Con Harry decidemmo che sarebbe stato opportuno assicurarsi che Sirius si fosse realmente allontanato. Harry andò nell'ufficio della Umbridge, l'unico non sottoposto ai controlli, e parlò con Kreacher l'elfo domestico. Quest'ultimo gli fece capire che Sirius era andato via. Solo troppo tardi scoprimmo che era una menzogna.
Non mi soffermerò su quanto accadde immediatamente, perciò lo racconterò in breve. Basti sapere che la Umbridge, con l'aiuto della squadra di Inquisitori Serpeverde, ci scoprì. Con uno stratagemma la portammo nella Foresta e, grazie all'aiuto di Grop e l'inaspettato intervento dei Centauri, questi ultimi la rapirono. Io, Harry, Ron, Luna, Ginny e Neville, gli utlimi tre si erano uniti per aiutare Harry, ci ritrovammo nella foresta proibita con la necessità di un mezzo di trasporto per arrivare al Ministero della magia. Era quì infatti che aveva visto Sirius.
L'idea arrivò da Luna. Ad Hogwarts erano presenti delle creature chiamate Thestral, ovvero una sorta di cavalli alati; sarebbero stati loro il nostro mezzo di trasporto.
Una cosa mi bloccava: io non riuscivo a vederli. Infatti solo chi aveva visto una persona morire li poteva vedere. Proprio per questo motivo fu piuttosto difficile il viaggio.
Tuttavia arrivammo al Ministero sani e salvi.
Harry ci condusse nel luogo che aveva sognato; o meglio: ci volle qualche tentativo prima di arrivarci. Entrammo in una stanza con una grossa vasca piena di cervelli e in un'altra dove si torvava un grande arco in pietra in mezzo al quale era appeso un velo.
Quando finalmente arrivammo alla stanza giusta, trovammo file e file di scaffali pieni di sfere in vetro.
Harry ci disse che dovevamo trovare la fila 97. Harry prese una piccola sfera con scritto il suo nome.
E da quel momento iniziarono i problemi.
Una schiera di uomini si avvicinò a noi, con le bacchette pronte. Il primo fra tutti era Lucius Malfoy.
"Dammela, Potter!" disse a Harry.
"Dov'è Sirius?"
"Dammela e non vi succederà nulla!" ripetè Malfoy.
A fianco dell'uomo c'era anche Bellatrix Lestrange.
"Potter, dammi questa profezia,subito!"
"No! Rilasciate Sirius! Ho visto che lo avete preso"
"È venuto il momento che tu impari la differenza tra la realtà e i sogni, ragazzo! Avanti, o dovremmo usare le bacchette!".
Harry si rifiutò ancora e cercò di guadagnare tempo. I Mangiamorte necessitavano di quella sfera intatta, perciò non osarono scagliare nessun incantesimo. Harry aveva in mente qualcosa, ne ero sicura. Non appena capii, cercai di comunicare con gli altri.
Al grido 'ORA!' di Harry, scagliammo tutti quanti l'Incantesimo Reducto. Moltissime sfere caddero dagli scaffali. Harry mi trascinò via per evitare che mi colpissero.
Cominciammo a correre fino a trovarci nella stanza con la vasca dei cervelli. Gli uomini di Voldemort erano dappertutto. Cercavano di prendere quella Profezia e intanto facevano di tutto per ucciderci. Un'incantesimo colpì Ron e lui andò a toccare i cervelli all'interno della vasca. Ne uscì completamente cambiato, pieno di cicatrici e come intontito. Non riusciva più a muoversi.
Qualche momento dopo, un secondo Mangiamorte mi colpì in pieno petto e crollai a terra.
Mi risvegliai grazie a un membro dell'Ordine della Fenice, Ninfadora Tonks. Mi disse di sbrigarmi perchè la battaglia stava continuando nella sala del velo. Riuscii a recuperare Ron, che era ancora sotto gli effetti della magia dei cervelli.
Quando entrammo nella stanza, vidi una scena terribile. Diversi membri dell'Ordine fronteggiavano i Mangiamorte. Erano in atto alcuni combattimenti. Da un Lato c'era Luna che sorreggeva Ginny, presumibilmente con la caviglia rotta. Neville aveva il naso rotto. Sirius era tra i membri dell'Ordine, assieme al professor Lupin e Kingsley.
Era stata tutta una menzogna; Sirius era stato sempre al sicuro...e noi eravamo caduti nella trappola.
Sentii uno schianto e vidi Tonks e Bellatrix che lottavano. Quest'ultima scagliò un'incantesimo e la ragazza dell'Ordine cadde a terra. Sirius andò a liberare Harry dall'attacco di un Mangiamorte. Io salvai Neville scagliando un Petrificus Totalus contro un altro scagnozzo di Voldemort. Poco dopo arrivò anche Silente.
L'unico combattimento che era in atto era quello tra Sirius e Bellatrix Lestrange, sulla piattaforma dove era collocato l'arco.
La donna scagliò un incantesimo contro il padrino di Harry, ma lo mancò. L'uomo la derise. Il secondo incantesimo della Mangiamorte, però, non mancò il bersaglio.
La risata di derisione non si era ancora spenta sul viso dell'uomo, ma il colpo gli fece sgranare gli occhi.
Harry, che stava sorreggendo Neville, lo lasciò andare e corse verso la piattaforma. Anche Silente si voltò.
La caduta di Sirius sembrò durare un'eternità. Il suo corpo cadde all'indietro, oltre il logoro velo appeso all'arco, e scomparve.
Nella stanza regnava un silenzio surreale. In pochi secondi notai che tutto si era fermato. Ginny aveva gli occhi sbarrati e si aggrappava a Luna. Neville aveva un'espressione sconvolta. Ron era accasciato contro il muro. Io ero inebetita, incapace di agire.
Poi, un'urlo straziante, pregno di sofferenza, squarciò il muro di silenzio. Era l'urlo di Harry. L'urlo di disperazione di un ragazzo che aveva appena perso l'ultimo legame di parentela che aveva, l'ultima figura più simile ad un genitore.
Il professor Lupin lo teneva stretto, per impedirgi di correre oltre il velo. Harry si dimenava, voleva salvarlo, voleva farlo tornare indietro.
Mentre sentivo le lacrime scendermi sulle guance a causa della sofferenza di uno dei miei migliori amici, colsi la frase che il professore rivolse a Harry:
"Non puoi fare più niente...niente...se n'è andato".
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Ginger Boy
FanfictionL'amore tra due personalità opposte esiste? Questa storia dimostrerà che tutto è possibile...specialmente nel magico mondo di Hogwarts. Questa è la storia d'amore tra due personaggi così diversi....e allo stesso tempo così perfetti insieme. Un ragaz...