12. Give Me Love

498 32 1
                                    

"Giocheremo a nascondino

Per capovolgere le cose

E l'unica cosa che voglio è il sapore

Che concedono le tue labbra."

Ed Sheeran - Give Me Love





- " I tuoi capelli non faranno mai swish come i miei. " –

- " Mi stai sfidando Stash? " – chiesi, guardandolo negli occhi.

Eravamo seduti in un tavolo del pub e gustavamo le nostre ordinazioni, ridendo, scherzando e combinandone di tutti i colori al punto tale che persino i camerieri vennero a lamentarsi. Colpa di Cristian, come al solito.

- " Quando ti pare, come ti pare. " – il mio sguardo lo bruciò vivo.

- " Ora, in questo posto. " – e tutti lì presenti, tranne i diretti interessanti, presero a fare coretti e ad incitare la sfida.

Stash scostò di poco la sua sedia per farsi spazio, ancora mi guardò fisso negli occhi, prima di passare con un gesto automatico la lingua sulle labbra, quasi cercasse di farmi impazzire, cosa che su di me gli riusciva male, non essendo preda facile.

Scosse appena la testa, prima di portare i capelli su un lato, aiutato da una mano, per poi tornare a guardarmi fisso negli occhi.

Poi venne il mio momento. Dovevo ammettere che Stash era difficilmente battibile, ma potevo farcela con molta tranquillità. Mi distaccai, a mia volta, di qualche centimetro dal tavolo, assunsi una posa che, in teoria, doveva apparire sexy ad occhi maschili, ma che poi in pratica sapevo ricordare un ippopotamo in calore.

Spostai sensualmente la testa, portando lo sguardo su Gabriele che mi guardava estasiato, allora capii che forse stavo riuscendo nel mio intento.

Pronta, presi un bel respiro e con convinzione scossi la testa verso sinistra, facendo muovere quei ricci, che amavo alla follia, nella stessa direzione.

E mi sentii adulata quando trovai uno sguardo di Mattia, seduto al mio fianco, che mai prima avevo visto posarsi su di me. Mi guardava con occhi diversi, forse più coinvolti, apprezzanti. Mi guardava come un ragazzo osserva la sua ragazza. Come un leone inquadra la sua gazzella.

Mi guardava e ciò mi estasiava.

Le sue labbra si mossero per mimare qualcosa tipo "Wow", ma subito la mia attenzione venne attirata da Stash che mi acclamava, divertito.

- " Ma sei una bomba. " –

- " Mia cugina ci sa fare! " – esclamò Virginia.

- " Non ci sa solo fare. Sembrava una pantera. " – continuò Silvia. Non potei fare a meno di ridere per le battute a cui i tre si lasciarono andare.

- " Mattia.. tu cosa ne pensi? " – chiese Giorgio seduto proprio davanti al moro. Quando mi soffermai ad osservare mio cugino, scorsi in lui una punta di nervosismo, mischiata a rabbia e, di conseguenza, sarcasmo.

Qualcosa mi suggeriva che Giorgio voleva incastrare Mattia e che quest'ultimo sarebbe caduto nella trappola, in un modo o nell'altro.

- " Di cosa? " – chiese il moro che, solo a quel punto, si decise a chiudere le labbra, fino a poco prima schiuse in un'espressione di stupore.

- " Di Paola." - ribatté Albanese.

- " E' stata forte. " – rispose Mattia, dopo qualche attimo di esitazione.

- " Solo? " – mi resi conto che la situazione stava degenerando. Stash mi guardava preoccupato e Cristian, posizionato a capotavola, tentava il tutto per tutto pur di distrarli, persino tirare palline di pane davanti la vista dei due che non sembravano intenzionati a dare un freno alla situazione.

Scommettiamo. Ti piace giocare?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora