Decisioni

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Dopo quello che mi aveva detto Harry la mia repulsione verso la Umbridge aumentava sempre di più. Non credevo che ci fosse qualche collegamento particolare con Voldemort. Sarebbe stato troppo contraddittorio credere strenuamente nel fatto che lui non fosse tornato e poi sostenerlo in segreto. Sta di fatto che, per quanto riguardava il suo insegnamento, era più inutile delle carezze per calmare uno Schiopodo.
Ero sempre più convinta del progetto di sbrigarcela da soli. L'anno dei G.U.F.O. era importantissimo. Io di sicuro non volevo rovinarmi l'esito degli esami in questo modo.
Tuttavia avevo paura della reazione di Harry. Lui non era il tipo da mettersi in mostra. Perciò dovevo reclutare qualcuno affinchè lui capisse che avevamo davvero bisogno del suo aiuto.
Avevo già in mente a chi chiedere. Il pomeriggio mi sarei dovuta incontrare con Fred, per passare un pò di tempo insieme. Chi se non lui e George, con il loro carisma, potevano reclutare persone?
La mattinata trascorse lenta e noiosa. Non aspettavo altro che l'incontro con Fred perciò sembrava che qualcuno stesse usando una Giratempo ogni tre secondi.
E poi, finalmente, l'ora dell'appuntamento arrivò. Sicuramente il luogo non era romantico, ma a Hogwarts non si poteva trovare granchè.
Dovevamo vederci in una vecchia aula in disuso. Questa si trovava al terzo piano, nella zona est.
Quando entrai rimasi esterrefatta. Il camino era stato decorato con una ghirlanda di stelle luccicanti. Davanti ad esso erano sistemati alcuni morbidi cuscini e un tavolino ricco di cose dall'aspetto squisito. Infine, la luce soffusa che rischiarava quella magnifica atmosfera, proveniva da piccole fiammelle colorate sospese a mezz'aria.
Da un'angolo della stanza spuntò Fred. Era bellissimo come sempre, con quei suoi capelli rossi e il sorriso contagioso.
Dopo un lungo e dolcissimo bacio, gli chiesi:
"Ma...hai fatto tu tutto questo?"
"Certo! Ti ho vista un pò stressata in quest'ultimo periodo, perciò ho pensato che ti facesse piacere rilassarti un pò...non è un granchè, ma è meglio dei vecchi tavoli che c'erano prima..." disse ridacchiando.
"Oh Fred...sei così...fantastico!" E ci fu un secondo bacio. Ancora più dolce, ancora più passionale.
Ci sedemmo sui cuscini e assaggiammo qualche leccornia. Volevo parlargli subito del progetto anti-Umbridge che avevo, così ci saremmo potuti godere il resto dell'appuntamento senza alcun pensiero.
"Senti...vorrei chiederti un favore..."
"Tutto quello che vuoi amore mio..." mi rispose, con il suo sorriso sghembo che amavo.
Gli spiegai per filo e per segno il progetto che avevo in mente per Difesa Contro le Arti Oscure. Quindi gli chiesi:
"E così, quello che volevo chiederti sarebbe: tu e George, visto che siete così...convincenti, potete reclutare qualcuno che abbia bisogno? Io conosco qualcuno del nostro anno, ma degli altri anni o delle altre casate non saprei..."
Lui mi guardò e mi disse:
"Non aspettavo altro che qualcuno la facesse vedere a quel Rospo! Ma mai mi sarei aspettato che ad infrangere le regole fossi proprio tu! Mi sa che ho una brutta influenza su di te! Comunque puoi contarci! E se non vengono, li minacciamo con qualche oggetto che abbiamo tenuto da parte proprio per queste emergenze! Tra l'altro...hai sentito la novità? Quella rana rosa si è proclamata Inquisitore Supremo di Hogwarts...adesso mette becco in ogni cosa! Dobbiamo stare attenti!"
"Non ci posso credere...quella Megera!! Infatti credo che non sia prudente organizzarci qui...la riunione per spiegare i dettagli dell'incontro la faremo a Hogsmeade...ti dirò dove!"
"Va bene! Ci sto!"
E dopo aver sistemato questa faccenda, ci godemmo la serata. Fred mi parlò di tante cose, delle sue invenzioni, dei suoi progetti. E mentre ascoltavo, sognavo la nostra vita dopo Hogwarts. Per me c'era tempo, ma non vedevo l'ora di passare il resto della mia vita con lui. Era innegabile. Eravamo le due metà perfette.
"Sai...non avrei mai creduto che potessimo stare insieme...eppure mi hai sempre incuriosito...con quel tuo fare spiccio e saccente...sei così fiera!" mi disse ad un tratto.
"Io invece avrei spesso voluto essere come voi! Spensierati, divertenti...ma in fin dei conti a me basti tu...basta vederti così...sempre col sorriso...e alla fine sto bene anche io..." gli risposi.
Continuammo a coccolarci ancora per un'oretta poi ci separammo.
Io andai dritta da Harry per spiegargli la mia idea. Non c'era più ragione di aspettare.
Lo trovai in Sala Comune intento a fare alcuni compiti di Divinazione. A fianco a lui c'era Ron. Bene, forse avrei potuto contare sul tuo appoggio.
"Harry! Devo parlarti! Io e Ron avevamo un'idea!" gli dissi.
"Ehm ciao anche a te Hermione! Quale idea?"
"Senti...la Umbridge non ci sta insegnando nulla...perciò pensavamo...perchè non ci organizziamo e ci prepariamo noi da soli?"
"Da soli? Ehm ok...hai letto qualche libro su qualche incantesimo utile? Perchè sarai tu ad insegnarli...non è vero?"
"Ehm veramente....non ti agitare eh...noi avevamo pensato a te..." dissi cautamente.
"CHE COSA?!? Ma come faccio ad insegnarvi io?!? Non ho nemmeno la metà delle conoscenze che hai tu!!"
"Oh invece si!! Diglielo Ron!"
E Ron, con lo sguardo leggermente intimorito dal tono di voce non proprio delicato di Harry, disse:
"Si Harry...beh tu hai sconfitto Tu-Sai-Chi un sacco di volte! Al primo anno, al secondo, sai evocare un Patronus, sei riuscito a sconfiggerlo anche al Torneo! Sai fare magie che molti maghi adulti non padroneggiano! Abbiamo bisogno di te! E non dire che è stata tutta fortuna!!!"
Harry ci guardava sconcertato. Non riusciva a capire se stavamo scherzando oppure no. Alla fine accettò, ma disse che avrebbe insegnato solo a noi.
"Veramente ci sarebbero anche altre persone...ma non molte...ci troveremo a Hogsmeade..." e prima che potesse replicare, mi alzai e me ne andai a dormire, dando loro la buonanotte.
Il finesettimana a Hogsmeade arrivò in fretta.
Io, Harry e Ron andammo a fare due acquisti da Zonko e poi li portai alla Testa di Porco.
Ci sedemmo ad un tavolo e dissi loro di aspettare. Dopo qualche minuto arrivò una moltitudine di persone. C'erano Neville, Dean, Ginny, Lavanda, Calì e Padma Patil, Cho Chang, Luna Lovegood, tutta la squadra di Quidditch dei Grifondoro, e altri ragazzi provenienti da Corvonero e Tassorosso.
Harry era sconvolto. Decisamente non si aspettava tutta questa gente.
Presi parola e spiegai per filo e per segno i nostri progetti. Harry cercava di sminuirsi, ma io lo volevo mostrare per quello che era: un ottimo insegnante data la sua esperienza.
Nessuno protestò, tutti seguirono con attenzione. Al momento di firmare il foglio per sapere chi avrebbe preso parte al progetto, tutti lo fecero con estrema convinzione. Solo Zacharias Smith protestò, ma Fred e George, che intanto avevano portato Burrobirre per tutti, lo zittirono immediatamente.
Terminato l'incontro, sulla strada di ritorno, Harry non pronunciò una sola parola. Non si aspettava tutta quella gente e non credeva al fatto che noi avessimo semplicemente detto la verità su di lui. Credeva che avessimo inventato qualche storia pazzesca. Ma io e Ron sapevamo quale era la verità. Ci scambiammo uno sguardo complice e ci avviammo verso Hogwarts. Presto avremmo imparato che cosa fosse davvero Difesa Contro le Arti Oscure.

Ginger BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora