Pentimenti

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Passarono i giorni e Harry riuscì a calmarsi. Mi chiese scusa per la sua reazione e mi disse che se non l'avessi salvato a quest'ora sarebbe morto.
Per il resto, però, eravamo molto demoralizzati.
Ron non accennava a tornare, il medaglione continuava a influenzarci negativamente e la spada di Godric Grifondoro non si trovava.
Un giorno, mentre stavo preparando qualcosa per il pranzo, Harry mi disse:
"Secondo te come sarà? Voglio dire, ad Hogwarts..."
"Brutto temo. Terribilmente brutto... Spero solo che Ginny, Luna e Neville stiano cercando di tenerlo su..."
"Mi manca molto Ginny...so che ci eravamo presi una pausa qualche tempo fa, che l'avevo fatta soffrire, ma la amo..."
"Ti capisco Harry...anche a me manca Fred...ho sempre paura di scoprire che è successo qualcosa alle pesone che conosciamo...e mi manca anche Ron..."
"Anche a me...è stupido che se ne sia andato così...magari l'ho trattato male...anche se in fondo aveva ragione! Non ho risolto nulla, non abbiamo ancora distrutto nessun Horcrux..."
"Non dire così Harry! Non è una passeggiata, lo sai! Ci vuole tempo! E l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno è farci prendere dallo sconforto! Ora pensa a mangiare...".
Ci mettemmo a tavola. Non avevo preparato grandi cose, ma era tutto quello che ci potevamo permettere in quanto fuggitivi e ricercati dall'intera comunità magica.
Passammo il pomeriggio in tranquillità. Harry voleva fare tutto il turno di notte perciò dormì per buona parte del pomeriggio.
Dopo cena andò fuori.
Io mi misi a leggere le Fiabe di Beda il Bardo. Volevo capire che cosa c'era in quel libro che avesse potuto aiutarci. Volevo cercare di alleggerire il peso delle responsabilità sulle spalle di Harry.
Tuttavia quel regalo era di Silente e, come lo era stato in vita il suo proprietario, così questo libro era pieno di enigmi. O almeno era quello che credevo, dato che apparentemente non poteva esserci di alcun aiuto.
E poi c'era quel simbolo. Un triangolo tagliato a metà da una linea verticale e un cerchio inscritto all'interno.
Era lo stesso che avevamo visto sulla tomba di Ignotus Peverell.
Doveva significare qualcosa.
Oramai ero troppo stanca per proseguire nella lettura perciò decisi di andare a dare la buonanotte ad Harry.
"Ehm io vado a dormire Harry. Sei sicuro che vuoi fare tu la guardia tutta la notte?" gli chiesi.
"Sicurissimo! Io ho bisogno di pensare..."
"D'accordo. Buonanotte"
"Buonanotte"
Riuscii a prendere sonno subito.
La mattina seguente fui svegliata da Harry che chiamava a gran voce.
Uscii di corsa e lo vidi fradicio dalla testa ai piedi e vicino a lui c'era niente meno che Ron.
"Hermione! Guarda chi c'è? Ron è tornato! Ha preso la spada, ha distrutto l'Hocrux e mi ha salvato la vita!"
"Detto così, mi fa sembrare molto più figo di quello che sono stato..." disse Ron accennando un sorriso.
"Questo genere di cose sembra sempre più figo di quello che è stato, sono anni che cerco di dirtelo!" replicò Harry.
Ne avevo abbastanza! Ero infuriata! Ron se ne tornava tutto tranquillo come se niente fosse dopo che ci aveva lasciati soli.
"Tu! Enorme, stupido, Ronal Weasley! Ti sono corsa dietro! Ti ho chiamato! Ti ho supplicato!" gli dissi, mentre lo colpivo in ogni punto a mia disposizione.
"Lo so Hermione! Mi dispiace!"
"Ah ti dispiace?! E sentiamo...cosa ti avrebbe fatto cambiare idea?"
"Ho sentito la tua voce che proveniva dal Deluminatore...e poi Fred..." mi disse, scoccando uno sguardo a Harry.
"Fred?! In che senso?" gli chiesi.
"Non sapevo dove andare e, sentendo il programma radio che ha lui con George e Lee Jordan ho pensato di andare da loro... quando mi ha visto ha chiesto di te e di Harry...gli ho spiegato cosa era successo...lui mi ha dato un pugno sul naso e mi ha detto che ero un grosso imbecille! Mi ha detto che se non tornavo subito da voi mi avrebbe reso il resto della vita tremendamente insopportabile, e so che ne è davvero capace. Come se non bastasse c'era anche George che gli dava manforte. Perciò un pò per merito suo, un pò perchè mi sentivo davvero un grosso imbecille...ho deciso di tornare...e ho trovato Harry" disse Ron.
Mi spiegarono meglio cosa era avvenuto quella notte e io mi calmai un attimo.
"Hermione, Harry mi ha spiegato tutto...non prendertela con lui! Sono io che continuavo a fargli domande...e lui ha dovuto dirmelo...di te e di Fred intendo..." mi disse infine Ron.
Mi guardarono entrambi temendo che mi infuriassi di nuovo.
"Meglio così...tanto lo avremmo detto alla fine...solo...per ora non parlatene a nessun'altro ok?"
"Hermione! Non vedremo anima viva ancora per un pò di tempo...puoi star certa che non parleremo con nessuno! A proposito...mi ha dato anche questo da farti leggere..." replicò Ron.
Era un biglietto. Lo aprii e lo lessi.
Cara Hermione,
Ho ricevuto la tua lettera da Lupin. E mi ha anche raccontato del litigio con Harry. Digli che lui si è calmato a quanto pare. Ha capito che era una cosa che dovevate fare solo voi.
In quanto a te voglio dirti che ti amo...ovunque tu sia, so che sei con persone che ti proteggono (anche se mio fratello sa essere piuttosto rimbambito qualche volta).
Non vedo l'ora di riabbracciarti.
Quì le cose sono difficili, ma stiamo tutti bene. A quanto ho capito Ginny, Luna e Neville si stanno organizzando per riprendersi la scuola...appena sarete tornati ci uniremo tutti a loro!
Buona fortuna, amore!
Con affetto,
Fred
Era una lettera bellissima. Mi serviva proprio. Almeno avevo avuto la conferma che Fred stava bene. E così tutta la sua famiglia.
Riferii di Lupin a Harry e, tutti e tre insieme, andammo a mangiare pranzo.
Da adesso le cose sarebbero andate meglio. Era ancora dura e lunga la lotta, ma eravamo tutti e tre insieme.
E in fondo ero davvero felice che Ron fosse tornato.

Ginger BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora