16. I like you

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Illusa.
Ecco cos'ero.
Un'emerita illusa.
Avevo pensato che Justin si stesse innamorando di me. Che lo avevo cambiato. Che ero riuscita ad essere la prima ragazza che fosde riuscita a spezzare quel cuore di ferro.
E invece mi ero innamorata di un puttaniere.
《Kate!》sentii la sua voce dietro di me.
Perché adesso stava venendo da me?
Che gli importava?
Continuai a camminare senza fermarmi o girarmi per guardarlo.
Se avrei guardato quei fottuti occhi nocciola, mi sarei sentita peggio.
《Kate cavolo...》mi prese il braccio obbligandomi a fermarmi.
《Lasciami.》strinsi i denti.
Si posizionò davanti a me prendendomi entrambe le braccia.
Continuai a non guardarlo e cercando di non far uscire un'altra lacrima.
《Kate guardami...》disse dolcemente alzandomi il mento con due dita. Alzai la testa ma tenni lo sguardo in basso.
Lo spinsi da me.
《Ti prego lasciami.》mormorai.
《Cosa cazzo ti ha detto Stephanie?》
Alzai le spalle.
《Abbastanza da farmi capire che sei solo uno stronzo.》
Mi asciugai le guance con la manica della felpa e guardai il cielo.
《Cosa ti ha detto?》indurì la mascella avvicinandosi a me.
Teneva i pugni chiusi lungo i fianchi.
《Sei andato a letto con lei?》e finalmente lo guardai dritto negli occhi.
Lui sgranò gli occhi.
《Cosa?! No! Ma sei impazzita?》alzò la voce.
《Ti ha detto questo?》strinse gli occhi facendo una faccia disgustata.
《Quella troia...》si portò una mano nei capelli tirando leggermente le punte.
《Justin, dimmi la verità.》dissi piano. Lui si girò a guardarmi.
《Ti sto dicendo la verità.》
《Allora perché ho la sensazione che lei abbia detto la verità? Me lo avevi detto tu stesso che eri un puttaniere e ti scopavi solo troie. E a quanto pare, Stephanie è una troia al 100%.》
Alzai la voce sentendo di nuovo gli occhi bruciarmi.
《Kate...》disse, ma lo intreruppi.
《Mi ero illusa del fatto che tu potessi diventare un bravo ragazzo per me. Ma Stephanie ha ragione. Stai solo facendo finta. Sin dall'inizio.》
《Questo non è assolutamente vero.》mi puntò un dito contro.
Io restai a guardarlo.
E le lacrime scesero...
《Sai cosa? Avevo intenzione di dirti che non mi ero pentita di quel bacio.》dissi con voce strozzata.
Lui mi guardò come se si sentisse in colpa.
《Era stato il più bel bacio.》lo guardai dritto negli occhi sentendo un dolore alla testa, ma cercai di ignorarlo.
《Ti prego, lasciami parlare.》si avvicinò.
《Hai parlato abbastanza.》mi allontai.
Mi voltai e cominciai a camminare velocemente lasciandolo lì.
Non volevo più vederlo. Non volevo più sapere niente di lui.
Credeva che sarei ceduta ai suoi giochetti?
Oh no, se lo scordava.

* * *

Justin

Sentivo la rabbia percorrermi per tutto il corpo. Ero furioso più che mai. E da un parte invece mi sentivo male. Per Kate.
Pensava che ero andato al letto con quella schifosa, ma non era così. Vederla distrutta davanti ai miei occhi, e sapere che la causa ne ero io, mi fece stare malissimo.
Mi ero sentito una fottuta merda, volevo spiegarle che non era vero, ma non mi aveva concesso nessuna possibilità di parlare.
Aveva detto che non si era pentita del bacio. Aspettavo con ansia quella risposta, ma non mi sarei aspettato che mi rispondesse così, con le lacrime agli occhi.
Avrei voluto spaccare o prendere a pugni qualcosa.
Magari la faccia di Stephanie.
Avevo smesso di fare sesso con troie da quando avevo conosciuto Kate.
E per la prima volta mi sentivo bene.
Con Stephanie erano stati solo qualche bacio e basta. Nient'altro.
Per me quella stupida non valeva un cazzo. Ritornai davanti al cancello, dove la folla di prima non c'era più, e trovai Stephanie che stava parlando con le sue amiche.
《Come ti è venuto in mente di dirgli quella cazzata?》la presi per una spalla facendola girare verso di me.
Si spaventò portandosi una mano al petto scoperto.
《Mi hai spaventata idiota.》sorrise.
Io la guardai schifato.
《Perché hai detto a Kate che siamo andati a letto?》la guardai dall'alto indurendo la mascella.
Le altre amiche se ne andarono capendo che la situazione si stava complicando.
Idiote...
《Oh andiamo, come se tu non volessi una notte indimenticabile con me.》mise due dita sul mio petto tracciando le linee dei muscoli.
Tolsi la sua mano.
《Chi te lo dice che io voglia scoparti?》alzai il mento.
《Qualche giorno fa non mi sembrava così, quando le tue mani toccavano il mio corpo.》sorrise maliziosamente.
Che troia...
《Quello fino a quando non ho conosciuto bene Kate.》
Lei sbuffò alzando gli occhi al cielo.
《Ti interessa così tanto quella sfigata?》
《Si, hai problemi?》annuii.
Lei spalancò la bocca, per poi fare una risata amara.
《Justin, non ti vedevo così.》
Mi fece arrabbiare ancora di più.
《Questo perché non mi conosci affatto.》scossi la testa.
《Davvero vuoi stare con quella?》mi guardò incredula indicando la strada dove poco fa se ne era andata Kate.
《Ho cambiato il mio ragionamento. Meglio una sfigata che una troia senza cervello.》sputai quelle parole piene di rabbia e me ne andai da quel posto.
Non ce la facevo più a guardare quella faccia da troia. La odiavo.
Mi dava su tutti i nervi. E a pensare che all'inizio mi attraeva.
Ma questo era prima di sapere che tipo di persona era Kate.
Cavolo, era una persona fantastica. E preferivo lei che quell'oca.
《Stronzo!》mi urlò dietro, ma la ignorai e salii velocemente in macchina.
Guidai fino a casa. Per tutto il tragitto non feci altro che stringere il volante fra le mani. Sbuffai sonorosamente e mi portai una mano fra i capelli.
Poco dopo arrivai a casa. Presi il pacchetto di sigarette dalla tasca della giacca e me ne portai una alle labbra.
L'accesi e inspirai il fumo facendomi rilassare il corpo. Aprii il finestrino facendo uscire il fumo di fuori.
Sentii ogni muscolo rilassarsi, la testa più leggera. Fumare mi calmava molto. Dopo aver finito la sigaretta, la buttai sul marciapiede ed uscii dalla macchina.
Una volta entrato in casa, dopo aver sbattuto la porta, mi buttai a peso morto sul divano. Sbuffai strofinandomi una mano sul viso frustato.
《Amico che è successo?》entrò Chris nel salotto, seguito da Jessie.
《Un casino. Ecco cosa è successo.》
Poggiai la testa nella mani, che erano poggiate sulle mie gambe.
《Cos'è successo a Kate?》chiese Jessie.
Sbuffai per poi alzarmi dal divano.
Comiciai a fare avanti e indietro per il salone.
《Devo parlarle.》dissi.
《Hei calmati e racconta cos'è successo.》Chris mi posò una mano sulla spalla, stringendola leggermente.
《Quella puttana di Stephanie le ha detto che siamo andati a letto.》
Entrambi sgranarono gli occhi.
《Stai scherzando vero?》disse Jessie.
《Credetemi, non sono andato a letto con quella. L'ha detto solo per far stare male Kate, e ci è riuscita.》mi portai entrambe le mani dietro il collo alzando la testa verso il soffitto.
Mi sentivo una merda. Non volevo che Kate credesse che ero ancora un puttaniere. Non volevo più esserlo.
《Dovresti parlargli.》disse il mio amico.
《Non so se sia una buona idea. La consoco ed è cocciuta peggio di un mulo, non vorrà ascoltare nessuno.》commentò Jessie.
Sbuffai per la milionesima volta e mi risedetti sul divano.
《Non posso stare qui come un coglione sapendo che lei adesso probabilmente sta piangendo per causa mia.》dissi.
La cosa mi divorava dentro. Quella ragazza per me stava cominciando a diventare davvero importante. Non l'avrei persa di certo per una cazzata.
《Allora va da lei. Dille tutto quello che provi e baciala, facendole scordare tutto.》disse Chris.
Mi girai a guardarlo vedendolo con l'angolo della bocca alzato.
Ridacchiai anche io scuotendo la testa. Però aveva ragione. Le avrei parlato. E subito.
《Hai ragione. A dopo.》mi alzai in fretta dal divano.
Presi le chiavi ed uscii.
《Buona fortuna.》sentii da parte di Jessie, prima di chiudere la porta alle mie spalle.

Love is Impossible || JB [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora