Esami

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Dalla partenza di Fred e George ero decisamente più triste. Si sentiva davvero molto la loro mancanza, perciò decisi di buttarmi a capofitto sullo studio.
Gli esami si avvicinavano ed era necessario fare di tutto pur di ottenere il massimo dei voti.
Solo un pomeriggio decisi di concedermi una pausa e di andare a trovare Hagrid con Harry, dato che Ron era impegnato con il Quidditch.
Il mezzo gigante ci aveva chiesto di raggiungerlo perchè ci doveva mostrare una cosa.
Non appena arrivammo alla casetta del guardiacaccia, lui prese un bastone, qualche corda, e ci condusse nella Foresta Proibita.
Io e Harry ci scambiammo un'occhiata; avevamo seriamente paura di quale creatura avesse mai trovato Hagrid.
Le nostre paure, tuttavia, non ci prepararono alla visione che trovammo nella radura dove si fermò Hagrid.
Era un gigante alto almeno quattro volte Hagrid. Era legato con molte corde.
"Hagrid?! Ma stai scherzando?! Questo è un gigante!!" gli disse Harry.
"Si! Si chiama Grop! È mio fratello! Noi ci abbiamo la mamma in comune! L'ho portato quì perchè là dove stava era in pericolo! Adesso che quella Umbridge sta per mandarmi via devo chiedervi di occuparvene! Non può stare solo! Basta che ci fate qualche chiacchiera e ci date da mangiare!".
Hagrid non finì di pronunciare queste parole che Grop mi sollevò con la sua manona. Ero terrorizzata, ma trovai il modo di sgridarlo e di farmi mettere giù. Parve capire subito. Era semplicemente come un bambino da educare.
Anche se molto riluttanti accettammo l'incarico e tornammo al castello.
Ron ci venne incontro raggiante:
"Ce l'abbiamo fatta!! Abbiamo vinto la Coppa!!" ci disse.
Ero molto fiera di lui. Aveva superato le sue parole e aveva fatto vincere la Coppa di Quidditch ai Grifondoro. Io e Harry decidemmo di aspettare a rivelare la presenza di Grop a Ron.
Dopo questo evento, non successe nulla di particolare, se non l'imminente presenza dei G.U.F.O.
La vigilia della prima prova d'esame eravamo tutti molto tesi.
Ron aveva di nuovo smesso di parlare, ma la cosa peggiore era che aveva quasi smesso di mangiare; e decisamente non era da lui. Harry cercava di recuperare le lacune di qualche materia all'ultimo minuto. Quanto a me, ero molto in tensione. Ogni qual volta qualcuno mi interrompeva scattavo come una molla e rispondevo con un tono esageratamente irritato.
Verso le cinque del pomeriggio, mentre stavo ripassando Aritmanzia, la materia più difficile che esistesse, ricevetti una lettera tramite gufo.
La aprii e lessi:
Cara Hermione,
Noi ci stiamo sistemando nel nuovo negozio. Siamo molto presi con l'allestimento. Crediamo di avere fatto la scelta migliore della nostra vita andandocene dalla scuola, anche se la mamma non è molto d'accordo. Spero che in qualche modo la farete pagare a quella megera (spero anche che Peeves si stia facendo valere!).
Ti scrivo per augurarti buona fortuna con gli esami, anche se so benissimo che sarai la migliore.
Mi manchi già molto,
Tuo, Fred
Lessi la lettera altre due volte. Era come avere Fred di nuovo vicino.
Con quelle semplici parole era riuscito a spazzare via buona parte della tensione che avevo.
Gli scrissi una risposta e salii in guferia.
Lì trovai Ron.
"Ciao! Che ci fai quì?" mi chiese.
"Oh...ehm...sto spedendo una lettera ai miei genitori, mi hanno scritto per farmi gli auguri per gli esami!"
"Oh capisco! Io sto rispondendo a mia madre...anche lei mi ha fatto gli auguri...sembravano più minacce, ma fa lo stesso!"
"Complimenti Ron, davvero! Sei stato molto bravo a Quidditch! Te lo avevo detto di credere di più in te stesso!" mi complimentai.
"Grazie Hermione!"
Dopodichè spedii la lettera e tornai sui libri.
Andai a dormire molto tardi, ma l'ansia mi fece svegliare presto il giorno degli esami.
Il primo esame che avevo era Incantesimi. Andò piuttosto bene.
Successivamente affrontai Antiche Rune, mentre Harry e Ron avevano Divinazione. Sbagliai a tradurne una e questo influenzò anche il mio esame di Difesa Contro le Arti Oscure, dove ebbi qualche esitazione.
Dopo questi esami avevamo due ore per il pranzo.
"Come è andata fino ad ora?" mi chiese Harry.
"Male! Ho sbagliato a tradurre una Runa e ho esitato a Difesa Contro le Arti Oscure! Saranno andati malissimo!" gli risposi.
"Si come no Hermione!" mi rispose Ron in tono sarcastico "pensa noi che dobbiamo affrontare Divinazione questa sera!"
"Ma non l'avevate mentre io avevo Antiche Rune?"
"No. Il professore ha deciso di esaminarci sull'interpretazione delle stelle, perciò abbiamo bisogno del buio!" disse Harry.
Siccome io avevo finito gli esami per quella giornata, decisi di andare in Biblioteca e ripassare per l'esame di Storia della Magia, che si sarebbe tenuto in Sala Grande l'indomani.
Verso sera tornai alla Torre dei Grifondoro e, quando Harry e Ron mi raggiunsero, erano sconvolti e arrabbiati. Credevo si trattasse dell'esame, ma Harry mi disse che, oltre a quello, avevano visto Hagrid che veniva portato via da Hogwarts.
Io e lui decidemmo di raccontare di Grop a Ron, cosa che non gli fece molto piacere. Nonostante tutto, però, decise di occuparsene con noi.
La mattina successiva si tenne l'esame di Storia della Magia. Le domande erano molto fattibili. Avevo studiato bene perciò cominciai a scrivere freneticamente. Mi portai avanti con il lavoro e finii prima degli altri. Ad un certo punto Harry si mise a gridare e crollò sul pavimento. Il professore accorse immediatamente e chiamarono anche Madama Chips. Portarono Harry in infermeria e io e Ron, che nel frattempo aveva terminato l'esame, lo seguimmo.
Una volta che Madama Chips lo ebbe curato, rimanemmo soli con lui.
"Lo ha preso! Lo ha preso! Devo parlare con Sirius! Il prima possibile!" ci disse.
"Chi lo ha preso?" gli chiesi.
"Voldemort! Non ho bloccato le visioni! Ne ho avuta una! Ero nella sua mente!"
Io e Ron lo guardammo. Era davvero molto preoccupato. Decisi di non rimproverarlo e, insieme, pensammo ad un modo per poter parlare con Sirius.

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