capitolo 10

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Altoparlante: Tra 30 minuti atterriamo.

Finalmente, non c'è la faccio più.

Altoparlante: Tra due minuti si decolla.

Chiudo il telefono e spengo la musica. Sta atterrando. Arriviamo e scendiamo.Vado a prendere i bagagli. Vedo mio papà.

«Ciao» dico sorridendogli.

«Ciao.»

Mi abbraccia felice.

«Come stai?»

«Bene, tu?»

«Bene grazie»

«Jason mi aiuti!?» dice ad un ragazzo.

«Chi è?»

«Il figlio di una mia amica» ammette.

«Amica?!»

«Sì, non ti preoccupare» dice ridendo.

Arriva. Cazzo se è figo!

«Piacere, Jason.»

«Piace, Emy.»

«Su, andiamo.»

Mettiamo le valigie nella macchina. Accendo il cellulare e trovo 23 chiamate perse e 15 messaggi da Justin. Leggo i messaggi:

1°:Emy dove sei? ti prego rispondimi.

2°:Emy io ti amo, perché mi stai facendo del male?

3°:Emy, dimmi cos'ho fatto e migliorerò.

4°:Emy, ti prego dimmelo....voglio saperlo!

Arriviamo a casa di mio padre e metto il cellulare in tasca.

«Che bella» dico sorridendo.

«Ti piace?» domanda mio padre.

«Sì, molto.»

«Vai a vedere la tua stanza.»

«Dov'è?»

«Ultima porta a destra.»

«Ok.»

Corro di sopra e apro la porta. E' stupenda.

«E' bellissima» dico felice.

«Ti piace?»

«Si..la amo.»

«Sono contento.Tra dieci minuti scendi che e pronta la cena.»

«Ok.»

Scendo, dopo tre minuti che sto seduta nel divano a guardare la TV, mio padre mi disturba.

«Emy, metti sul canale cinque...voglio sentire il telegiornale!»

«Ok papà» dico sbuffando.

Jason si siede vicino a me.

«Vediamo le news» dice mio padre.

Ad un certo punto vedo Justin.

«Emy, so che mi stai ascoltando....dove sei? Tua mamma non mi vuole dire dove sei, ti prego sono disperato» dice con gli occhi lucidi e triste.

«Emy, sei tu?»

«Non mi rispondi alle chiamate, ai messaggi...te ne vai senza salutarmi e dirmi niente...dimmi cosa ti ho fatto ti prego.»

Iniziano a cadergli lacrime.

Corro via di corsa.Vado al parco vicino a casa di papà. Mi siedo nella panchina con le mani in faccia in lacrime.

«Hei...va tutto bene?»

Tolgo le mani.

«Jason...»

«Racconta...»

Gli racconto quello che Chaz e Ryan mi avevano detto.

«Mi dispiace.»

Gli squilla il telefono.

«Scusami, torno subito.»

«Ok.»

Arriva dopo dieci minuti. Adesso è il mio a squillare. Sconosciuto.

«Pronto?»

«Emy io..»

Chiudo.

Squilla quello di Jason.

«E' per te» dice porgendomi il suo telefono.

Lo prendo.

«Emy non riattaccare ti prego.»

«Ascoltalo» mi dice a bassa voce Jason.

«Che vuoi!»

«Mi manchi.»

«Bene.»

«Cosa ti ho fatto...ti prego spiegami.»

Mi gira la testa.

«Senti non so se ti è chiaro ma io...»

Mi cade il telefono a terra e poi buio. Mi risveglio con un gran bel mal di testa. Cosa e successo!? Dove sono?

«Jason?»

Vedo sfuocato.

«Emy...stai bene?»

«Sì?»

Metto a fuoco le immagini.

«Ma non eravamo al parco?»

«Sì, ma sei svenuta e ti ho portata a casa.»

«An, ok grazie.»

TI AMO ANCHE IO|JUSTIN BIEBER|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora