Capitolo 27

1.3K 86 4
                                    

«Jerry» dice con guardo malizioso.

«Ti va di fare una scommessa?» dico con tono di sfida.

«Ok» dice sorridendo.

«Chi di noi due cede all'altro perde.»

«E chi vince cosa vince?» dice Justin curioso.

«Il vincitore può toccare l'altro ma il perdente,cioè tu, non deve neanche toccarla.»

«Ci sto, perdente tu ci sei!» dice serrando gli occhi.

«Vedremo, vedremo...»

Lo guardo in modo malefico.

Adesso me la posso godere. Faccio cadere per "sbaglio" il telefono per terra.

«Ops» dico trattenendomi dal ridere.

Mi abbasso dandogli una bella visuale del mio fondo schiena.

«Non vale questo» dice mordendosi il labbro.

«Vale tutto baby.»

Gli faccio l'occhiolino.

Sarò io a vincere, me lo sento! Vado da lui e mi siedo sopra le sue cosce. Inizio a carezzargli i capelli, indietreggia la testa mentre gli do dei piccoli baci nel collo.

«E-emy» dice con il fiatone.

Cederà!

«Shhh» dico in modo sensuale.

Mi avvicino al suo orecchio.

«Sei sexy» gli dico sensualmente, per poi mordergli il lobo.

Oddio, è stra eccitato, è divertente vederlo così.

«Non mi inganni.»

«Ne sei sicuro?»

«Sì!»

Capovolge la situazione. Si mette a succhiare e a mordere il mio povero e indifeso collo. Approfittatore!

«J-Justin s-smettila cazzo!» dico cercando di urlare.

«Shhh...»

«Cretino!»

Maledetta quella volta che ha scoperto che è il mio punto debole! Lo spingo via.

«Ok, adesso basta!»

«Hai iniziato tu!» replica.

«Sì, lo so, se vuoi finisco anche.»

«No!»

Rido e lui mi sorride. Mi sta per baciare.

«Fermo!»

«Perché?»

«Per la scommessa, è vietato anche che ci baciamo.»

«E che cazzo, io non resisto!»

«Un motivo in più che ho per vincere!»

«Stronza!»

«Si si, anch'io ti amo!»

Cazzo, mi fa po' male la spalla. Mi viene spontaneo fare una smorfia di dolore.

«Piccola, ti fa male?» dice dolcemente.

«Sì, ma sopporto.»

«Emy, vieni!» dice mia madre.

«Arrivo!»

Vado da lei.

«Dimmi...»

«Ha chiamato tuo papà e...»

«Mamma, non mi dire che gli hai raccontato tutto!»

«Doveva saperlo, adesso va a chiamarlo che è meglio.»

«Ok» dico sbuffando.

Vado su per le scale.

«Dove vai?» mi domanda Justin.

«A chiamare il mio amante!»

Entro in camera ridendo. Sento qualcuno correre e poi entrare sbattendo la porta.

«Cosa?» urla arrabbiato.

«Idiota sto chiamando mio papà!»

«Grr...»

Fa per andare.

«Ah, dimenticavo che c'è anche Jason.»

«Cosa?» dice Justin urlando ancora più incazzato di prima

«Già.»

«Pronto?» dice mio padre accettando la chiamata.

«Hei, ciao papà.»

«O mio dio Emy, stai bene adesso?»

«Sì sì, voi?»

«Sì, anche Jason.»

«Passamelo, voglio parlargli» dico dando un'occhiata a Justin che poi lui ricambia con una faccia incazzata.

Mi piace farlo incazzare.

«Hei Emy, stai bene?»

«Sì sì, grazie.»

«Tu stai bene?»

«Sì sì grazie.»

«Mi manchi.»

«O la smetti o uccide te e lui» dice Justin.

«Chi era?» mi domanda Jason.

«Nessuno, tranquillo.»

«Sicura?»

«Si si, cosa stai facendo di bello?»

«Sono seduto nel divano a parlare con te!»

«Divertente...»

«Molto» dice ridendo.

Rido anch'io.

«Riattacca subito!» mi urla Justin.

«No!»

«Era Justin?»

«Sì, continua a rompere» ammetto.

«E' meglio allora che riattacco, prima che viene da me e mi uccide» dice ridendo.

«Ok, ciao.»

«Ciao.»

Riattacca

«Anche io ti amo» dico guardando Justin.

Lui ha i pugni stretti e la faccia rossa dalla rabbia. Mamma mia quant'è geloso questo ragazzo!

«La smetti?»

«Smettila tu invece!» dice trattenendosi le urla.

«Di fare cosa?»

«Di farmi ingelosire!»

«Io non sto facendo nulla, adesso mi è anche proibito parlare con i ragazzi?»

«Cazzo Emy tu sei mia e solo mia capito? Odio quando parli d'amanti o di ragazzi!»

«Beh, ti ci dovrai abituare, cosa pretendi da me? Che stia 24 ore su 24 con te e basta? Io voglio avere amiche e amici sai! Se poi in futuro io e te ci lasciassimo io non avrò nessuno, e non voglio restare sola capito?» dico alzando un po' la voce.

«Tu vuoi che noi due restiamo insieme o no? Ogni volta dici sempre "se noi ci lasciassimo" ma tu mi vuoi veramente o no?» Dice urlando dall'ira.

Non rispondo.

«Senti, se questa è solo una presa per il culo questa è la porta, te ne puoi anche andare via» dice urlando.

«Tu pensi sempre e solo al male, dico una cosa e tu la capisci in un altro modo» dico urlando.

Salgono le nostre madri, ma non gli diamo importanza.

«Questo non è vero, sei tu che ogni volta mi provochi, mi fai incazzare!»

«Cosa pretendi da me?»

«Pretendo che tu la smetta di farmi ingelosire!»

TI AMO ANCHE IO|JUSTIN BIEBER|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora