20 settembre, ore 20.30.
Pov Fra.
Sospiro, e osservo l'armadio pieno di vestiti che potrei indossare, peccato solo che il clima sia esageratamente caldo... e siamo a settembre.
Con delle maniche lunghe sembrerei una pazza, ma quelle corte metterebbero in evidenzia cicatrici e tagli, e questo non posso permettermelo. Mi mordo il labbro inferiore, a questo punto devo solo deviare l'uscita con Louis, o la sposto a un altro giorno -magari più freddo!- oppure elimino definitivamente... e l'idea mi dà un certo senso di sollievo, visto che è da parecchio tempo che non esco con un ragazzo.
O se vogliamo dirla tutta, questo dovrebbe essere il mio primo appuntamento.
Sospiro e mi decido a prendere il cellulare, per poi chiamare più volte Louis, guadagnandomi suoi messaggi di risposta, come “Non ho intenzione di abbandonare tutto, questa sera vieni con me!”, e sono doppiamente fottuta.
Potrei inventarmi di essere caduta giù dalle scale, procurandomi qualche graffio. O meglio, che il gatto si divertiva a tracciarmi linee rosse sulle braccia, no?
Sospiro e mi avvolgo delle bende intorno ai polsi, finché tutti i graffi sono coperti dal bianco della garza. Annuisco davanti all'orrendo corpo che, però, mi ritrovo.
Trattengo il respiro per far finire la pancia in dentro e vedermi più magra, ma prima di uscire decido di vomitare tutto il cibo preso durante il giorno, più o meno. Okay, adesso vado bene.
Mi spazzolo i capelli finché la chioma disordinata diventa più decente, non mi passo nemmeno un velo di trucco perché sembrerei ridicola, e già avere una gonna mi mette in imbarazzo. In oltre è solo un'uscita da amici, no?
Esco dal bagno, mandando occhiatine per non vedere il coinquilino antipatico, e così è finché non raggiungo la porta e sto per uscire, ma vengo fermata dalla sua comparsa fuori dalla camera. Mi mordo il labbro inferiore, con l'intento di scappare, ma prima di sparire non solo letteralmente via da lì, fissa abbastanza sorpreso le bende intorno ai miei polsi.
Maledizione.
« Che hai fatto? » chiede, avvicinandosi e squadrando il bianco della garza.
« Nulla, il gatto. Mi ha graffiata. » sospiro, ho così paura di essere scoperta che per un piccolissimo secondo dimentico anche del mostro che c'è dentro Zayn. Tuttavia la mia voce trema, è instabile e il pensiero di una possibile copertura saltata mi terrorizza.
Non posso mostrarmi più debole di quanto lo sia già davanti ai suoi occhi.
Mi tira su il polso, osservando le bende più da vicino. Il respiro e il cuore mi si bloccano appena corruga la fronte, squadrando meglio il braccio.
Deglutisco appena riesco a riprendere il controllo di me stessa, ma lo sguardo cupo che gli compare sul volto mi rimette dentro una paura terribile.
« Sei davvero stupida se ti fai graffiare da un gatto. » alza le spalle, lasciando la presa. Faccio ritornare giù per il mio fianco il braccio, mentre i muscoli si rilassano e riprendo a respirare.
Per un momento ho pensato di morire. Razza di idiota.
L'auto di Louis si ferma davanti casa, mi esce un sospiro di sollievo appena posso abbandonare Zayn e lo sguardo persistente sulle bende, in seguito filo dritta nella sua macchina e provo a non incrociare nessuno sguardo.
Mi sento leggermente osservata. Ma proprio leggermente. Tant'è vero che sto rimpiangendo il fatto di non avergli dato buca.
« Non mi andava una delle tipiche uscite, con la cena a lume di candela e tutto il resto, quindi ho optato per una passeggiata sulla spiaggia e un gelato. Ho forse sbagliato? » chiede, sorridendo. In effetti non ho mai amato la roba così sdolcinata, è troppo da film romantico. A me va più che bene. In oltre sappiamo tutti che la mia voglia di mangiare è sotto zero, mi sarà più facile mandare giù il gelato e in seguito vomitarlo.
Contiene troppi zuccheri, ma non posso dire di essere a dieta.
E adesso stiamo camminando sulla sabbia, il cielo è privo di stelle. Più che altro queste sono coperte dalle nuvole, ed è triste.
La mia attenzione viene però attirata da lui, che decide di mettersi a sedere sulla sabbia. Corrugo la fronte, e lo imito appena mi fa segno di scendere giù.
« Mh, sai, Zayn mi ha parlato di te. Poco, ma sì. » scrolla le spalle, alzando gli occhi al cielo.
« Che ti ha detto? » mi mordo il labbro inferiore, temendo che abbia accennato l'argomento calo di zuccheri, autolesionismo e quant'altro.
« Mh, secondo lui sei... strana. » ride leggermente, mentre lascio andare il labbro inferiore e torno a respirare normalmente.
« Solo questo? » mi passo una mano sui capelli, spostando la sabbia da sopra la gonna.
« Sì. » annuisce, poi vedo il suo sguardo saettare sulle bende, che prima non sembrava aver notato. Merda.
« E queste? » continua, corrugando la fronte.
« Mi ha graffiata il gatto. » rido, per rendere tutto più credibile, lui annuisce. Odio, odio mentire così tanto alla gente che sembrerebbe volermi bene.
E odio ancora di più questa situazione.

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Fearless.
FanficCos'è che ti attrae principalmente, quando il mondo ti cade addosso e la rabbia ribolle dentro più che mai? Quando vuoi sfogarti, e picchiare il peluche che ti assiste alle elementari non aiuta? Succede che l'odio per chi ti circonda diventa qualcos...