15 settembre, ore 10.35.
Pov Louis.
« Stai scherzando, spero. » affermo, corrugando la fronte e alzando le spalle, per poi deglutire con forza a causa della pressione che viene esercitata sul mio collo, privandomi di respirare.
« No, non scherzo. Tu fai quello che ti dico, che ti piaccia o meno! » sbotta il moro dalla pelle olivastra. Annuisco, con lo stomaco ancora dolorante per il pugno ricevuto, quando ho pensato di protestare alla sua assurda richiesta. Cosa mi ha chiesto?
Ha semplicemente voluto che fingessi interesse per la sua coinquilina, la ragazza che il giorno prima ho trovato all'ultima ora, che sgattaiolava via dall'ora di ginnastica.
Il motivo del fingere interesse? Malik pensa sia strana, dice che non ha mai visto nessuno comportarsi come lei e avere simili reazioni quando viene a scuola, con ottimi voti poi è improbabile sia colpa dei professori. Dal suo breve racconto la storia non sembra nemmeno così coerente, mi ha detto ben poco e non capisco perché sono proprio io a dover scoprire che ha di sbagliato.
« Perché devo stargli dietro io? » chiedo, alzando le mani al cielo in segno di arresa, mentre indietreggio perché il suo sguardo adirato spaventerebbe chiunque. Poi, beh, è risaputo che qua a scuola sono uno dei più deboli e nuovi arrivati.
« Perché non conosco nessuna sua amica. » sbotta, infastidito dalle mie domande. « E adesso andiamo a cercarla, la trovi e le chiedi il suo numero di cellulare. Chiaro?» chiede, ma anche se non avessi capito nulla non potrei comunque protestare. C'è da dire che, però, nonostante il pugno e il fatto che mi ha attaccato al muro con abbastanza violenza per convincermi a stalkerare la sua coinquilina, non mi sembra così crudele. Sarà una mia impressione... o forse è semplicemente preoccupato per lei. Un po' troppo.
« Hai sentito? » chiede, corrugando la fronte dopo che un urlo acuto ha fatto eco per il giardino. « Qualche ragazzo sarà entrato negli spogliatoi femminili. » ipotizzo, alzando le spalle.
Lui annuisce, ma si ferma istintivamente appena arriva un altro urlo, ancora più forte del precedente. « Ma cazzo, questa è Fra! » sbotta, per poi correre dietro la scuola.
Mi passo una mano sui capelli e mi decido a seguirlo di corsa, ma mi ci vuole molto, è un po' troppo veloce per me. Appena giro l'angolo lo vedo strattonare per un braccio con forza uno dei bulletti della scuola, spostandolo da sopra una ragazza con la maglietta piena di strappi vari. Spalanco gli occhi, non comprendendo il motivo della scena, nonostante nella mia mente partono frasi strane e che ipotizzano l'accaduto.
« Porca puttana, non vedi che è dolorante e svenuta a terra? Portala in macchina, coglione! » sbotta Malik, dopo aver tirato un pugno dritto in faccia a Josh, che ha risposto crollando sul pavimento con dolorosi gemiti.
Il moro si affretta a dargli più calci nello stomaco, con una rabbia che per quel poco che conosco di lui non ho mai visto... e non capisco nemmeno dove l'abbia tirata fuori. È strano il modo in cui difende la coinquilina che conosce da credo tre giorni, troppo strano.
Mi affretto a raggiungere il cadavere dolorante della ragazza, la carico su una spalla e la trascino nell'auto di Malik, ma mi ci vuole un po' per trovarla.
Per mia sfortuna, però, è chiusa. La appoggio allo sportello, ma non si regge in piedi e cade. Preferisco comunque correre a farmi dare le chiavi, il moro me le lancia da lontano, si affretta a sferrare un altro pugno in pieno volto a Josh, che comunque sembra aver reagito con molti colpi, visti alcuni lividi che ora il moro ha sul viso e sul corpo... anche se è coperto dai vestiti, ci giurerei che è pieno di segni violacei.
Josh non è il tipo che si lascia picchiare senza dare un regalino all'avversario, mi è bastato un veloce sguardo per capirlo. Comunque sia, quel ragazzo non mi piace per niente.
Sto per infilare le chiavi e partire con l'auto di Malik, ma torna e mi fa rotolare nei sedili posteriori velocemente, per poi richiudere la portiera con un colpo secco. Mi fa segno di coprire la ragazza che sta sul sedile accanto, quindi mi sfilo la giacca e gliela posiziono sulle spalle, mentre lui sembra non curarsi della velocità che sta usando per arrivare all'ospedale. La squadro, ha preso sicuramente moltissimi colpi, è piena di lividi e probabilmente così stanca da essere svenuta fra le mani di quel bastardo.
Pov Zayn.
Mi affretto a raggiungere l'ospedale, ho dentro una rabbia così grande che quei colpi non hanno minimamente sfogato. Non sono serviti a niente, in realtà. Quel figlio di puttana si merita la morte, il rogo e le sue ceneri dovrebbero addirittura essere bruciate.
Sì, è il tizio che l'ha picchiata e probabilmente anche traumatizzata a sparlare di un altro, che però voleva stuprarla. Qualunque fosse il suo piano, ora mi interessa soltanto trascinarla in ospedale.
« Tomlinson, a proposito del nostro piano... non è sospeso. Al contrario, tu dirai di averla trovata e di aver messo al tappeto Josh, poi mi hai chiamato e vi ho accompagnati all'ospedale. Questo aumenterà la fiducia che ha per te, tanto anche se le dicessi che sono stato io a tirarla fuori dai guai non servirebbe a nulla. » dico tutto d'un fiato, mandandogli una veloce occhiata tramite lo specchietto dell'auto.
Lui schiude la labbra, probabilmente perplesso dalla mia informazione... ma annuisce e sta zitto. Tanto meglio.
Arriviamo all'ospedale, Tomlinson prova a rimettersela sulla spalla, ma lo sposto velocemente prima che faccia altri danni e la prendo in braccio, per poi portarla dentro l'edificio.
Nel vederla i medici la sistemano subito su una barella, per poi partire velocemente verso un'altra stanza, senza dirci altro. Tomlinson spiega a un'infermiera cos'è successo, io continuo a fare avanti e indietro davanti alla porta chiusa della stanza dove sono entrati.
Non possono tenere tutto così all'oscuro!
La madre di Fra mi viene incontro, squadrandomi e urlandomi contro delle spiegazioni. La faccio calmare con varie urla di rimando, finché non riesco a spiegarle cos'è successo.
Lei si porta una mano sulla fronte, per poi tirare la testa indietro, stanca e forse con alcuni sensi di colpa; è lei che l'ha iscritta in una scuola simile.
Non pensavo potesse succedergli tutto questo in così pochi minuti, né tanto meno credevo che qualcuno avrebbe potuto farle del male.

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Fearless.
FanfictionCos'è che ti attrae principalmente, quando il mondo ti cade addosso e la rabbia ribolle dentro più che mai? Quando vuoi sfogarti, e picchiare il peluche che ti assiste alle elementari non aiuta? Succede che l'odio per chi ti circonda diventa qualcos...