Passarono due settimane.
Due. Fottute. Settimane.
Eravamo arrivati a metà Novembre.
Se mi sentivo bene? Una meraviglia...
Le cose non potevano andare peggio di così.
Io e Luke eravamo diventati buoni amici.
Avevo sempre l'impressione che ci provasse con me, ma cercai di ignorarlo. Ogni volta che mi diceva di uscire o studiare insieme lo respingevo, inventandomi la scusa più banale che mi veniva in mente.
Io volevo che fra noi ci fosse una grande amicizia, nulla di più.
Non volevo averlo come fidanzato.
Per carità, era una ragazzo davvero stupendo, una volta lo avevo visto senza maglietta allo skate park e mi lasciò a bocca aperta.
E poi anche di carattere era una persona fantastica. Ma nonostante tutto questo, non riuscivo proprio a vederlo più di un amico.
Io volevo Justin.
E pur quanto cercai di levarmelo dalla testa, non ci riuscivo proprio.
Lui voleva che fossi felice con Luke, ma non sapeva che solo lui mi rendeva felice.
E poi aveva detto che non potevamo stare insieme perché era pericoloso.
Ma ormai non mi importava più.
Avevo affrontato così tante cose con Mark che ne avevo fatto l'abitudine.
E pur essendo un criminale io lo volevo comunque accanto a me.
Justin era davvero il ragazzo che volevo e nulla poteva cambiarlo.
Io senza di lui non ce la facevo.
A scuola si era fatto vedere raramente e sembrava come all'inizio dell'anno, quando lo avevo visto per la prima volta...
Spento, freddo e chiuso in se stesso.
Ero fuori al cancello sul solito muretto, ma Jessie non c'era.
Lui era lì.
Appoggiato sulla sua Ferrari a fumare.
Non potei fare altro che guardarlo.
Ogni tanto mi capitava di guardarlo attentamente. Il problema era che, nonostante fossi indaffarata con le mie cose, riusciva sempre e comunque ad attirare la mia attenzione.
Seppure la cosa durava un instante, perché davvero non resistevo e preferivo contenermi, in quell'arco di tempo lo definivo completamente.
Forse era quel movimento che faceva alla sigaretta ad attirarmi, cioè quel movimento per avvicinarla alla bocca e aspirare. E mentre lo faceva toglieva un po' di respiro anche a me.
Oppure era il suo sguardo rivolto verso il basso dopo aver soffiato il fumo. Poteva anche essere il sorriso che mi faceva restare attenta ancora per qualche secondo, sembrava il sorriso di un bambino alla visione di una caramella.
Insomma, non sapevo cosa fosse.
Non sapevo se fosse da considerare una cosa alla volta o tutto insieme, ma
sapevo di certo che momenti come quelli non potevano far altro che convingermi che mi ero completamente innamorata di lui.
E forse la cosa poteva sembrare tragica, ma era così e nessuno dei due poteva farci niente.
Ed in quel momento pensai.
Io ero innamorata di lui.
Lo ero eccome.
Ma potevamo mai stare insieme? Il destino ci avrebbe fatto riunire?
Mentre pensai ad una risposta per le mie stupide domande, qualcuno mi apparve vicino con un fiore in mano.
Mi girai verso di Luke che sorrideva come un ebete.
《Buongiorno.》sorrise a trentadue denti. Mi sforzai di ricambiare il sorriso e presi il fiorellino.
Era di un colore rosso e me lo portai al naso aspirandolo.
Aveva un dolce profumo.
《Giorno.》mormorai.
Vidi davanti a noi Justin guardarci.
Aveva di nuovo la mascella serrata.
Ma appena mi guardò negli occhi distolse subito lo sguardo.
Prese un ultimo tiro dalla sigaretta e la buttò.* * *
La giornata passò velocemente per fortuna. Ero in mensa insieme a Luke, mi era rimasto solo lui.
Ci mettemmo ad un tavolo vuoto.
Più davanti c'era il tavolo di Stephanie e le sue oche.
Quello che mi fece balzare il cuore fu vedere Justin camminare nella loro direzione.
Prese per i fianchi Stephanie, che era seduta sul tavolo con i piedi appoggiati sulla sedia.
Stephanie sobbalzò, per poi girarsi.
Appena lo vide sorrise come non mai.
Gli buttò le braccia al collo, mentre Justin sorrideva...
Sentii come se il mondo mi fosse crollato addosso.
Mi si strinse lo stomaco.
E diceva di essersi innamorato di me...
Rideva, la guardava. Sembrava star bene. Non aveva neanche il coraggio di guardarmi.
Io non lo credevo possibile.
Lo avevo conosciuto, mi ero fidata e mi ero innamorata. Avevo passato molto tempo con lui e ci credevo.
Credevo che tra noi sarebbe potuto nascere qualcosa. E avevo fatto male a pensare di perderlo. Ero presa più dall'idea di lasciarlo andare che dall'idea di poterlo amare senza paura. Però non capivo come dopo tutti i sorrisi, le carezze, i pianti, le paure, le litigate e i momenti felici, non mi guardava neanche in faccia.
Non capivo perché mi diceva di sentire qualcosa per me, ma solo io stavo lì a pensarlo a perdi fiato.
Non capivo come si era spento tutto quello che eravamo. Ci eravamo fatti del bene, ma anche del male.
E in quel momento ci stavamo facendo fin troppo male.
Volevo levare lo sguardo da loro, ma non ci riuscivo. Mi stavo facendo male da sola. Luke sembrò accorgersi di quello che stava accadendo, perché smise di parlare e si girò nella direzione di Justin.
Non lo stavo neanche ascoltando.
Luke si rigirò verso di me sbuffando.
《Ancora non riesci a dimenticarlo?》
Finalmente levai lo sguardo da quei due e fissai il vassoio davanti a me pieno di cibo che non avrei mai mangiato.
《Kate ti prego, lascialo stare.》mi posò una mano sulla mia.
In quel momento alzai lo sguardo su Justin e vidi che ci stava guardando, ma stava guardando le mani.
Io non lo capivo proprio.
Guardai l'amico davanti a me che aveva uno sguardo preoccupato. Uno sguardo a cui davvero importava di me. E mi dispiaceva così tanto per lui, che non potevo ricambiare i suoi sentimenti. Non se lo meritava...
Pensai a cosa sarebbe successo se avessi conosciuto prima Luke che Justin, come sarebbero andate le cose?
Guardai di nuovo Justin, non potevo trattenermi.
E in quel momento avrei fatto meglio a contenermi, perché la scena che vidi mi lacerò il cuore strappandomelo dal petto.
Le loro bocche. Incollate.
Mi venne da vomitare.
La stava baciando in un modo così appassionato, come a me non aveva mai fatto.
Mi salirono le lacrime agli occhi.
Justin aprì gli occhi e mi guardò.
Non smise di fissarmi. I suoi occhi incollati nei miei mentre ancora la baciava.
Ed io come una cogliona ancora lo guardavo, cercando almeno di trasmettergli il dolore che provavo in quel momento. Volevo fargli capire attraverso lo sguardo quello che mi stava facendo. Mi stava uccidendo.
Luke vide anche lui la scena, e appena si girò vedendomi con gli occhi lucidi si preoccupò.
《Kate, no...》
Ma in quel momento sbattei un pugno fortissimo al tavolo alzandomi e andandomi da quel posto.
Volevo scappare e non ritornare mai più. Quella scena mi distrusse.
Perché l'aveva fatto?
Come poteva farmi una cosa simile dopo tutto quello che mi disse e tutto quello che passammo insieme?
Cominciai a correre con le lacrime agli occhi. Uscii fuori.
Respirando a fondo, cercai di riconquistare il controllo delle emozioni. Una parte di me sapeva che non avrei dovuto sentirmi così, ma ero sempre più convinta che il mondo mi fosse crollato addosso. Volevo esplodere.
Volevo tornare di corsa dentro e strappare tutti i capelli a Stephanie.
Una gelosia che non avevo il diritto di provare mi accecava e mi impediva di capire che mi stavo comportando da stupida.
Lo avevo lasciato andare ed ora?
Se ne stava lì a slinguazzarsi con quella troia, guardandomi dritta negli occhi, tanto per aumentare il dolore che provavo in quel momento.
Il sangue mi correva forte e veloce nelle vene. Sentivo le emozioni esplodermi dentro.
Uscii da scuola, non avevo intenzione di fare ancora le lezioni, non in quello stato. Appena superato il cancello sentii una voce chiamarmi.
《Kate!》era Luke.
Lo ignorai e continuai a camminare, ma mi prese per il braccio.
《Lasciami in pace! Voglio rimanere sola.》dissi, sentendo che sarei scoppiata in un pianto disperato da un momento all'altro.
Le lacrime minacciavano di uscire e non sapevo quanto avrei resistito.
《Mi dispiace...》disse piano.
Feci una smorfia, a nessuno dispiaceva. A nessuno importava di me.
《Ma davvero, dimenticalo.》
Come se lui poteva decidere.
《Ti sembra tanto facile? Mh?》socchiusi gli occhi.
Stavo cominciando ad innervosirmi.
《So che non è facile...》
《Tu non sai niente.》lo interruppi.
Lui abbassò la testa sospirando.
Piccole ciocche di capelli li ricaddero sugli occhi.
《So abbastanza da quello che ho visto. Tu non meriti uno come lui.》
Mi venne quasi da ridere.
《E chi dovrei meritare? Te?》
Imorovvisamente mi pentii di quello che dissi. Lui non aveva sbagliato con niente e stavo scaricando tutta la mia rabbia su di lui.
Chiusi gli occhi scuotendo la testa.
《Scusa, non...》
《Tranquilla.》sorrise.
《So che sei arrabbiata, ti capisco. Ma sappi che io ci sono per te, ok?》
Non capivo come facesse ad essere così dolce dopo che gli avevo urlato in faccia. Era il ragazzo più buono che avessi mai conosciuto.
Annuii e girai i tacchi andandomene da quel posto.
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Love is Impossible || JB [REVISIONE]
FanfictionPenserete che la vita di Kate Jonson sia quella che ogni diciassettenne vorrebbe, ma non è così. Tormentata dal suo passato Kate vive ancora con la paura di rivivere tutto, e vorrebbe dimenticare. Ma non può. Mentre Justin Bieber, il ragazzo che tu...