capitolo 28

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«Ragazzi...» dice Patty.

«Zitta!» diciamo insieme io e Justin.

«Ok, ok» dice arresa.

«Io ne ho già sopportate abbastanza con le tu "ex" sai? E poi tu mi vieni a dire di smetterla di farti ingelosire con nulla?»

«Con nulla? Mi dici che hai amanti, parli dolcemente con Jason...»

«Cosa vuoi? Tu allora che ti ho visto a letto con la tua "ex" che ti sei baciato mezzo mondo che devo dire?» dico urlando come una pazza per i nervi che mi dava Justin.

Se ne sta zitto.

«Tu credi che io me ne sia dimenticata di quella questione ma ti sbagli, io mi tengo tutto dentro per non farti incazzare o cose varie ma a quanto vedo non è servito ad un cazzo, tu non capirai mai nulla!»

«Vattene» mi dice con ira.

«Con molto piacere!»

Fanculo a lui e alla sua maledetta gelosia che come sempre porta al litigio. L'ultima possibilità se l'è giocata, adesso non gli e ne do più. Scendo giù da basso.

«Aspetta Emy, non puoi andartene di nuovo, proprio oggi che è il mio compleanno» dice mia madre.

«Io non sto neanche un secondo in più con quel deficiente che è di sopra!»

«Ti prego Emy, fallo per me, non voglio che ti allontani da me di nuovo.»

«Mamma io resterei a vita vicino a te, ma stando sotto lo stesso tetto di uno come lui io...»

«Ti prego» dice con gli occhi lucidi.

Perché deve esistere quell'essere?

«Va bene, ma solo per te, lui per me è morto!»

«Grazie.»

Mi abbraccia.

«Piano mamma.»

«Scusa me lo ero scordata.»

«Tranquilla.»

Scende Justin con sua mamma

«Ancora qui sei?» chiede sgarbato Justin.

Se continua così non so a che punto arrivo.

«Non ti rispondo neanche, non sei degno di parlare con me!»

«Vattene!»

Stringo i pugni.

«Capisci quello che dico o ti devo spiegare come si fa?»

Ok, adesso basta. Ho sopportato fin troppo. Vado da lui arrabbiata nera e gli tiro un pugno in pancia da farlo piegare in due.

«La prossima volta pensa prima di trattarmi da idiota sai?»

Di punto in bianco mi tira il braccio, quello ferito. Urlo forte dal dolore mentre delle lacrime mi bagnano velocemente il viso.

«E anche tu!»

«Coglione!»

«E-Emy» dice balbettando e guardando la ferita mia madre.

«Cos...»

Sangue. O mio dio! Adesso svengo me lo sento! Mia madre e Patty corrono da me mentre io cado per terra di peso.

«Emy calmati.»

«S...sa...san...sangue.»

Inizia a mancarmi ossigeno.

«Chiamo un dottore» dice Patty agitata.

«Si sbrigati per favore!» dice mia madre.

La maglietta inizia a inzupparsi di sangue.

«Mamma, io...non riesco a...a tenere gli occhi aperti.»

«Devi tenerli aperti, ti prego.»

«Mi manca aria mamma...»

Mi cedono gli occhi e allo stesso tempo un'ultima lacrima mi bagna il viso.

Prov's Justin

Cos'ho combinato? Mi metto le mani in testa tirandomi i capelli dalla disperazione iniziando a piangere. Sono un coglione!

Ma dai? L'hai uccisa, sia dentro che, spero di no, fuori!

Perché? Perché?

Adesso smettila di deprimerti e va ad aiutarla.

Vado da lei.

«Emy, Emy ti prego...perdonami non ero in me ,ti prego Emy, apri gli occhi, io non volevo!» dico tra una lacrima e l'altra.

Niente. Non apre gli occhi o muove un muscolo. Sento se respira e nulla, non sento l'aria calda fuoriuscire da suo naso.

«Nooooo vi prego aiutatela» urlo al dottore che entra in casa.

La visita, di punto in bianco gli toglie la maglietta e gli controlla la ferita. Prende una siringa dalla sua borsa e gli inietta qualcosa. Gli disinfetta e poi gli fascia la ferita.

«Com'è successo?»

«Io...io per sbaglio gli ho tirato il braccio.»

«Cosa?»

«Sì, ma non l'ho fatto apposta.»

«Povera» dice guardando Emy.

«Sta bene? E' tutto apposto?» dice Serena.

«Sì, gli dovete dare questi, così non sentirà dolore quando si sveglierà» dice dandomi dei flaconi di tranquillanti.

TI AMO ANCHE IO|JUSTIN BIEBER|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora