Il serraglio

25. Hellboy (rev)

Ho riposato tutto il giorno, ma il collo mi dà ancora il tormento. Alla visita medica dopo la missione non ho detto nulla al capitano medico, altrimenti mi avrebbe messo a riposo. Io invece questa notte voglio essere qui, voglio stanare e far fuori quelle bestie. Credevo ce ne fosse una sola, quella che mi ha attaccato, ma le telecamere di sorveglianza hanno rilevato tre individui, quindi dobbiamo tenerci pronti per un piccolo branco.

Abbiamo anche un equipaggio di appoggio, l'autoblindo di Poison e Nitro. Sono stati richiamati mentre stavano già preparando le loro cose per il rientro alla base. Quei due ragazzi non sono dei geni, ma sanno sparare al momento giusto. Mi preoccupa solo il fatto che Easyrider ha una cotta per Poison, e non è neanche bravo a nasconderlo.

Io sono sempre stato contrario alle donne nell'esercito, è la moda del momento ma è una stronzata. Non si mescolano sesso e guerra. Finché combatti devi rimanere concentrato, focalizzato sul bersaglio. Uccidere e sopravvivere, non c'è altro, non deve esserci. Di sicuro non puoi pensare al culo di una donna. Le distrazioni ti rendono debole e chi è debole muore.

Questo non è stato un serraglio facile. Quando siamo arrivati con il recinto prefabbricato, le celle di selezione e i dormitori, l'infezione si era già parecchio diffusa. Noi abbiamo fatto fuori più di trecento bestiacce, più quelli sbranati da loro e gli infetti che sono stati gassati nei centri di selezione... fa un bel numero, purtroppo. Gli inceneritori moderni non sono quelli di una volta, c'è il recupero dei fumi e tutto il resto, ma questo non cambia il fatto che il metodo sia il medesimo dei brutti episodi storici che sarebbe meglio dimenticare, o ricordare per non ripetere più.

Adesso è ora di finire il lavoro, e di lasciare che le persone tornino alle loro case... quasi tutti. Diciamo che non ci saranno problemi a trovare alloggio o lavoro da queste parti, nei prossimi tempi.

Procediamo con i mezzi appaiati, con le fotoelettriche accese guardiamo uno le spalle dell'altro, in modo che le bestie non ci possano sorprendere.

"Hellboy a Poison. Dolcezza, vedi qualche movimento? Passo."

"Negativo Hellboy, qui a sinistra tutto tranquillo, e vaffanculo, dolcezza lo dici a tua madre. Passo."

"Ehi, dolcezza, non ti scaldare. Stavo solo cercando di fare conversazione. Passo."

"Finiscila di fare lo stronzo, HellBoy. Che zona vuoi pattugliare? Passo."

Non ho mai capito perché un ironico nomignolo la faccia incazzare così tanto, ma è divertente.

"Calma, dolcezza. Gli avvistamenti sono stati fatti sempre fra il cancello venti e il ventiquattro, ci concentriamo in quella zona. Passo."

"Ricevuto. Sei uno stronzo. Chiudo."

Un po' di sano cameratismo, che diavolo! Cosa devo dirle, mi scusi signorina? Io l'ho detto, non ci devono stare le donne nell'esercito.

"Hellboy a Easyrider, dirigiti verso il paese, passa per i campi. Rosso Due ci segue. Passo"

"Ricevuto Hellboy. Chiudo."

È tutto così terribilmente desolato qui intorno. Strade vuote, case vuote. Le foglie degli alberi si depositano ovunque, perché non c'è nessuno che le spazzi, le macchine non passano a farle svolazzare sul ciglio della strada. Se tutto va bene con questa notte chiudiamo il circo. Manderemo i droni a sorvegliare l'area per qualche giorno e poi apriremo i cancelli. Arriveranno le squadre a smantellare il recinto e a portare via tutti i prefabbricati, sperando che non servano più, che questo sia l'ultimo inferno in terra.

La mia è solo una speranza. La realtà è che non ne sappiamo nulla. Nessuno ha la più pallida idea di quanto antiche siano queste creature, da quanto tempo questa piaga flagelli il genere umano. Certe leggende, certe antiche fiabe forse fanno riferimento ai Windigo, ma nessuno sa veramente quando tutto è iniziato.

I ricercatori non hanno ancora trovato una cura a questa malattia. Sostengono di aver isolato il germe, ma io non ci credo. E' una cosa troppo antica, ancestrale. Magari non è neanche un microrganismo, è una maledizione di qualche vendicativo sciamano, contro cui la scienza moderna sembra impotente. Noi possiamo solo illuderci di averli sterminati, possiamo giungere le mani e pregare di aver fatto la cosa giusta, di non essercene fatto sfuggire uno, altrimenti tutto questo lavoro, tutto questo sangue saranno stati inutili.

Quando apriranno i cancelli spero di non essere più qui. La scena di migliaia di persone, con le loro poche cose al seguito, che entrano in un serraglio ripulito, è una scena che ti crepa il cuore. Sembrano bambini che vanno alle giostre, con gli occhi grandi e un sorriso ingenuo e speranzoso.

"Poison a Hellboy, gruppo di conigli a ore dieci. Apro il fuoco? Passo."

"Lascia perdere Poison, i conigli non interessano alle bestiacce e neanche a noi, a meno che tu me ne voglia cucinare uno per cena. In tal caso accetto e porto anche il vino, dolcezza. Chiudo."

"Ma che... Ok, chiudo."

Dirigo la fotoelettrica verso una fattoria. La luce perfora le finestre ed esce dall'altra parte. Una spazzata sui campi davanti e intorno a noi. Non si muove nulla. Sarà una lunga notte. Ci vuole pazienza, ma alla fine verranno loro da noi, verranno per mangiarci. Accecati dalla fame ci attaccheranno e li spazzeremo con le mitragliatrici, come tutti gli altri prima di loro.

È così facile prendere un Wendigo in preda alla fame. Sono fuori di sé, sono completamente ciechi e sordi, incapaci di tattica o premeditazione. La fame li induce a vedere solo l'obiettivo, ad attaccare frontalmente, incuranti del pericolo.

Se ti succede di incontrarli, se sei disarmato non riesci a contare fino a tre, ma se hai un buon fucile e la mano sufficientemente ferma, è davvero facile centrarli con una pallottola. Alla fine sono solo delle stupide bestie, niente che un soldato armato e addestrato a dovere non possa affrontare.