tu invece che mi dici di Bieber?》disse, per poi prendere una patatina.
《Non lo so. L'altra volta in ospedale mi ha detto che "non è una bravo ragazzo."》mimai le virgolette con le dita.
《Stessa cosa che mi ha detto Chris. E ci credo, vanno in giro con le pistole. Cosa che li rendono ancora più sexy...》
Guardò oltre la mia spalla. Mi girai e vidi Justin entrare in mensa.
Appena incontrò i miei occhi, distolse subito lo sguardo, facendo finta di non avermi vista.
《Che stronzo.》mormorò Jessie guardandolo male.
Justin si sedette al suo solito tavolo insieme ad altri ragazzi. Cercai anche io di ignorarlo, ma era impossibile.
《Beh anche tu sei interessata di un cattivo ragazzo, quindi non dire a me con chi posso o non posso uscire.》mi puntò un dito contro la mia amica.
《Si forse hai ragione. Ma lui mi ha detto che è meglio non vederci.》
《Doppio stronzo.》sbattè un pugno sul tavolo girandosi verso di lui.
《Non tirare fuori gli artigli Mellark.》risi.
Cominciammo a parlare e a scherzare, fino a quando apparve qualcuno dietro di me. Sbattè le mani sul tavolo, facendomi spaventare.
Era Stephanie.
《Piccola Kate, dobbiamo parlare.》
Disse con quella odiosa voce d'oca.
Mi guardava dall'alto con aria minacciosa.
《Prima cosa, leva queste tette rifatte dalla mia faccia.》la spinsi via, facendo scoppiare Jessie dalle risate.
Stephanie si infuriò e mi prese per i capelli facendomi alzare la testa per guardarla.
《Ora fai tanto la dura eh?》
Era a pochi centimetri dalla mia faccia. Il suo profumo mi pizzucava il naso. Levai la sua mano dai miei capelli.
《Cosa vuoi adesso?》
《Stai lontana da Justin.》
《E perché? È il tuo nuovo giocattolo da letto?》chiese Jessie, facendomi ridere.
《Non è una cosa che ti riguarda. E tu》si girò verso di me.
《Faresti meglio a stargli lontano. Uno così figo non guarderebbe mai una come te.》sputò acidamente.
Cominciai ad innervosirmi.
《E chi te lo dice che lui sarebbe interessato a me?》alzai pe spalle.
《Ho visto ieri che siete usciti insieme da scuola. E sei salita nella sua macchina.》
《Eh allora? Ti da fastidio?》incrociai le braccua al petto, giusto per farla arrabiare.
《Si mi da fastidio. Ora che Mark è ritornato, fai la troia con lui?》
《Ora hai superato il limite.》dissi alzandomi in piedi, facendo cadere la sedia all'indietro.
Tutti quelli presenti in mensa si zittirino e cominciarono a guardare la scena.
《Cosa c'è piccola Kitty? La verità fa male?》fece una faccia da cagnolina bastonata. Quanto avrei voluto prenderla a calci.
《Tu non sai un bel niente.》anche Jessie si alzò.
《Ah davvero? Forse non so i particolari, ma so che la piccola Katy sta usando Justin per far ingelosire Mark.》
《Cosa diavolo inventi?》sussurrai.
In quel momento anche Justin mi stava guardando. Volevo morire.
《Stagli lontana.》si avvicinò di nuovo a me.
《Altrimenti?》alzai il mento, non mi sarei fatta calpestare da lei. Non più.
Non so cosa diavolo mi era successo.
Non ero più io. Di solito avevo paura mettermi contro qualcuno, specialmente con Stephanie.
Non potevo litigare con lei, perché avrebbe vinto lo stesso.
Stava per dire qualcosa, ma arrivò Justin.
《Steph, smettila. Vieni con me.》
Lei lo guardò con un enorme sorriso in faccia.
《Certo.》
Poi si girò verso di me facendomi capire che aveva vinto.
Strinsi i pugni, sentendo la rabbia scorrermi nelle vene.
Justin le mise una mano sul fianco, mentre lei si rannicchiò a lui.
《Troia.》mormorai.
La rabbia mi pulsava nelle vene. Avrei voluto prenderli a pugni tutti e due.
Presi la cartella ed uscii di corsa dalla mensa.
Tutti mi stavano guardando ed ero sul punto di piangere, ma non lo avrei fatto. Non li avrei permesso di vedermi debole. Mai più.
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Love is Impossible || JB [REVISIONE]
Fiksi PenggemarPenserete che la vita di Kate Jonson sia quella che ogni diciassettenne vorrebbe, ma non è così. Tormentata dal suo passato Kate vive ancora con la paura di rivivere tutto, e vorrebbe dimenticare. Ma non può. Mentre Justin Bieber, il ragazzo che tu...