Kate
Una paura immensa e una disperazione improvvisa mi avevano colta nel bel mezzo della notte. Jack e mia madre non erano a casa e io me ne stavo sola a cazzeggiare col cellulare sul letto, quando ad un tratto sbucò Mark dal nulla. Aveva spalancato la porta della mia camera facendomi saltare, e mi aveva sbattuta sul letto.
Ero terorrizzata, non sapevo cosa fare. Potevo solo urlare, mentre lui mi toglieva la maglietta e cominciava a toccare e a leccare.
Urlavo dalla disperazione e lasciai che le lacrime scendessero come una cascata lungo le guance.
Mi palpava il seno facendomi male mentre scendeva con i baci sempre più giù. Ad un tratto si sentirono dei colpi alla porta della mia camera, che era chiusa da Mark a chiave.
Dopo un po' fu aperta e mi aspettai di vedere mio fratello, e invece vidi Justin...
Mark era anche lui senza maglietta e appena sentì la sua presenza si girò lentamente verso di lui.
Justin ci guardava scioccato, se ne stava lì fermo come una statua.
Mark si alzò da me e si avvicinò a lui.
《E tu adesso cosa vuoi?》
Io mi strinsi a me più che potei per coprirmi. Aveva adirittura strappato la mia maglietta.
《Non farle del male.》disse Justin piano fissandomi.
《Ti avevo detto di stargli lontana.》
Mi girai di scatto verso Justin. Quindi era per questo che voleva allontanarmi da lui.
Justin indurì la mascella guardando male Mark e strinse i pugni lungo i fianchi.
《Lasciala in pace e vattene.》
Mark si mise a ridere.
《Sai stavo pensando di fare una visitina a Jazzy domani, che ne pensi?》
Non sapevo chi fosse Jazzy, ma dall'espressione di Justin presunsi che fosse importante per lui, qualcuno a cui teneva. Non potei ignorare il guizzo di gelosia che provai dentro, ma lo scacciai subito.
《Tu non le farai niente.》si avvicinò al viso di Mark.
《Altrimenti?》
A quel punto Justin gli diede un pugno nello stomaco facendomi sussultare.
Mark si piegò dal dolore e ricevette anche un pugno in piena faccia.
《Va bene, te la sei cercata.》Mark prese la maglietta, la indossò e se ne andò via.
Non potevo crederci.
Io rimasi ancora lì, seduta sul letto con solo il reggiseno e i pantaloncini corti mentre cercavo di coprirmi. Il mio corpo tremava e le guance erano bagnate dalle lacrime. Se non ci fosse stato Justin non so cosa sarebbe successo. Lui mi guardò preoccupato, nei suoi occhi potevo leggere tristezza e pena. Io abbassai la testa cercando di coprirmi ancora di più con i capelli.
Sentii i suoi passi farsi vicino.
Sentii il rumore dell'anta del mio armadio. Poi qualcosa di soffice toccò la mia pelle.
Alzai la testa e vidi Justin mettermi una felpa su di me. Mi aiutò ad indossarla e chiusi la zip. Lui non faceva altro che guardarmi dritto negli occhi. Si vedeva che era preoccupato.
《Grazie.》mormorai abbassando di nuovo la testa.
《Stai bene?》chiese accarezzandomi i capelli. Io mi scansai d'istinto. Ero ancora scioccata dell'accaduto.
《Hei sono io, non ti faccio niente.》sussurrò cominciando ad accarezzarmi la schiena. Mi lasciai andare.
《Hai detto di starti lontana.》mormorai di nuovo.
《Si, ma io non riesco a starti lontano.》sussurrò nel mio orecchio facendomi venire una scia di brividi lungo la schiena.
Mi girai lentamente verso di lui e lo guardai anch'io negli occhi.
《Cosa ti è successo?》gli chiesi accarezzandogli piano la guancia viola per poi scendere verso il labbro spaccato.
Lui fece una smorfia di dolore e prese delicatamente la mia mano.
《Non è niente.》
《Te l'ha fatto Mark?》
《No no. Non è niente tranquilla.》
《Posso disinfettartelo almeno?》chiesi sfiorandogli il labbro. Lui annuì piano.
Mi alzai e andai in bagno per prendere il kit. Presi il disinfettante, il cotone e un piccolo cerottino. Ritornai e mi sedetti accanto a lui.
Misi un po' di disinfettante sopra il cotone e cominciai a levargli il sangue che era uscito. Lui faceva smorfie di dolore ed io vercavo il più possibile di fare piano. Una volta fatto misi il piccolo cerottino sulla ferita per impedire di uscire altro sangue.
Lasciai il disinfettante sulla scrivania e buttai il cotone nel secchio che stava sotto.
《Grazie.》
Mi accarezzò piano la guancia. Mi sentivo bene, era bellissimo stare con lui, essere toccata da lui. Mi cullava dolcemente, come se fossi una bambina.
Ma le immagini di Mark sopra di me, la sua orrenda lingua sulla mia pelle, le sue sporche mani sul mio corpo, mi fecero venir voglia di piangere.
Sprofondai il viso nel petto di Justin cominciando a sfogarmi.
Lui mi strinse forte ed improvvisamente mi sentii protetta, salvata, amata. Mi lasciai sfogare attraverso le lacrime amare e fredde. Probabilmente gli avevo distrutto la maglietta. Era bagnata dalle mie lacrime e non facevo altro che stringerla in pugno. Ma lui non diceva niente, mi abbracciava e mi coccolava. Mi baciò molte volte la testa dicendomi che sarebbe andato tutto bene. Quando il mio pianto si spense lasciai la sua maglietta e mi asciugai le guance.
Mi fece stendere sul letto mettendomi una coperta sopra. Sembravo una bambina piccola e indifesa e lui aveva così tanta cura di me.
Lo volevo sentire accanto a me. Volevo tenerlo stretto per tutta la notte. Stava per andarsene ma lo presi per il polso.
《Non andartene.》sussurrai.
Lui mi guardò con quei bellissimi occhi dolci.
《Sicura?》chiese. Annuii.
Si tolse le scarpe e si infilò sotto la coperta accanto a me.
Mise il braccio dietro la mia testa ed io mi accoccolai al suo petto.
Sentivo il suo battito del cuore, era come una ninna nanna. Aveva un profumo così dolce e buono.
Il suo calore mi invase in tutto il corpo riscaldandomi. Il suo petto si alzava e abbassava lentamente.
Era bellissimo. Non mi ero mai sentita così bene con un ragazzo.
Anche con Mark avevo dormito, ma non era stato dolce quanto Justin.
Lui continuava ad accarezzarmi i capelli facendom addormentare. Volevo che quello non fosse solo un sogno e che la mattina mi sarei svegliata accanto a lui.
STAI LEGGENDO
Love is Impossible || JB [REVISIONE]
FanfictionPenserete che la vita di Kate Jonson sia quella che ogni diciassettenne vorrebbe, ma non è così. Tormentata dal suo passato Kate vive ancora con la paura di rivivere tutto, e vorrebbe dimenticare. Ma non può. Mentre Justin Bieber, il ragazzo che tu...