Capitolo 4.

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Ero quasi dalla porta quando mi sento afferrare il braccio e mi volto.
Lo vedo immobile, gli occhi leggermente lucidi.

"No senti non lo penso, semplicemente sei bellissima... So che non ci conosciamo quasi ma è stato più forte di me."

Mi divincolo dalla sua presa e mi volto.

"Almeno lasciati accompagnare a casa.."

acconsento ed esco. Mi faccio lasciare poco più avanti di casa mia, non si sa mai. Non dubito di lui ma meglio prevenire che curare un futuro stalker.
Lo saluto freddamente e aspetto che riparta prima di cominciare a camminare. Quando sono in casa sono sfinita.  Decido di farmi un bagno caldo e senza accorgermene passa un ora. Mentre mi vesto compongo il numero di Aria. Non risponde, quindi le lascio un messaggio.

"Aria scusa se non sono venuta sta sera ma sono caduta per strada e sono tornata a casa"

non mi piace mentire, cerco sempre di dire la verità ma non potevo certo raccontarle l'accaduto. Qualche minuto dopo mi arriva la sua risposta

"Oddio Fra stai bene?"

" Sì ho solo una distorsione alla caviglia"

"Non preoccuparti l'importante è che tu stia bene."

Sorrido e mi arriva un altro messaggio da Sascha.

"Ehi scusa..."

Decido di ignorare il messaggio e di dormire.
La mattina mi alzo e vado all'università. Non riesco a seguire le lezioni;ho troppi pensieri per la testa.
***
Il pomeriggio mi metto a studiare  quando ad un tratto entra mia madre

"Francesca ti devo parlare."

Ahia. Penso velocemente alle cose sbagliate che ho fatto di recente.

"Dimmi..." 

"Come sai in questo periodo non possiamo permetterci spese troppo grosse ed io e tuo padre abbiamo deciso che se non ti trovi un lavoro saremo costretti a non pagare le rette dell'università."

Cazzo, io ci tenevo davvero a laurearmi.

"Okay,non importa domani esco e cerco un lavoro,non ci andrò più all' università."

Sono determinata nell'aiutare i miei con i soldi dato che fino ad ora ho sempre vissuto a carico loro. Mia mamma si avvicina e mi abbraccia. Poi nota la caviglia fasciata e con fare accigliato mi chiede:

"E quella?"

"Ieri andando da Aria sono caduta e sono tornata qui e me la sono fasciata sta notte, tu e papà dormivate."

"Fai attenzione tesoro..."

ed esce dalla stanza. Mi lancio sul letto e rifletto;ma non tanto sul lavoro ma su quello che mi ha detto Sascha. Decido che non socializzare non porta da nessuna parte,quindi gli scrivo e iniziano a parlare come due normali amici.
***
***
***
Sono passati ormai tre mesi dal tentato bacio di Sascha. In questi mesi abbiamo legato tantissimo e nelle pause pranzo dal lavoro ci vediamo. Ieri mi ha chiesto di vederci al parco,e io ho accettato. Ora mi sto preparando; decido di mettere dei semplici pantaloni e maglietta.
Quando arrivo al parco mi siedo sotto un albero e lo aspetto. Dopo un po' vedo una sagoma che si avvicina. Quando arriva mi alzo per salutarlo e lo abbraccio. Ci sediamo e iniziamo a parlare. Quando non sa più cosa dire gli poggio la testa sulla spalla mentre lui gioca con i miei capelli. Vorrei rimanere così per sempre; vorrei congelare questo momento nel tempo.
Presa da una scarica d'adrenalina da seduta accanto a lui mi metto a cavalcioni sulle sue gambe stese e lo bacio mettendogli le mani dietro il collo. Adoro la sua pelle, è così morbida; come l'altronde le sue labbra. Lui mi mette le mani sui fianchi e ricambia il bacio. Quando si stacca ha le labbra gonfie per il bacio, saranno così anche le mie. Sorride come fosse un ebete. Mi alzo e gli tendo la mano

"Vieni andiamo a prendere un gelato"

lui la prende e non la molla nemmeno dopo che si è alzato. Arrivati in gelateria si offre di pagare, e dopo un po' di storie da parte mia lo lascio pagare.
Per fortuna ho preso una coppetta, non mi piaceva l'idea di leccare il gelato davanti a lui; mentre a lui non interessa e ha preso un cono.

"Vuoi sederti Fra?" 

"No tranquillo,andiamo a casa tua?"

Sapevo che sua mamma quella settimana non c'era. Non che io voglia fare cose sconce, voglio solo stare appoggiata su di lui mentre guardiamo un film senza mia mamma intorno. Mi fa una faccia pervertita e io gli tiro un pugno scherzoso sul braccio

"Cretino!"

"Dai andiamo."

Quando arriviamo in casa mi siedo sul divano

"Guardiamo un film?"

"Certo principessa"

dice sorridendo. Amo quel sorriso, amo quella bocca, amo quegli occhi,amo lui. Guardiamo una commedia, e per tutto il tempo sto sulla sua spalla e alla fine mi addormento anche se sono solo le 6. Quando mi sveglio fuori è buio,sono nel letto di Sascha. Mi alzo e vado a cercarlo, sta dormendo sul divano. Guardo l'orologio appeso al muro: sono le tre. Torno in camera di Sascha e prendo il mio cellulare che ho visto essere sulla scrivania per scrivere a mia mamma, probabilmente mi crederà dispersa. Sblocco lo schermo e apro i messagi di mia mamma ma ne trovo inviato uno

"Mamma mi fermo a dormire da un' amica"

lo deve avere inviato Sascha, da una parte sono arrabbiata perchè ha scritto a mia mamma al posto mio. I jeans mi danno fastidio per dormire e decido di mettermi un paio di pantaloni del pigiama di Sascha. Spero non si arrabbierà. Me ne torno nel letto e con il suo odore mi addormento subito.

Periscope | Sascha BurciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora