Ritorno al passato

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Io ed Harry ci eravamo ormai rassegnati all'idea che Ron non sarebbe più tornato. Ovviamente questo non ci evitò di pensare a lui.
Harry si sentiva in colpa e allo stesso tempo molto arrabbiato. Io ero solo profondamente dispiaciuta per tutto questo. Lo stress e le preoccupazioni avevano fatto litigare due migliori amici. Proprio quando avevamo più bisogno di stare uniti ci eravamo separati.
Tuttavia la ricerca doveva continuare.
Una sera, mentre eravamo entrambi in tenda, Harry mi espose il suo piano.
"Hermione, lo so che è un'idea folle, ma ho pensato a Bathilda Bath. Voglio saperne di più su Silente. Magari questo ci può aiutare con gli Horcrux. E poi sarebbe anche un'occasione per visitare...la tomba dei miei genitori, visto che anche Bathilda si trova a Godric's Hollow...".
Soppesai le sue parole.
"Si Harry. Ci ho pensato anche io. Penso che sia la cosa migliore da fare..."
"Sul serio?! Voglio dire, non pensi che sia una cosa stupida o pericolosa?"
"Certo che è pericolosa! Ma è anche l'unica soluzione che abbiamo. Anzi, penso che dovremmo andarci il prima possibile. Io pensavo a...domani sera?" gli chiesi.
"D'accordo!"
E con questo chiudemmo la conversazione. Non parlammo più per tutta la sera. A dire il vero non parlavamo quasi mai di sera. Il nostro umore era sempre tetro; in più dovevamo fare i turni di guardia.
Quella sera decisi di fare io il primo turno.
Presi la bacchetta e mi misi una coperta addosso. C'era molto freddo e nevicava.
Pensai a tutto quello che era accaduto, ai ragazzi che ancora stavano frequentando Hogwarts... E pensai a Fred. Lo so mi sembra di essere ripetitiva, ma quando si tiene ad una persona, quella frequenta costantemente i tuoi pensieri.
Volevo sapere come stava, come andava il negozio. Volevo vedere i suoi bellissimi occhi, passare le dita tra la sua chioma rossa, sentire la sua risata. Mi mancava. Terribilmente.
Mentre pensavo a tutto questo arrivò Harry a darmi il cambio.
Andai a dormire qualche oretta.
La giornata successiva trascorse in fretta. Durante il giorno pianificammo le ultime cose e, arrivata l'ora prestabilita, ci smaterializzammo a Godric's Hollow.
La strada era deserta, silenziosa. Era tutto ricoperto di neve e in lontananza si sentivano i canti provenire dalla chiesa. Era la vigilia di Natale.
Ci incamminammo verso il cimitero. Per l'occasione avevamo preso le sembianze di una coppia di mezz'età.
Tuttavia ci guardavamo costantemente attorno.
Dopo qualche minuto raggiungemmo l'ingresso del cimitero.
Andammo avanti e trovammo la tomba di Kendra Silente la madre di Albus Silente. Questo ci fece capire che, per una volta, Rita Skeeter aveva detto la verità. Il vecchio preside di Hogwarts aveva vissuto una parte della sua vita a Godric's Hollow.
Poco più avanti trovammo una tomba con un simbolo che avevo già visto.
"Harry, guarda!" lo chiamai "È il simbolo che ho visto nel libro delle Fiabe di Beda il Bardo!".
Leggemmo il nome del defunto: Ignotus Peverell.
Tuttavia Harry non si soffermò e proseguì nella ricerca della tomba dei suoi genitori.
Alla fine la trovammo.
La tomba era di marmo bianco. Sopra vi erano incise le parole:
James Potter, nato il 27 marzo 1960, morto il 31 ottobre 1981.
Lily Potter, nata il 30 gennaio 1960, morta il 31 ottobre 1981.
L'ultimo nemico che sarà sconfitto è la morte.
Presi la mano di Harry e appoggiai la testa sulla sua spalla. Volevo fargli capire che io c'ero per lui, che gli ero vicina.
Era così triste. Pensai per un momento al mio migliore amico; aveva vissuto tutto questo tempo senza i suoi genitori, odiato dai suoi parenti più stretti. Aveva perso così tante persone.
Volevo che mi sentisse vicina, amica.
Gli volevo bene.
Decisi di fare un piccolo omaggio ai suoi genitori. Con un incantesimo creai una corona di fiori e la posai sulla loro lapide.
Lui mi abbracciò e mi sussurrò:
"Grazie. Grazie per esserci sempre per me! Ti voglio bene Hermione!"
"Ti voglio bene anche io Harry!"
Restammo qualche minuto lì. Poi, con la coda dell'occhio, notai che qualcuno ci stava osservando.
Lo dissi a Harry e insieme uscimmo dal cimitero.
Ci avviammo verso la casa di Bathilda. Oltrepassammo l'abitazione che una volta fu dei Potter. Harry si fermò un attimo.
Poco dopo arrivò un'anziana donna verso di noi. Ci fece segno di seguirla. Era Bathilda Bath.
Entrammo nella sua casa. Harry le chiese di una foto che aveva sul camino, ma la donna non gli rispose. Al contrario, gli fece cenno di seguirla al piano di sopra. Io mi unii a loro, ma la donna mi bloccò.
Salirono da soli.
Avevo un pessimo presentimento. Qualcosa non andava, me lo sentivo. Lasciai passare qualche momento e poi salii. La scena che mi si presentò davanti fu orribile.
Bathilda, evidentemente posseduta da Voldemort, stava attaccato Harry. O meglio, un serpente sgusciato dall'interno del corpo della donna lo stava attaccando. Gli scagliai un incantesimo e riuscii a prenderlo per mano. Ci materializzammo all'interno della tenda.
Harry stava male. Lo curai e lo misi a letto. Si svegliò dopo qualche ora.
"Hermione era lui! Era il suo serpente!"
"Lo so Harry! Adesso calmati...siamo salvi! Ti sei appena ripreso..."
"Sono stato male?"
"Si...molto!"
"Doveva trattenermi prima dell'arrivo di Tu-Sai-Chi...comunque vai a dormire Hermione, faccio io il primo turno di guardia! Ho bisogno di sbollire! Dammi la bacchetta..." mi disse.
Gli mostrai la sua bacchetta.
"Mi dispiace Harry! Credo che quando ho scagliato l'incantesimo per salvarti in parte sia rimbalzato anche sulla tua bacchetta..."
"Aggiustala, ti prego!"
Ci provai, ma fu inutile.
Lui mi guardò. Era furioso, me ne resi conto. Tuttavia parlò con tono falsamente neutro.
"Va bene, per ora prendo in prestito la tua per montare la guardia!".
Gliela porsi. Lui la prese e se ne andò dalla tenda con passo deciso.
Lo guardai allontanarsi con le lacrime agli occhi.

Ginger BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora