DICIANNOVE

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AXEL' S POV
Siamo tutti nel salone e manca solo Lucy per poter andare a casa, poi sentiamo un urlo ed è di Loren, arriviamo nella stanza di Lucy e la rivedo come pochi giorni prima, in un letto a contorcersi per il dolore, tutti loro parlano, però io non ascolto nulla di quello che dicono finché non sento Kristof dire <<L'unica cosa che potrebbe risvegliarla e usare come arma contro di lei la sua sete di sangue, ma il problema e che qui siamo in un clan di lupi e perciò non c'è del sangue che è adatto a lei. Non so come potremmo fare, l'unica cosa da fare sarebbe andare in un ospedale e prendere del sangue, però costerebbe molto tempo>>, senza accorgermi dico ad alta voce <<Forse il mio sangue potrebbe aiutarla>>, sento Loren dire qualcosa di contrario e gli rispondo con tono, senza però sapere quello che dico, perché sono troppo concentrato a pensare a lei distesa su questo letto che freme dai dolori, alla fine chiedo a tutti <<Vi prego uscite so quello che faccio>>.
Detto questo e pensando a quello che aveva detto poco prima Kristof vado a chiudere la porta per poi andarmi a distendere vicino a lei, è così piccola in confronto a me che sembra una dolce bambola di porcellana e ho paura che si rompa al piccolo tocco, vederla in questo stato mi si stringe il cuore; sono passato secoli dalla prima volta che la vidi quando ero all'inizio della mia vita e dopo la guerra decisi di dormire un sonno profondo e far continuare la ricerca della donna che sarebbe stata con me dalla mia famiglia, quando diciotto anni fa rinacqui scelsi che l'avrei cercata io stesso; chi poteva mai sapere che eri così vicina e non ti avevo mai ricosciuta, tu la piccola sorellina del mio migliore amico defunto: Erik Red.
Sento qualcosa di salato scendermi sulle labbra, sono lacrime colme di tristezza, "Non posso più aspettare", così faccio quello che deve essere fatto.
La sposto un po e mi siedo sul letto con la schiena appoggiata allo schienale, poi prendo lei e la metto tra le mie gambe e appoggio la sua schiena sul mio dorso e l'abbraccio e poi mi mordo il polso sinistro e mentre glielo avvicino le dico <<Bevi mia piccola Lucy, così potrai finalmente liberarti da questo dolore>> e detto ciò metto il mio polso sulle sue labbra e lascio uscire il mio sangue. Il suo corpo ha un fremito e questo vuol dire che sta reagendo al sangue e poi ecco che finalmente apre le labbra e per aiutarla le avvicino di più il polso, con dolcezza morde, dove mi sono morso poco fa io e inizia a bere il mio sangue; piano piano riapre gli occhi e toglie le mani dalla testa e vedendo che si è ristabilita tolgo il polso dalle sue labbra e lo pulisco col panno dell'acqua e in un secondo la ferita si rimargina.
È ancora qui tra le mia braccia, ma non sofferente, ma al contrario ora sta bene; si gira verso di me e con voce terrorizzata dice <<L'ho visto, quel ragazzo della scuola. Dice che si chiama Balthasar, chi è, ho paura>> vedendo il terrore nei suoi occhi l'abbraccio forte e le accarezzo i capelli e le dico <<Finché ci sarò io, non permetterò a nessuno di farti del male, dopo tanto tempo ti ho trovata e non ho nessuna intenzione di perdetti ora che finalmente la mia vita può avere un senso. Oggi torniamo a casa e poi chiederò ai miei genitori se sanno qualcosa riguardo quel nome.....saranno tutti preoccupati, vado a dire loro che stai bene e ti sei ripresa ok?>>, mi alzo e le do un piccolo bacio sulle sue labbra ancora sporche del mio sangue, faccio per andare alla porta, ma qualcosa mi ferma.
Mi giro e vedo che mi tiene la maglia con una mano e con voce ancora terrorizzata dice <<Per favore non lasciarmi sola.....potrebbe tornare.....ho paura>>, le tolgo a mano dalla maglietta e prendendola per il polso, in modo delicato la tiro verso di me e la circondo con un abbraccio, a un certo punto inizia a singhiozzare e capisco che sta per piangere, così mi siedo sul letto e sempre abbracciandola la poggio sulle mie gambe e inizio a cullarla, come se fosse una bambina.
Vorrei tanto sapere chi è quel ragazzo, perché ce l'ha con lei e in più, cosa più importante, ci saranno altre persone che vogliono farle del male?
Sta abbracciata a me per una decina di minuti e alla fine si calma e tra gli ultimi singhiozzi mi chiede con gli occhi ancora lucidi per il pianto <<Ti prego non mi lasciare sola....voglio scendere e andare anche io da loro>>, le asciugo le ultime lacrime e le dico strappandole un piccolo sorriso <<Certo che vieni con me, però sei ancora debole, il mio sangue è riuscito a far sparire la visione, però nonostante ciò hai perso un po' di energie. Far spezzare un visione è difficile e non è una cosa da prendere alla leggera, ricordatelo.....però ora basta parlare, andiamo dai ragazzi saranno in pensiero>>, così la prendo in braccio e andiamo dagli altri.
Per scendere le scale devo stare attento a non cadere, sono felice che stia bene, ma quell'espressione di felicità serve solo per coprire il terrore che ha provato fino a questi momenti; ecco l'ultimo gradino, due passi e siamo sulla porte del salone, loro quattro stanno parlando molto e a quanto sembra l'oggetto in questione sono io e la mia decisione di come aiutare Lucy. Entro e poi dico alzando un po' la voce per sovrastare le loro, stanno praticamente gridando è questo sarebbe parlare, <<Ragazzi....- nulla non si girano, alzo un'altro po la voce - Hei ragazzi vi potete girare, dovrei dirvi una cosa....- nulla non si girano neanche questa volta e allora faccio segno a Lucy di tapparsi le orecchie e così alzo la voce fino a gridare - Ma per tutti i cacciatori, vi potete girare o siete troppo occupati per discutere di una cosa orami risolta. Idioti vi volete girare>>, prendo un bel respiro e poi vedo Lucy che mi fa un'espressione a mo' di rimprovero e io gli mimo con le labbra "Scusa, però ora si sono girati".
Ed ecco che quei quattro idioti si girano e me ne stanno per dire di tutti i colori, ma quando vedono Lucy tra le mie braccia sveglia e sana, vengono da me e iniziano a darmi delle pacche sulle spalle e poi tutti sembra che tra poco scoppino a piangere, ma si ricompongono e accarezzano Lucy: Kristof le scompiglia un po i capelli; i gemelli le danno un bacio insieme ognuno su una guancia; Loren invece le da un forte abbraccio e un bacio sulla fronte e poi si dirige verso di me che sono rimasto sulle stipite della porta dopo averla distesa sul divano e mi dice <<Grazie per averla salvata e scusa se ho dubitato di te; devi tenere molto a lei, so che ti prenderai cura di lei, però tieni a mente che non la lascerò più sola ora che finalmente è tornata. Spero che saremo tutti una grande e felice famiglia.....a proposito, benvenuto nella famiglia, Alex o Alexander?>>, mi porge la mano e mentre gliela stringo dico <<Axel, sai Alexander non lo si usa più molto>>, detto ciò si allontana e va da Lucy.
Vedere Lucy con i suoi amici intorno, mi fa venire in mente due episodi precedenti di quando la vidi per la prima volta, senza capire chi fosse in realtà.
La prima volta la vidi prima della guerra, stava nella piazza con Loren e una ragazza, sicuramente doveva essere Lesley, stavano parlando e lei rideva e scherzava come ora e quando si accorse che la osservavo, fece una cosa veramente inaspettata, mi sorrise e poi da quel giorno la persi di vista, chi poteva sapere che lei era la donna che avrei amato per tutta la vita; la seconda volta invece ero andato a casa di Erik perché dovevamo andare da una parte insieme, a quel tempo i suoi genitori erano ancora vivi e lei aveva sei anni, la vidi solo di sfuggita che stava sul divano abbracciata alla madre e vedeva alla televisione il film "Il settimo figlio", quando si accorse che il fratello stava uscendo si mise in piedi sulla spalliera del divano e saltò sulla schiena di Erik per poi dargli un bacio sulla guancia, ricordo ancora cosa le disse suo fratello "Fai la brava che quando torno ti porto una cosa"; stavamo andando alla fiera della città e li compro un pupazzetto di un gatto che scopri il giorno dopo era per la sua sorellina; anche quella volta quando la vidi senti qualcosa di strano e solo qualche giorno fa quando la rividi quella sensazione tornò.
Stavo così assorto nei miei pensieri che non mi accorsi che lei era proprio di fronte a me e mi stava guardando, poi mi disse <<Grazie di avermi salvata>> e poi si avvicina all'orecchio e mi dice <<Sappi che ricambierò il gesto, quando ne avrai bisogno......>> sembra che voglia dire altro, ma forse ha paura che gli altri sentano perciò dico ai ragazzi <<Kristof, possiamo farci un giro per la foresta, così prende un po' di aria>> lui ci fa un cenno di assenso e così la prendo per mano e andiamo fuori.
È da un po' che camminiamo e quando siamo lontani da tutti le dico <<Cosa mi volevi dire prima>> lei guarda a terra e poi mi dice un po' imbarazzata <<Volevo dirti che all'inizio non volevo, sapevo che volevi aiutarmi, ma pensavo che non sarei riuscita a fermarmi.......però poi l'odore era così dolce e invitante che non sono riuscita a resistere>>, è così imbarazzata che è pure arrossita, vedere quelle guance così rosse solo per me, mi fa venire una voglia pazza di baciarla; così le prendo il viso tra le mani e poi la bacio, prima lentamente e poi quando lei inizia a ricambiare, il bacio diventa come il primo che le ho dato, un bacio carico di amore e passione.

LA RAGAZZA MALEDETTA #CONCORSOSTORIE2015Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora