Dove diavolo sono andati? Bestie maledette!
Sto puntando la fotoelettrica sul paese da ogni direzione da almeno due ore, ma non c'è traccia delle bestiacce. Forse sono ancora rintanate fra le case. Di sicuro lo sono, perché non ho visto tracce di sangue intorno al paese.
Andare e tentare di stanarle rappresenterebbe un suicidio inutile. Siamo solo in due, e io non sono certamente al meglio. Mi sto indebolendo, la fasciatura è intrisa di sangue e ho i brividi, mi sta salendo la febbre. Sono spacciato, l'infezione si sta diffondendo nel mio corpo e non c'è nessuna fottuta medicina che possa farci niente.
Cosa fare dopo? Nitro rientrerà all'alba, e io? Se ritorno mi cureranno, poi mi metteranno in una cella del centro di selezione e aspetteranno la mia trasformazione. A quel punto il soldatino incaricato di tenermi sotto controllo chiederà l'autorizzazione al capitano Schmidt. Lui la concederà, non avrà un dubbio. È un uomo di dovere e il regolamento parla chiaro. Allora il giovane soldatino, che non ha mai incontrato un Windigo dal vivo, che non ha mai sparato un singolo colpo fuori da un fottuto poligono di tiro, guardandomi come si guarda un topo in gabbia, aprirà il rubinetto del gas. Fine della storia per me. Loro richiameranno qualche effettivo che è già stato trasferito e ricomincerà la lotta del gatto col topo. Probabilmente altri moriranno prima di aver ragione di quel maschio adulto. È scaltro e impara in fretta dai suoi errori.
Questo è ciò che dovrei fare: seguire il regolamento, rientrare e stare agli ordini. Oppure ho un dovere più alto? In fondo io sono qui per far fuori le bestiacce, questo è lo scopo della mia unità, far fuori i Windigo. Anche se sono ferito posso fare ancora qualcosa, posso salvare delle vite e dare un senso alla mia, prima che finisca.
"Hellboy a Nitro. La notte sta finendo, tra poco albeggia. Lasciamo perdere e torniamo al cancello, passo."
"Ricevuto Hellboy, rientro alla base. Tu rimani sulla torretta? Ce la fai? Passo."
"Negativo Nitro, scendo in abitacolo, spegni tutte le luci. Chiudo."
Mi calo nella pancia del mezzo e incastro in qualche modo il portello sul supporto della mitragliatrice. Nitro è ai comandi e fissa la strada attraverso il visore notturno. Io mi stendo nel poco spazio sul pavimento del mezzo cercando di riprendere forze e lucidità. Il rombo del motore e gli ondeggiamenti del mezzo mi cullano verso un sonno leggero e agitato.
Mi risveglia un movimento più brusco degli altri.
"Cos'è stato?"
"Solo un fossato, Hellboy, riposa tranquillo."
Tiro su la testa piantando il gomito sano sul pavimento del mezzo.
"Grazie ancora di avermi soccorso, Nitro."
"Non devi neanche dirlo. Non si abbandona un compagno."
"Ecco, volevo parlarti proprio di questo. È inutile raccontarcela, io sono stato morso, sono spacciato. Devi lasciarmi dentro al serraglio."
"Negativo Hellboy, non se ne parla, il regolamento parla chiaro, i militari feriti devono essere riportati alla base."
"Nitro, sono io il più alto in grado, e ti ordino di lasciarmi vicino al cancello."
"Mi dispiace, Hellboy. Date le tue condizioni la tua autorità può essere messa in discussione: sei scosso, sei ferito, non ragioni lucidamente, assumo io il comando. Spiegherò nel mio rapporto le circostanze della mia insubordinazione. Lo faccio per il bene tuo e di tutti, lo sai. Questa notte potremmo trovarci faccia a faccia con te che tenti di mangiarci, non posso permetterlo."
"A questo penserò io. Devi fidarti di me."
La mia mano corre sicura all'otturatore del fucile. Nitro riconosce il rumore di un proiettile che scatta nella canna del fucile e gira la testa verso di me.
"Ma che cavolo?"
"Mi dispiace, Nitro, ma temo di non avere il tempo e le forze per discutere con te. Il fucile è carico ed è puntato dritto alla tua schiena. Questo scriverai nel tuo rapporto: nonostante io abbia tentato di farlo ragionare, Hellboy mi ha minacciato con l'uso delle armi e mi ha costretto a lasciarlo andare."
"Hellboy, ti prego, non farlo. Io..."
"Tu sei un bravo ragazzo, Nitro. Grazie di tutto. Ora me ne vado."
"Ma cosa diavolo pensi di fare là fuori da solo?"
"Il mio dovere."
"Ma finirai per..."
Nitro non completa la frase. Rimane brevemente in silenzio, poi crolla la testa.
"Ho capito. Ti fa onore. Non credo che riuscirei a trovare la forza, se fossi al tuo posto."
"Io spero che tu non ti ci debba mai trovare al mio posto, ma a volte la forza viene dalla disperazione. Devo provarci. Questo circo è durato anche troppo."
"E va bene. Non sono bravo negli addii. Quello che penso di te, come soldato e come superiore, già lo sai. Mi mancherai, tutti sentiranno la mancanza di un compagno come te. Se devi andare, tieni almeno questi."Senza girarsi mi passa le sue munizioni e il kit di pronto soccorso. Butto tutto fuori dal portello, sul tetto del mezzo e in qualche modo mi arrampico fuori.
"Stammi bene, Nitro."
"Fatti onore, sergente Porter."
Richiudo il portello e mi guardo intorno. Sta albeggiando, le bestie staranno tornando alla tana, non possono più attaccarmi. Mi lascio scivolare verso il posteriore dell'autoblindo e salto a terra. Sono troppo debole per mantenere l'equilibrio e finisco per rotolare un paio di volte prima di fermarmi con la faccia a terra.
L'autoblindo si allontana verso il cancello senza rallentare. Nitro ha capito la mia decisione e la rispetta. Io raccolgo le mie quattro cose e mi metto in marcia, lentamente e appoggiandomi al mio fucile. La giornata sarà lunga e faticosa.
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Il serraglio
TerrorPREMI: 2 giugno 2017: secondo classificato alla 4° edizione del Trofeo del Lupo, 26 novembre 2016: quarto classificato al Premio Letterario Nazionale Streghe e Vampiri, 2016: vincitore del Concorso Italia 15-16 di infinityfables, categoria horror. ...