26 settembre, ore 07.30.
« Allora, hai deciso? » mi chiede Zayn, mentre mi porto lo zaino su una spalla e apro lo sportello dell'auto.
« A cosa ti riferisci? » chiedo a mia volta, corrugando la fronte.
« La festa, cosa sennò? » sospira, mette in moto e partiamo, destinazione scuola.
« Non ho voglia di venirci. » alzo le spalle e sposto lo sguardo sul finestrino.
Mi perdo nell'osservare le nuvole, oggi il cielo è più scuro del solito. Ma la vibrazione del mio cellulare, riposto nella tasca dei jeans, mi fa tornare sulla terra.
Lo afferro e apro l'sms, anonimo.“Spero solo di non vederti con Zayn Malik, in alternativa avresti dei seri problemi.”
Spalanco gli occhi.
Diamine, mi ero completamente dimenticata di coloro che, adesso, si divertono a terrorizzarmi tramite sms. Il problema è uno, conosco Zayn abbastanza ormai, e mi starà appiccicato come una cozza. E, no, non voglio dirgli nulla.
Preferisco risolvere i problemi per i fatti miei, ho sempre odiato ricevere aiuto, indifferentemente dalla persona in questione.
Le mie mani tremano, ed esitanti raggiungono il tasto che sopprime il messaggio. Mi affretto a spegnere nervosamente l'aggeggio elettronico, sotto lo sguardo di Zayn, che corruga la fronte ma non fa domande. Tanto meglio, visto che avrei solo altri problemi nel cercare una scusa.
Ripongo il cellulare nella tasca, e torno a osservare fuori dal finestrino, con meno attenzione di prima. La mia testa, adesso, sta solo ipotizzando chi è la ragazza -perché, se è Zayn che le interessa, non credo sia uomo- che si diverte tanto a tormentarmi tramite sms.
Ne ho ricevuti solo due, ed erano minacce. Continui avvertimenti. In oltre, ho troppo orgoglio per parlarne con Zayn, e mi sentirei una bambina troppo infantile che non sa risolvere i propri problemi. E, da un lato, è così.L'auto si ferma nel parcheggio della scuola.
Sospiro, so già che oggi, senza Zayn, sarà un inferno.
Ormai mi sono abituata alla sua presenza, alle sue battute, ai sorrisi che mi ha rubato e ultimamente ho ripreso a mangiare normalmente... senza prendere kg, ovvio, ma ho represso il pensiero del vomito, e con esso anche quello dei tagli.
In realtà, non ci sto proprio pensando. Mi sta sempre accanto, non mi lascia un secondo di tregua, ed è ovvio che la mia mente fa di tutto tranne che pensare ai fattori negativi della vita.
« Zayn, oggi vorrei camminare da sola per i corridoi. » farfuglio, con lo sguardo basso, appena lui mi si avvicina come ogni mattina per afferrarmi la mano.
Vedo le sue sopracciglia corrugarsi, e lui scuote la testa.
« Fra, penso sia meglio evitare, almeno per ora. » piega la testa lateralmente.
« Davvero, Zayn, non mi succederà nulla. » annuisco e fingo un sorriso. Lui è incerto, e sembrerebbe più convinto della sua opinione, ma alla fine riesco a convincerlo, e prendo le distanze. Mi sistemo in un angolo accanto all'entrata, con la testa bassa, per non richiamare l'attenzione.
Fin qui, tutto bene. Nessuno mi viene in contro, nessuno mi calcola, niente di niente. Becco solo Zayn, che continua a fissarmi da lontano, e non mi stacca gli occhi di dosso. Questo mi fa ridere, e finché non si avvicina dovrebbe andare tutto bene.
Il cellulare squilla, di nuovo. In un secondo netto, la mia allegria svanisce, e mi costringo a leggere l'sms appena arrivato, sempre con il tipico numero anonimo.“ Oh, impari in fretta, vedo. ”
Sospiro, cancello il messaggio e -come sempre- porto il cellulare nella tasca. Poi, i miei pensieri vengono interrotti dal suono della campanella, che inizia la vera entrata all'inferno.
Com'è che si dice?
Lasciate ogni speranza voi che entrate.
Bene, devo lasciare la speranza di rimanere allegra fino alla fine delle lezioni... e quel che è peggio, è che non devono lasciarmi nessun segno visibile, o Zayn farà domande, e smetterà di lasciarmi sola... suppongo che, a quel punto, diventerà protettivo per il doppio.
Ho una paura tremenda.Sono in classe, prendo appunti vari e l'unica cosa che sogno è un'ora più lunga del solito. L'arrivo della ricreazione mi fa una paura tremenda, e non so cosa riuscirò a fare. Dovrei nascondermi, ma spesso è inutile, i bulli sono capaci di trovarti anche nei luoghi meno probabili.
Driiin.
La campanella suona, e un nodo allo stomaco cresce. Non penso sia facile da snodare, la verità è che odio profondamente la ricreazione. E, quel che è peggio, è che dovrò non solo scappare via dai bulli, ma anche da Zayn, se non voglio altri sms pieni di minacce e avvertimenti.
Prima che possa uscire dall'aula, ecco che il cellulare vibra. Ancora.
Esitante, le mie dita raggiungo la tasca dei jeans e tirano fuori il cellulare. Mentre mi affretto a nascondermi in giardino e a rannicchiarmi dietro un albero, leggo il contenuto dell'ennesimo messaggio.“ Spero di non vederti con Zayn Malik, alla ricreazione. Avresti dei seri problemi. ”
E anche la mia ultima speranza, è andata a puttane. Non so che fare, mi sento solo rinchiusa in un bicchiere di vetro, e sono così piccola da non raggiungere la superficie per uscirne.
La verità è che, qualunque cosa faccia, mi finirà male ugualmente.
Se resto con Zayn, mi subirò il bullismo della ragazza, verbale o no.
Se mi allontano da Zayn, mi subirò i bulli veri e propri.
Ogni situazione mi spaventa. Mi spaventa troppo.Finita la ricreazione, torno in classe. Nessuno mi ha vista, la lezione prosegue tranquilla e mi dimentico perfino degli sms che ora hanno iniziato a tormentarmi, del bullismo, dell'autolesionismo e di Zayn. Va bene. Non c'è nessun problema, e questo fa uscire dalle mie labbra un sospiro di sollievo.
Le lezioni giungono al termine, mi affretto a raggiungere l'auto di Zayn, e lui è già lì che mi aspetta. Mi squadra, da capo a fondo, e un sorriso gli si stampa sul volto quando vede che sto bene, e che non ho nessun problema.
Gli sorrido a mia volta, ma vorrei solo che la mia espressione fosse reale. Essere felice, ora, è un obiettivo troppo lontano.
« Com'è andata la scuola? » chiede, mettendo in moto, per poi avviare la macchina.
« Bene. » alzo le spalle. « E tu? » chiedo di rimando.
« Solite cose. » sospira, e mi lancia un'occhiata veloce dallo specchietto. Penso sia più per controllarmi ancora, che per farmi capire che intende.
« Capisco. » annuisco, il resto del viaggio procede normalmente, e restiamo nel più totale silenzio. Non fa altre domande, e mi impegno anche io a stare zitta.
Arriviamo a casa, e una volta fatto questo, decido di fare una doccia.« Non vuoi proprio venirci alla festa? » mi urla Zayn, che è fuori dal bagno, mentre io mi avvolgo l'accappatoio blu intorno al corpo e sospiro, prendendo l'asciugacapelli.
« No, Zayn, te l'ho detto. Non ne ho voglia. » urlo a mia volta per farmi sentire, mentre la mia voce viene coperta dal rumore odioso del phon.
« Okay. » sospira, rassegnato. Rido, e torno ai miei capelli.Una volta finito, esco dal bagno con dei vestiti puliti, e vedo la figura di Zayn sul divano, che armeggia con più dvd e dei popcorn, con aria abbastanza seria e concentrata.
Rido a quella visione, è strano vederlo così impegnato nel fare qualcosa.
« Che combini? » chiedo, vedendo le copertine dei film che sta guardando.
« Visto che non vuoi saperne nulla della festa, ho optato per qualcosa di più classico. E non puoi tirarti indietro. » mi lancia un'occhiata, facendomi intuire che questa volta non ammette nessun rifiuto. Annuisco, anche perché in casa mia non possono vedermi con Zayn, giusto?
Sceglie un film horror, malgrado io sia abbastanza contraria alla scelta, ma alla fine decido di farmi coraggio e mette in play il film, mentre sgranocchia alcuni popcorn. Lo seguo, senza preoccuparmi del fisico. La verità è che, con Zayn vicino, non m'importa se sono grassa o magra, alta o bassa, mi diverto così tanto in sua presenza che sono gli ultimi miei pensieri.

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Fearless.
FanfictionCos'è che ti attrae principalmente, quando il mondo ti cade addosso e la rabbia ribolle dentro più che mai? Quando vuoi sfogarti, e picchiare il peluche che ti assiste alle elementari non aiuta? Succede che l'odio per chi ti circonda diventa qualcos...