25 settembre, ore 10.30.
Pov Fra.
Perché Zayn si ostina a starmi intorno? Cos'è, gli faccio forse pena?
Non lo capisco, non riesco proprio a capire perché si comporta così.
Prima non si fa troppi problemi a riempirmi di colpi davanti a non poche persone, poi decide di difendermi e non mi lascia un secondo da sola, senza contare che è diventato stranamente affettuoso.
Mi mordo il labbro inferiore, alla ricerca di una soluzione, ma decido di alzarmi. È domenica, e questo vuol dire che non devo andare a scuola, al contrario sono libera di rimanere a casa, sono fuori pericolo.
Passo la spazzola sulla chioma dei capelli che oggi non vuole stare a bada, finché non opto per un sospiro pesante e li raccolgo in una treccia, spostata in seguito sulla spalla sinistra. Mi sfilo il pigiama e indosso velocemente i miei jeans. Controllo fuori dalla finestra, e piove; clima tipico di Londra. Tuttavia decido di lasciare le braccia libere dalle bende, una volta tanto non mi farà male. Ed è straziante la sensazione di sentirsi costantemente fasciate e rinchiuse da un ammasso di bende bianche.
Mi infilo una maglia a maniche lunghe in ogni caso, per poi andare in cucina, afferrare uno dei miei libri dalla libreria e mettermi a leggerlo sulla poltrona.
La mia immersione nei libri, però, viene presto interrotta dal moro, che esce dal bagno dopo aver passato probabilmente ore intere a fare facce truzze allo specchio.
Zayn, anche se non vuole ammetterlo, è parecchio ambizioso... e mi fa ridere questo suo lato.
« Mh... alla fine hai considerato l'opzione? » chiede.
Corrugo la fronte, per poi ricordarmi della festa che la preside ha intenzione di fare a scuola. E, non solo per colpa del moro -che si divertiva tanto a sfottere la professoressa di italiano, come al solito, ma non gli do nemmeno tanto torto- adesso mi toccherà aiutarlo a sistemare la scuola per quel giorno, lavorando a scuola anche il pomeriggio -visto che lui da solo farebbe solo danni, e mi ha chiesto di aiutarlo-, ma vuole anche farmi andare alla festa.
L'ultima idea non mi piace per nulla.
Ci sono già stata alle feste scolastiche, e mi fanno schifo. Alunne con minigonne cortissime che abbassano solo la mia autostima, ragazze con dei visi a dir poco perfetti che fanno lo stesso, ragazzi pronti a giudicare chiunque. No, non se ne parla proprio.
« Non mi va. » scuoto la testa, rifiutando nuovamente l'invito.
« Ma potremmo divertirci! » commenta lui, alzando lo sguardo al soffitto.
« Non ti vieto mica di andarci. » alzo le spalle e torno ai miei libri.
26 settembre, ore 15.30.
« Non potevi evitare di farti sentire? » chiedo a Zayn, mentre attacco un palloncino al soffitto, uno dei tanti.
« Ti riferisci alla prof di italiano? » sospira, mentre regge la scala sulla quale sono dovuta salire per attaccare gli affari rotondi e gonfi.
« Sì. » annuisco, per confermare la risposta.
« Mh, il fatto è che dice sempre di essere sorda, poi però se si parla di parole contro di lei le sente subito. » Zayn alza le spalle. Rido, e mi affretto a scendere giù dalla scala, per poi spostarla in un altro angolo del corridoio, risalirci e attaccare l'ennesimo palloncino.
È una noia assurda, ma c'è da ammettere che la compagnia del moro non mi dispiace.
Torniamo a casa. Sospiro e mi siedo sul divano, stanchissima per tutti i palloncini che ho dovuto appendere. Zayn si avvia verso il bagno per fare una doccia, io mi rinchiudo in camera. Il soffitto è diventato interessante, così, di punto in bianco.
Sento il cellulare squillare sul comodino, e questo distoglie i miei occhi dalle pareti. Lo afferro e vedo che è un sms. Sbuffo, per poi aprirlo e leggerlo, numero sconosciuto.
“I ragazzi carini non fanno per te. Smettila di girargli intorno, o ne pagherai le conseguenze. ;)”
Corrugo la fronte e scuoto la testa. Rileggo il messaggio più volte. Ecco, ci mancava solo questa. Ora devo anche tornare a essere tormentata dagli sms pieni di minacce.
Lancio il cellulare dall'altra parte del letto, e mi fiondo sotto le coperte, cercando di dormire per non pensarci. L'unica cosa che però riesco a fare, è riflettere su quanto si spingeranno oltre questa volta. Sono già stata vittima di un simile cyberbullismo, e sopportarlo ancora sarà straziante.
Cerco di scuotere la testa. Era solo un avvertimento. Solo uno. Mi basterà fingere di non conoscere Zayn, no?
Tornerò alla mia vita, subirò i soliti trattamenti dei bulli. E niente, solitamente la gente vuole tornare ad avere la vecchia vita... io voglio solo proseguire la mia con questo ritmo.
Peccato che, almeno adesso, mi toccherà sopportare tutto. Di nuovo.

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Fearless.
Hayran KurguCos'è che ti attrae principalmente, quando il mondo ti cade addosso e la rabbia ribolle dentro più che mai? Quando vuoi sfogarti, e picchiare il peluche che ti assiste alle elementari non aiuta? Succede che l'odio per chi ti circonda diventa qualcos...