capitolo 1

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Siamo al concerto di Justin Bieber. E' bellissimo, ci sono beliebers che urlano, piangono e lanciano oggetti. Io e la mia amica Giada siamo in prima file. Justin ci fissa per poi prendere dai suoi pantaloni un foglio piegato in due.Scende cantando Boyfriend e passa la mano a quella della prima e seconda fila. Appena tocca la mia mano, mi lascia il foglio.

«Cos'è? Cos'è? Cos'è?» chiede Giada saltando dall'adrenalina.

Apro il foglieto con il batticuore e trovo scritti dei numeri.

«Oddio, è il suo numero!» saltiamo e urliamo dalla felicità mentre Justin mi fissa ridendo e sorridendo.

«Adesso scelgo la mia OLLG» ci pensa e mi guarda incaminnandosi verso di me.

«Voglio che sia tu.»

Vedo Giada triste, lo so che lo sogna da molto essere la OLLG di Justin, farò l'altruista.

«Non posso vedere triste la mia amica, scegli lei.»

«Sicura?»

«Sì.»

Prende Giada che inizia a piangere fissandomi felice.La fa salire nel palco, gli mette la coroncina e gli dà il mazzo di fiori. Lo ammetto, volevo esserci io lì con Justin, ma mi faceva pena Giada. Inizia a cantare, guardandomi ogni tanto. Abbraccia Giada e io gli faccio la foto. Mi sto commuovendo per lei. Finisce e scende.

«Grazie!Grazie!Grazie!»

«Prego!Prego!Prego!»

Ridiamo per poi incamminarci verso casa, ma i genitori di Giada l'aspettavano già fuori dallo stadio.

«Ciao, a domani» dico.

«Ciao.»

Grandioso, sono sola alle ventitré e mezza, e in strada non c'è nessuno. Cammino e ogni tanto mi giro per guardarmi intorno per rassicurarmi che nessuno mi rapisca o mi segua. Una macchina si ferma davanti a me. Ok, mi sto allarmando.

«Vieni, sali in macchina!» dice un uomo con indosso gli occhiali da sole neri.

Come risposta inizio a correre, vedo che questo tizio posteggia la macchina e mi rincorre. Guardo indietro, appena ritorno a guardare in avanti scivolo dallo scoglio. Con una mano mi tengo ad un pezzo di roccia sporgente, cavolo non resisto, ho la mano che sta per cedere. Mai una gioia!

«Afferra la mia mano» dice una voce maschile mentre mi porge la mano davanti a me.

«No!Ho troppa paura.»

«Fidati!»

«Ma se non so chi sei, come vuoi che faccia a fidarmi di te?» dico arrabbiata. Si toglie il cappello e gli occhiali da sole. Justin!

«Adesso ti fidi?»

Guardo giù, ok ho fatto male. Inizio a vedere tutto che gira. 

«No! Guarda me, no giù.»

Faccio come dice lui.

«Dai, dammi la mano.»

La lascio, stavo per precipitare quando Justin fa in tempo a prendermi la mano e a tirarmi su.

«Stai bene?»

«Sì, grazie, avevo tanta paura.»

Mi fissa. Dio non ci posso credere, il mio idolo mi ha appena salvata! Almeno una gioia l'ho avuta.

«Come ti chiami?» mi domanda. 

Guardo l'ora, mezzanotte e dieci. Cavolo domani, beh oggi, mi devo svegliare molto presto, devo andare a prendere la figlia di una amica di mia mamma, della quale non so il nome.

TI AMO ANCHE IO|JUSTIN BIEBER|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora