33. Hellboy (rev)

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Quanto è grottesca la morte! Questo tizio è crollato sul corpo della donna e ora giacciono uno con la testa in mezzo alle gambe dell'altro. Devo loro un po' di dignità. In fondo erano delle brave persone, si sono presi cura di me, mi hanno aiutato senza pretendere nulla in cambio.

Non è loro merito né colpa se ieri notte hanno combattuto contro di noi e ci hanno inflitto delle perdite. È l'istinto del Windigo che prevale su qualunque rimasuglio di umanità possa rimanere in chi si trasforma. Questo Demetrio è stato un Windigo atipico: cauto, scaltro, calcolatore. Probabilmente la sua intelligenza era al lavoro anche mentre era trasformato. Un avversario a cui rendere onore.

La fatica è immensa. Con un solo braccio, e pure a mezzo servizio, trascino in qualche modo i tre corpi e li dispongo supini e composti nell'androne. Chiudo loro gli occhi, sistemo i loro vestiti. Nella tasca dell'uomo trovo le chiavi del pick-up.

Esco raggiungo il mezzo. Butto il fucile sul sedile del passeggero e mi isso a bordo. Devo andare al cancello principale. Con il braccio malconcio riesco a malapena a ingranare le marce. Se guido con attenzione dovrei riuscire ad arrivare fino in fondo usando solo la quarta, tanto non c'è traffico, non ce n'è proprio per niente. I sobbalzi del pick-up sono una pena, ma il dolore mi tiene sveglio. Ho un'ultima cosa da fare e intendo farla.

Fermo la macchina a qualche decina di metri dal cancello e scendo. Intorno a me regna la solita calma surreale. Neppure un alito di vento arriva a interrompere il silenzio e l'immobilità di questa zona di morte e desolazione. Devo attirare la loro attenzione e far capire che sono ancora in pieno possesso delle mie facoltà, altrimenti mi ignoreranno come si fa con gli infetti. Be', a stretto rigore pure io sono infetto.

Come comunicare con un militare di leva che fissa distrattamente un pannello con decine di monitor? Cosa può attirare la sua attenzione?

L'esercitazione!

Solo davanti al muro inizio ad eseguire le tipiche mosse da parata. At-tenti, fucile al fianco destro, fucile sul petto, tolgo il caricatore e lo getto a terra davanti ai miei piedi. Fucile al fianco sinistro, di nuovo sul petto, sulla spalla. Grido gli ordini come se avessi dietro un plotone che esegue con me lo stesso esercizio.

Dopo appena trenta secondi il cancello comincia ad aprirsi. Ne escono quattro militari, li conosco tutti. Nitro, Nighthawk, Cinderella, e il capitano Schmidt. Mi stanno davanti a una quindicina di metri di distanza scrutandomi con aria circospetta.

"Signore, sergente Porter a rapporto."

"Riposo, soldato, lasciamo da parte le formalità. Come stai?"

Schmidt sembra quasi umanamente interessato.

"Mi reggo in piedi, signore, ma non è questo che interessa ora. La prego di ascoltarmi. L'area è libera, i Windigo rimasti sono stati eliminati. Troverete i loro corpi in una villetta a cinque chilometri da qui lungo questa strada. Potete pulire l'area, sbaraccare tutto e far tornare i civili alle loro case."

"Bel lavoro, soldato. Sarai ricompensato per il tuo eroismo."

"Certo, grazie. Mi perdoni, Signore, ora mi rivolgo a Nitro. Kurt, vai a trovare Pam, dille che l'amo, magari portale la medaglia che mi affibbieranno. Dille di trovare un brav'uomo, un buon padre per la piccola Sally. Non un militare, e neanche un poliziotto, se ci riesce. Dille che ho pensato a loro ogni istante."

"Ma... Jack, di cosa parli? Farei volentieri qualsiasi cosa tu mi chieda, ma non..."

"Soldato, perché parli così? Noi non intendiamo ucciderti, vogliamo portarti con noi, dovrai solo sottoporti alla quarantena, domani mattina sarai fuori con i tuoi compagni."

Non capisco se il capitano stia tentando di ingannarmi o creda veramente in quel che dice.

"Nitro, tu hai fatto rapporto? Capitano, lei lo ha letto? Allora dovete sapere già che io sono stato morso, sono contagiato. Questa notte mi trasformerò in un Windigo e voi mi ucciderete."

"No tenente, non è questo che intendiamo fare. E' arrivato un gruppo di esperti dal 'Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie', pensano di poterti tenere sotto sedativi finché non scoprono il microorganismo e la cura. Puoi guarire, puoi tornare a casa."

Il capitano ci crede, dunque.

"Signore, io la ringrazio per avermi detto la verità: devono ancora scoprire il microorganismo. Forse vogliono scoprirlo usando me come cavia. Belle speranze. Non c'è nessun microorganismo. Nessun virus, nessun batterio può trasformarti in quelle cose e poi farti tornare essere umano il giorno dopo. Questa cosa non si sconfigge con la scienza, perché non è scienza, è magia. È una maledizione antica e potente contro cui le nostre medicine sono completamente impotenti. Nessuno sa chi o cosa la ha evocata. Io non so chi deve punire, ma so che ha colpito me. Io non sono disposto a passare gli ultimi giorni o anni della mia vita in un laboratorio alla mercé di scienziati, aspettando che inventino nuovi esperimenti da fare sul mio corpo. Mia moglie e mia figlia meritano una tomba su cui piangere. Io merito di morire come un soldato. Volevo solo dirvi che il serraglio è pulito, farvi risparmiare tempo e fatica e fare il mio dovere fino in fondo. Volevo lasciare il mio messaggio per i miei cari. Mi raccomando Nitro, portalo a Pam e bacia Sally da parte mia. Ho fatto il mio dovere fino in fondo, ma i miei obblighi finiscono qui. Dio salvi la Regina!"

Poso calcio del fucile a terra. Senza caricatore c'è un unico proiettile in canna, ma non me ne servono di più. Il sapore del metallo e della polvere da sparo. Allungo la mano verso il grilletto. Loro gridano, Nitro corre verso di me.

Dio, dammi la forza!

Tre...

Due...

Uno...


FINE

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FINE

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